domenica 27 settembre 2015

Papa Francesco a Philadelfia: più partecipazione dei laici nella Chiesa

Marie Miller - You're Not Alone - CANTATO IERI DAVANTI AL PAPA

Pope Francis in the USA- Celebration for families and vigil of prayer

IL GRANDE EVANGELISTA

Papa Francesco: La famiglia è una fabbrica di speranza!


Papa Francesco: La famiglia è una fabbrica di speranza!
in Familia et Mens / on 27 settembre 2015 at 04:42 /
Papa Francesco: La famiglia è una fabbrica di speranza!Uno spumeggiante Papa Francesco ha tenuto un intervento davvero sorprendente alla Festa delle Famiglie di PhiladelPhia.
Musica e canti si sono alternati alle testimonianze. Areta Franklin ha cantato Amazing Grace, Andrea Bocelli il Padre Nostro, e via via gli artisti si sono susseguiti sul palco. Uno dei momenti più emozionanti è stato l’intervento della figlia della santa Gianna Berretta Molla che ha letto una lettera scritta dalla madre.
Sul palco è salita anche una famiglia per ogni continente: una mamma ucraina con il figlio disabile; una famiglia siriana fuggita dalla guerra; due coniugi americani con figli, nipoti e pronipoti; una mamma nigeriana che per avere figli ha molto sofferto, infine una coppia di sposi che ha celebrato i 60 anni di vita coniugale: provengono dal Canada, ma sono originari dell’Argentina da dove sono dovuti fuggire per problemi politici.
Al termine delle testimonianze c’è stato l’intervento di Papa Francesco, che ha abbandonato il testo preparato, ed anche gli appunti che aveva preso nel corso della serata, per parlare a braccio:
“Un giorno – racconta Francesco – un bambino mi chiese: «Padre, che cosa faceva Dio prima di creare il mondo?». Mi è costata fatica rispondere e gli ho detto: prima di creare il mondo Dio amava, perché Dio è amore. Ed era così grande il suo amore… quanto dico non so se è così teologico… era così grande che non poteva essere egoista doveva andare oltre sé per avere qualcuno da amare anche fuori di sé. Lì Dio creò il mondo, questa meraviglia che vediamo e che oggi noi stiamo distruggendo”.
“Dio – ha proseguito Francesco – ha creato l’uomo e gli ha donato il mondo, tutto l’amore che ha messo in questa creazione meravigliosa l’ha donata a una famiglia. Torniamo indietro un po’: tutto l’amore, tutta la bellezza che Dio ha, la dona alla famiglia. Una famiglia è veramente famiglia quando apre le braccia per ricevere tutto questo amore”.
“Ma il paradiso terrestre non è più qua. La vita ha i suoi problemi. Gli uomini per l’astuzia del demonio hanno imparato a dividersi e tutto questo amore che Dio ci ha dato… quasi si perde. In poco tempo arriva il primo crimine. Il primo fratricidio: un fratello uccide un fratello. La guerra. L’amore, la bellezza di Dio, e la distruzione della guerra. Tra queste due posizioni noi camminiamo oggi. Sta a noi scegliere quale via percorrere”.
Poi Francesco ha fatto un altro passo indietro: “Quando l’uomo e la sua sposa hanno commesso un errore, Dio non li ha lasciati soli. Tanto è il suo amore che ha cominciato a camminare con l’umanità, con il suo popolo, fino a quando è arrivato il momento dare il suo dono d’amore più grande: suo Figlio. E dove lo ha mandato? In un palazzo? In un’impresa? No. Lo ha mandato in una famiglia! E ha potuto farlo perché questa famiglia era una famiglia con il cuore aperto all’amore. Aveva le porte aperte all’amore!”.
“Pensiamo a Maria: una ragazza, non poteva credere, come può succedere questo? Quando glielo hanno spiegato, ha obbedito! Pensiamo a Giuseppe: si ritrova con questa sorpresa con non comprende. La accetta, obbedisce. In questa obbedienza d’amore di questa donna, Maria, e di questo uomo, Giuseppe, c’è la famiglia in cui viene Gesù”.
“Dio sempre bussa alla porta dei cuori, gli piace farlo, ma soprattutto vuole bussare alla porta della famiglia, cerca di incontrare famiglie unite, che si amano, che crescono i figli e costruiscono una società di verità, bontà e bellezza”.
“Qui siamo alla festa della famiglia. Io dico che la famiglia ha una carta di cittadinanza divina! La carta di cittadinanza gliel’ha data Dio! Perché nel suo seno crescano verità, bontà e bellezza”.
“Qualcuno mi potrebbe dire: padre, lei parla così perché è celibe! Nella famiglia ci sono difficoltà. In famiglia si discute. A volte… volano i piatti. I bambini fan venire il mal di testa e… no oggi non vi parlo delle suocere… Nella famiglia sempre ci sono anche le croci. Però nella famiglia, dopo la croce, c’è la resurrezione! Perché il Figlio di Dio ci ha aperto questo cammino. La famiglia è una fabbrica di speranza, di speranza di vita e resurrezione”.
Papa Francesco ha anche parlato di nonni e bambini: “I bambini sono il futuro, la forza che porta avanti, su di loro poniamo speranza. I nonni sono la memoria della famiglia, ci hanno dato la fede, ce l’hanno trasmessa. Un popolo che non sa prendersi cura dei bambini e dei nonni è un popolo senza futuro perché non ha più la forza nè la memoria”.
“Vi suggerisco – ha concluso Papa Francesco – di non terminare mai la giornata senza fare la pace. In una famiglia non si può finire il giorno in guerra. Che Dio vi animi ad andare avanti: curiamo la famiglia, difendiamo la famiglia perché lì si gioca il nostro futuro”.

