domenica 5 febbraio 2017

5 gennaio

Io sono stato amato
io ho ricevuto amore in eccesso
per il solo fatto di essere nato.
sono sorpreso 😊 
va al di là dei miei meriti
mi lascio amare
desidero ricambiare l'amore

God In The Streets of New York City

ad esempio

se, ad esempio, la persona si è proposta di pregare per mezz'ora, può avere la tentazione di abbandonare la preghiera dopo dieci minuti, pensando di aver già pregato abbastanza.
Accade anche che iniziano le distrazioni, il ricordo di quello che si è lasciato pendente, o si ha sonno, si viene chiamati, interrotti, suona il telefono… si presenta qualcosa che invita a interrompere la preghiera.
Attenzione, si tratta di una tentazione.
Cosa fare in questi casi?
Sant'Ignazio di Loyola consigliava
di fare il contrario
di ciò che suggerisce la tentazione.
Ad esempio, se ti sei proposto di pregare
per mezz'ora e dopo quindici minuti
ti vedi tentato di smettere,
proponiti di pregare
non solo quella mezz'ora,
ma quindici minuti in più.
Se lo fai, riuscirai a superare la tentazione
di accorciare la preghiera,
e visto che si sarà ritorto
contro il tentatore,
questi probabilmente
non tornerà a proporti quella tentazione.
Non dimenticare mai
che nel tuo proposito di pregare
affronti non solo le circostanze
del mondo e le tue emozioni,
ma il demonio,
che è assai interessato
a che tu non preghi.
Fine della citazione.
Confermo tutto quello suesposto
ho fatto lo stesso...quel giorno
ho detto...ogni volta che ho
la tentazione di smettere
la preghiera dico un rosario in più ...
e quel giorno l'ho fatto.
È da agosto 2008 che non ho
più avuto questa tentazione.

attenti

State bene attenti a non spegnere in voi
lo spirito di preghiera.
Satana è arrabbiato
con coloro che digiunano e si convertono.
Messaggio del 15 agosto 1983

Chi ama

“Chi ama trova i mezzi.
Chi non ama trova le scuse…”
(Padre Slavko Barbaric di Medjugorje)

Dio aspetta

“Dio aspetta qualcosa da te,
Dio vuole qualcosa da te,
Dio aspetta te
Dio viene a rompere le nostre chiusure
viene ad aprire le porte delle nostre vite,
delle nostre visioni,
dei nostri sguardi.
Dio viene ad aprire tutto ciò che ti chiude
Papa Francesco

regalo


paura

Non aver paura che la vita possa finire.

Abbi invece paura 

che possa non cominciare mai davvero.

John Henry Newman

Medjugorje, Messaggio del 2 Gennaio 2017

domani

Per domani seguite quanto ora vi dico.
Tutto quello che avverrà domani,
accettatelo con amore.
Anche tutte le contrarietà,
tutte le difficoltà, tutto,
tutto accettate con amore.
Fate in modo che domani
sia per voi una giornata dedicata completamente all’amore.
Vedrete come Satana fuggirà da voi!
Messaggio del 20 gennaio 1984

volontà di Dio

Tutto ciò che non è
secondo la volontà di Dio
è destinato a perire
Messaggio del 8 ottobre 1983

felici

Messaggio del 29 luglio 1983
Desidero solo che siate felici,
che siate pieni di gioia,
che siate pieni di pace
e che annunciate a tutti questa pace!

chi è forte

Solamente chi è forte
è capace di perdonare.
Il debole non sa
né perdonare né punire.

Messaggio annuale, 25 dicembre 2016 a Jakov

Messaggio annuale, 25 dicembre 2016 a Jakov
"Cari figli, oggi in questo giorno di grazia
in modo particolare vi invito a pregare per la pace.
Figli, io sono venuta qui come Regina della Pace 
e quante volte vi ho chiamati a pregare per la pace,
però i vostri cuori sono agitati,
il peccato vi frena ad aprirvi completamente alla grazia e pace
che Dio vuole donarvi.
Vivere la pace, figli miei,
vuol dire prima avere la pace nei vostri cuori
e donarsi totalmente a Dio e alla Sua volontà.
Non cercate pace e gioia
in queste cose terrene
perché tutto questo è di passaggio.
Sforzatevi verso la Vera Misericordia
e pace che viene solo da Dio
e solo così i vostri cuori saranno pieni di gioia sincera
e solo così potrete diventare testimoni di pace
in questo mondo agitato.
Io sono vostra madre
e intercedo per ogni uno di voi.
Grazie perché avete risposto alla mia chiamata."