CAVALIERI DELLA LUCE - LA FELICITA'

e

La felicità non si raggiunge ottenendo 
tutti i costi ciò che si desidera. 
E’ importante piuttosto imparare a dare valore, apprezzare, 
amare tutto ciò che la vita ci regala.

IL CONFLITTO IN SIRIA


IL CONFLITTO IN SIRIA
NUOVO GIORNALE
Ne parla Samaan Dauod: quella “primavera araba” ora è un autunno che non finisce mai
Samaan Daoud da tempo lei è conosciuto dai piacentini. Che cos’ha lasciato in Siria?
Tutto. I parenti, le nostre cose... In Italia sono arrivato con mia moglie e i miei due figli il 6 settembre con il visto turistico. Ora siamo in attesa di una risposta per la richiesta di asilo.
— Com’è Damasco oggi?
La situazione è grave. Il giorno in cui siamo partiti è arrivata una tempesta di sabbia e i ribelli, sfruttando la mancanza di visibilità, hanno conquistato un aeroporto militare. Un missile ha ucciso in una zona vicino a noi 15 persone. Sono state bruciate tante macchine. Ad Aleppo sono state uccise vicino alla chiesa francescana sei persone.
— Da che cosa è nato il conflitto in Siria?
Tutto è partito da un’analisi sbagliata del mondo arabo da parte dell’Occidente. Si è deciso di appoggiare le varie forme di “Primavera araba” che in pratica hanno portato a un autunno che non finisce mai. Il risultato di tutto ciò è apparso chiaro in Tunisia: con la caduta del Presidente, sono arrivati i Fratelli Musulmani. Il vuoto viene riempito da persone che non credono nella democrazia. E l’islam non crede nella democrazia.
— Ne è sicuro?
Il concetto di democrazia non esiste nella loro cultura religiosa. L’islam vuole il califfo, l’emiro, il comandante sia sul piano religioso che politico. In Siria l’Occidente voleva la caduta del presidente Asad. Ora invece dice: non è bene che Asad se ne vada ora. Si è capito che al suo posto arriverebbe il caos. Lo si è già visto in Libia, che è diventata una fabbrica del fanatismo.
La maggioranza degli stranieri che in Siria combattono con l’Isis è costitutita da tunisini, libici, sauditi ed egiziani, per non parlare di ceceni e afghani. E infine, si sono aggregati parecchi europei, fra cui 87 italiani: si tratta per lo più di immigrati islamici di seconda generazione. Sono nati in Italia, hanno il passaporto italiano, ma non si sono integrati.
Leggi articolo alla pagina 8 dell’edizione di venerdì 25 settembre 2015

venerdì 25 settembre 2015

25 settembre 2015

25 settembre 2015
Cari figli! Anche oggi prego lo Spirito Santo che riempia i vostri cuori con una forte fede. La preghiera e la fede riempiranno il vostro cuore con l'amore e con la gioia e voi sarete segno per coloro che sono lontani da Dio. Figlioli, esortatevi gli uni gli altri alla preghiera del cuore perchè la preghiera possa riempire la vostra vita e voi, figlioli, ogni giorno sarete soprattutto i testimoni del servizio: a Dio nell'adorazione ed al prossimo nel bisogno. Io sono con voi ed intercedo per tutti voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”

Papa Francesco negli Stati Uniti - Il Film - 23 settembre 2015

SAN PIO DA PIETRELCINA E LA MADONNA

SAN PIO DA PIETRELCINA E LA MADONNA
La Madonna in stanza
Eravamo io e Padre Mariano. Diciamo scherzando: «Padre spirituale, ma ci dica la verità. C'è in questo momento la Madonna nella sua stanza?». Padre Pio si ferma e poi risponde: «Quanto siete sciocchi! Mi dovreste fare la do­manda al rovescio: mi dovreste domandare se mai la Madonna se ne è andata dalla stanza mia».
P. Tarcisio da Cervinara «Casa Sollievo della Sofferenza»

La porta del Paradiso
Una volta - racconta Padre Pio - nostro Signore uscì per i giardini del Paradiso e vide delle brutte facce, dei ceffi da galera. Chiamò San Pietro e gli disse: «Ma Pietro, che succede? Come mai questa gente è entrata qui con questi volti così poco raccomandabili? Tu stai attento alla porta?»
«Si, Signore, io sto attento». «Ma chiudi bene a chiave?»
«Ecco, Signore, io ho le chiavi qui alla cintura. Ci sto attento, guardo sempre».
«Va bene, ma fà più attenzione per la prossima volta».
Il Signore uscì ancora per il Paradiso, e vide anco­ra altri ceffi da galera. La terza volta, stessa cosa. «Pietro, tu non sei un buon guardiano. Dammi le chiavi, Pietro. Restituiscimi le chiavi».
«Ma no Signore, questo affronto no! Perdono, Signore. Questo affronto no!»
«Ma allora, Pietro, spiegami questo mistero, come mai queste brutte facce entrano in Paradiso?»
«Ah, Signore mio! E che ci posso fare? Appena io volto la testa la vostra Santissima Madre apre le porte e fa entrare tutti!».
Giovanni Gigliozzi «Casa Sollievo della Sofferenza»

La bellezza della Madonna
Un'altra sera, stavamo soli nella celletta, lui ed io. Sotto la sua finestra della gente cantava una canzoncina alla Madonna, il cui ritornello diceva: «Bella tu sei qual sole, bianca come la luna...».
A queste parole il Padre ebbe uno scatto: «Eh, se fosse così, rinunzierei ad andare in Paradi­so!».
Io, colpito a quella affermazione, replicai: «Ma Padre, che c'è di più bello del sole e della luna?».
E lui, con un gesto di commiserazione per me, soggiunse in dialetto: «Eh, 'a voglia!...».
La sua risposta fu un largo sorriso di cielo, più eloquente di qualsiasi parola.
P. Eusebio da Castelpetroso «Casa Sollievo della Sofferenza»

«Perché, tu non l'hai vista?»
Quando si trovava nel convento di Sant'Anna, a Foggia, Padre Pio andava ogni mattina a visitare la prodigiosa immagine della Madonna dei Sette Veli, al Duomo. Una volta si accompagnò a lui P. Agostino, al quale, avendolo visto quasi estatico nella preghiera, venne spontaneo chiedergli:
«Ma che, hai visto la Madonna?».
«Perché - ribatté il giovane Padre con una ingenuità sconcertante - tu non l'hai vista?».
udita da P. Mariano da Magliano S. Croce