Il valore

Il valore della preghiera
non dipende
dal sentimento che provo

Ha 42 anni

Ha 42 anni ma ne dimostra di meno. Non smette mai di sorridere, nonostante i tanti guai passati. L’ultimo Natale l’ha trascorso nel ramo femminile del penitenziario di Toronto. L’accusa? Prega per le donne che stanno per abortire e, soprattutto, cerca di dissuaderle, spesso con successo.
Mary Wagner è una cattolica canadese che ha rinunciato a ogni ambizione personale, per un’unica causa: salvare tanti piccoli innocenti da morte sicura. Per lei è una vera e propria missione: ha iniziato intorno ai vent’anni, pregando per tutte le vite nascenti. Poi ha realizzato che, alla contemplazione dovevano accompagnarsi l’azione e l’apostolato. Sfidando i pregiudizi libertari, ha così iniziato a recarsi nelle cliniche abortiste, pregando lì, davanti a tanti sguardi ostili, e confrontandosi con tante donne in procinto di compiere un gesto disperato.
Questa peculiarissima vocazione le è nata in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù di Denver del 1993, quando San Giovanni Paolo II tuonò contro l’aborto e l’eutanasia, invitando i giovani a diventare testimoni attivi del diritto alla vita, dal concepimento alla morte naturale.
Non è la prima volta che la Wagner finisce dietro le sbarre. In altre sette occasioni, nell’arco di sedici anni, l’accusa è sempre stata la stessa: disobbedienza e violazione dello “spazio di protezione” delle cliniche. Nel processo a suo carico dello scorso anno ha rinunciato all’avvocato in sua difesa ed è rimasta in silenzio per tutta l’udienza.
L’ultimo arresto lo ha subito in una data incredibilmente provvidenziale: 12 dicembre, festa della Vergine di Guadalupe, patrona delle Americhe e protettrice dei nascituri. Poco prima l’attivista pro life era entrata nel Bloor West Village Women’s Center, nota clinica abortiva di Toronto, dove già era finita in manette lo scorso anno, e, come sempre, si era avvicinata a delle pazienti porgendo loro mazzi di rose bianche e rosse legati ad una Medaglia Miracolosa e ad un biglietto da visita di un consultorio, per ottenere aiuto e portare avanti la gravidanza.
In una recente lettera al personale delle cliniche abortive, la Wagner fa notare che “la storia ci dà tanti esempi di come la parola ‘legalità’ non sempre sia sinonimo di giustizia”. E cita i gerarchi nazisti che, durante il processo di Norimberga, si difendevano dicendo: “Io ho solo adempiuto la legge” e, ciononostante, erano stati condannati.
“Ognuno di noi – scrive la pro life canadese – è tenuto ad agire secondo la propria coscienza rettamente formata, anche se questo significa andare controcorrente; anche se questo significa sacrificio e disagio”.
Secondo quanto testimoniano le persone che le sono più vicine, a Mary non pesa tanto la solitudine del carcere quanto l’impossibilità di pregare la Liturgia delle Ore, non poter seguire la messa quotidiana e ricevere la Santa Comunione, non poter adorare il Santissimo Sacramento, non avere nemmeno a disposizione un cappellano per la confessione.

I veri ribelli sono i Santi


Don Carlo Pizzocaro

I veri ribelli sono i Santi. Perché non c'è nulla di più rivoluzionario del presentarsi al severo e ingiusto giudizio del mondo sapendo tenere gli occhi fissi sul "capo d'accusa", senza perdersi nella ricerca di vie di fuga. È rivoluzionaria questa appartenenza radicale, quella di uno sguardo che, a furia di fissare il Cielo, finisce per immergervi e perdervi tutto ciò che sappia di terra. Rivoluzionario è rispettare un fatto tanto evidente quanto scomodo: il Cielo sta sopra la terra, dunque è il primo che detta regole, colore, sfumature al secondo, non il contrario. Ma certo bisogna conoscere bene il Cielo per ribellarsi alla terra e, chiariamolo, ogni rivoluzione è follia amorosa: ci si perde in questa avventura. Tutto diviene distacco (così giudica il mondo), mentre il tuo cuore (solo contro tutto e tutti) può assicurarti che si tratta di un "attracco" verso casa. «Per me la vera ribellione consiste nel guardare un cielo azzurro fino a che l’identità non si sia disgregata per la meraviglia» [Fabrizio Caramagna]. Perché il Paradiso è la meraviglia che si trova al termine di un cammino fatto di terra che si perde nel Cielo. Follia, ribellione, amore. Santità.

domenica 29 gennaio 2017

26 dicembre

qui mi sovviene la conversione di mio padre, che come tanti seguiva il pensiero socialista e non frequentava la messa. Dopo qualche mese che erano sposati, mia madre gli chiese:
 “Ma Achille, perché non vai a messa?”; 
“Beh, sai Elisa, ho conosciuto di quei preti
 che non ti dico…”; 
“Ma io non vado a messa per il prete, 
ci vado per il Signore

dammi il tuo cuore

«O Signore, non ho
dell'oro da offrirti».
«Dammi la tua povertà!»
«Non ho neppure, o Signore,
la mirra dal buon profumo
né l'incenso in tuo onore».
«Figlio mio, dammi il tuo cuore.»