Il processo alla Madonna
Padre Pio si era ammalato quando la Madonna di Fatima aveva iniziato il suo pellegrinaggio d'amore in Italia. Quando Ella, prima di riprendere il volo per il Portogallo, fece nell'elicottero tre giri sul convento, Padre Pio, che si era fatto accompagnare febbricitante alla finestra, la salutò dicendo: « ...Come, ... te ne vai e mi lasci così?».
Sentì allora un forte fremito, cominciò a star me­glio e dopo qualche giorno tornò a celebrare.
Ogni volta che iniziava il racconto di quel delicato episodio, per la commozione scoppiava in singhiozzi e versava lacrime di dolcissima riconoscenza alla Ma­donna buona che gli aveva lasciato quel concreto segno di amore.
Gli riferirono che in ambienti qualificati, anche ecclesiastici, si smentiva il miracolo. Dapprima restò stupito e amareggiato, e poi: «Non ci vogliono credere, al miracolo? E che facciano il processo alla Madonna...».
udita da P. Mariano da Magliano S. Croce

PADRE PIO e le anime del PURGATORIO

23 SETTEMBRE - SAN PIO
PADRE PIO e le anime del PURGATORIO
Padre Pio racconta...
"Una sera, mentre, solo, ero in coro a pregare, sentii il fruscìo di un abito e vidi un giovane frate trafficare all'altare maggiore, come se spolverasse i candelabri e sistemasse i portafiori. Convinto che a riordinare l'altare fosse fra Leone, poiché era l'ora della cena, mi accosto alla balaustra e gli dico: «Fra Leone, vai a cenare, non è tempo di aggiustare e spolverare l'altare». Ma una voce, che non era quella di fra Leone, mi risponde: «Non sono fra Leone». «E chi sei?» - chiedo io. «Sono un vostro confratello che qui feci il noviziato. L'ubbidienza mi dette l'incarico di tenere pulito e ordinato l'altare maggiore durante l'anno di prova. Purtroppo più volte mancai di rispetto a Gesù sacramentato passando davanti all'altare senza riverire il Santissimo conservato nel tabernacolo. Per questa grave mancanza sono ancora in Purgatorio. Ora il Signore, nella sua infinita bontà, mi manda da voi perché sarete voi a stabilire fino a quando dovrò soffrire in quelle fiamme di amore. Mi raccomando...»
Io - (è sempre padre Pio che racconta) - credendo di essere generoso verso quell'anima sofferente, esclamo: vi starai fino a domattina alla Messa conventuale (la Messa della comunità che si celebrava al mattino).
Quell'anima urlò: «Crudele!» Poi cacciò un grido e sparì. Quel grido-lamento mi produsse una ferita al cuore che ho sentito e sentirò per tutta la vita. Io, che per delega divina avrei potuto mandare quell'anima immediatamente in Paradiso, la condannai a rimanere un'altra notte nelle fiamme del Purgatorio.

Pope Francis in the USA- Meeting with the American Bishops

non preoccuparti

aprirò il cuore

foto di Stefano Salvanelli.


Alla fine del cammino mi diranno:
Hai vissuto?
Hai amato?
E io senza dir nulla , aprirò il cuore pieno di nomi
Pedro casaldaliga

on capiamo cosa si nasconde dietro la morte


Il cristianesimo è la religione dei falliti diceva padre Emidio una volta, 
e da grande ho capito perché: 
finché non incontriamo il fallimento, la croce cerchiamo di evitarla: 
in sintesi proviamo a non morire. 
E così non capiamo cosa si nasconde dietro la morte: 
una nuova vita completamente diversa da quella di prima. 
Perché il Signore ci vuole sposare, ed è un Dio geloso, 
vuole che il nostro cuore sia solo per lui, come ogni innamorato desidera
Costanza miriano

Medjugorje del 10 Giugno 1982

foto di Stefano Salvanelli.