viene

Egli viene.
E con Lui viene la gioia.
Se lo vuoi, ti è vicino.
Anche se non lo vuoi, ti è vicino.
Ti parla anche se non parli.
Se non l’ami, egli ti ama ancor di più.
Se ti perdi, viene a cercarti.
Se non sai camminare, ti porta.
Se tu piangi, sei beato perché lui ti consola.
Se sei povero, hai assicurato il regno dei cieli.
Se hai fame e sete di giustizia, sei saziato.
Se perseguitato per causa di giustizia,
puoi rallegrarti ed esultare.
Così entra nel mondo la gioia,
attraverso un bambino che non ha niente.
La gioia è fatta di niente,
perché ogni uomo che viene al mondo
viene a mani vuote.
Cammina, lavora e soffre a mani vuote,
muore e va di là a mani vuote

credo

Credo che Dio non sia un entità che viene inserita dentro di noi fin da piccoli e a cui dobbiamo credere perché ce lo raccontano gli altri... Dio é qualcosa che dobbiamo scoprire, attraverso le nostre cadute e le nostre risalite... Secondo me solo se avrai vissuto potrai comprendere a fondo molte delle parole contenute nel Vangelo. Perché se avrai provato il dolore, commesso errori, ma avrai poi cercato l'amore, ecco che forse ti sarai avvicinato a comprendere Dio.
La certezza forse ce l'avrò l'ultimo giorno della mia vita, ma so che c'è un luogo dove lo posso trovare e dove spesso ho percepito qualcosa di meraviglioso che probabilmente è Lui: quel luogo é il cuore di chi soffre e affronta la vita con umiltà. Ho abbracciato persone umili che portano dentro di sé una grande sofferenza. Ho guardato i loro occhi pieni d'amore, bagnati di dolci lacrime. Ecco, se esiste un Dio, sicuramente si trova lì dentro e se lo trovi potrai vivere nella gioia vera.
I miei migliori auguri e un invito: quello di portare sorrisi e abbracci intorno a voi.
(Papà Gianpietro)

cuore

Più si fa buio attorno a noi
e più dobbiamo aprire
il cuore alla luce
che viene dall'alto

tu vuoi

Viaggerò fino a te Signore
attraverso 1000 vicoli ciechi
Tu vuoi portarmi a te
attraverso muri di pietra

regali

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violenza

Bisogna combattere la violenza.
Il bene che pare derivarne
è solo apparente;
il male che ne deriva
rimane per sempre

cosa vedi tu?

Colui che ha visto il leone ruggire
non corre allo stesso modo
di chi lo ha soltanto sentito.

Avevo già due figli,

«Avevo già due figli, ma all’età di 28 anni ho scoperto di essere incinta di cinque gemelli. Il mio medico mi ha subito parlato di aborto selettivo. Con mio marito Mark abbiamo detto no. Ci hanno mandato da un altro specialista che più volte ci ha invitati a rinunciare a due o tre bambini. Ma alla fine noi abbiamo scelto la vita e ora, 20 anni dopo mi guardo indietro e non posso immaginare la nostra vita senza qualcuno di loro». Susan Thompson, americana, oggi ha quasi 50 anni e ha scelto di condividere sulla pagina#LoveWhatMatters su Facebook la sua storia postando due immagini forti: la prima è un’immagine sfocata in bianco e nero dell’ecografia dei cinque bambini non ancora nati, la seconda è la foto dei cinque figli, ormai ragazzi, nel giorno in cui si diplomano alla scuola superiore.
Nati in anticipo di 11 settimane: oggi stanno bene
La gravidanza plurigemellare può essere difficile e pericolosa per mamme e bambini e proprio a causa di questi rischi i genitori sono spesso messi sotto pressione per scegliere l’aborto selettivo. Ma Susan e Mark non volevano scegliere: «Per noi era un dono di Dio, volevamo abbracciare tutti i nostri figli». L’avventura non è certo stata una passeggiata. Susan è rimasta a riposo per mesi, la sua era una gravidanza a rischio. I bambini, Seth, Leah, Samuel, Speranza e Fede sono nati il 7 gennaio 1995 con undici settimane di anticipo, sono rimasti per settimane in terapia intensiva. «Dopo il diploma tre di loro sono diventati militari, gli altri hanno proseguito con gli studi in campo medico – racconta Susan – e ognuno di loro aveva lo stesso diritto alla vita. Ho scelto di tentare di salvarli tutti e ora loro, con i loro lavori, salveranno le vite degli altri e questo sarà possibile perché tutti e cinque sono nati»

schiavo

Chi non vuol diventare 
schiavo degli altri
deve diventare 
schiavo di Dio