Voi sbagliate quando guardate al futuro 
pensando solo alle guerre, ai castighi, al male. 
Se pensate sempre al male vi mettete gia' 
sulla strada per incontrarlo. 
Per il cristiano c'e' un unico atteggiamento 
nei confronti del futuro: la speranza della salvezza. 
Il vostro compito e' quello di accettare la pace divina,
viverla e diffonderla. 
E non a parole, ma con la vita
Messaggio da Medjugorje del 10 Giugno 1982

L'agitazione non giova a nulla.

Prega e spera
non agitarti.
L'agitazione non giova a nulla.
Dio è misericordioso
e ascolterà la tua preghiera.
-San Pio da Pietrelcina-

un cristiano

Medjugorje del 2 Maggio 1982

foto di Stefano Salvanelli.

Sono venuta a chiamare il mondo 
alla conversione per l'ultima volta. 
In seguito non appariro' più' sulla terra: 
queste sono le mie ultime apparizioni
Messaggio da Medjugorje del 2 Maggio 1982

mercoledì 23 settembre 2015

Medjugorje del 26 Aprile 1982

foto di Stefano Salvanelli.

Tanti, che si dicono credenti, non pregano mai. 
La fede non può mantenersi viva senza la preghiera
Messaggio da Medjugorje del 26 Aprile 1982

Medjugorje del 21 Aprile 1982

foto di Stefano Salvanelli.

Quando qualcuno vi procura delle difficolta' 
non cercate di difendervi, ma piuttosto pregate
Messaggio da Medjugorje del 21 Aprile 1982

Aborto e satanismo: un rapporto reale e pericoloso

questo articolo per dire che quando uno pregava
...lui non riusciva a fare quello che doveva fare
...la preghiera ....funziona!!!

...e ce lo sentiamo dire 
da quelli che una volta erano dall'altra parte!!!



In varie occasioni, soprattutto recenti, ci si è trovati davanti al fatto che in strada davanti a un tribunale, in un municipio o di fronte a una clinica abortista statunitense i militanti della cultura della morte hanno intonato slogan in cui lodavano Satana.
Questo atteggiamento estremista si poteva intendere come il risultato di uno stato di estrema irritazione e non alla lettera.
Il movimento satanista ha fatto un rumoroso ingresso nei grandi media quando ha cercato di celebrare una “messa nera” pubblica all’Università di Harvard. Non ci è riuscito per la resistenza dei cattolici, ma in seguito è riuscito a realizzare una “messa” di questo tipo nelle strutture della prefettura di Oklahoma City.
Per bocca del suo portavoce Lucien Greaves, è passato a rivendicare il satanismo come una “religione” che considera l’aborto uno dei suoi “sacramenti”, tra altri abomini.
Anche così si potrebbe dire che si trattava più che altro di una bravata verbale per richiamare l’attenzione.
La diffusione dei video che mostrano il traffico di organi e tessuti di bambini abortiti praticati nelle strutture dell’organizzazione Planned Parenthood ha tuttavia mostrato una durezza di cuore dei responsabili che ci è sembrata disumana, diabolica in un senso analogico del termine.
Motivato da queste interviste, il Lepanto Institute ha intervistato l’ex-satanista Zachary King, che è stato una sorta di “sacerdote” di rituali satanici e descrive come si svolgevano all’interno delle cliniche abortiste.
King un giorno è stato toccato dalla Medaglia Miracolosa e ha finito per abbandonare le abominevoli pratiche che descrive. Alla fine è diventato cattolico e denuncia per chi voglia ascoltarlo cosa c’è al centro dell’aborto e del movimento anti-vita.
Riportiamo di seguito alcuni estratti dell’intervista rilasciata da questo ex-“sacerdote satanista” al sito americano pro-vita Lepanto Institute.
King parla di fatti estremamente scioccanti. Non raccomandiamo la lettura a persone sensibili o molto giovani.

Come un bambino normale è caduto nel precipizio

Zachary era un bambino comune di un quartiere americano, ed è cresciuto in una famiglia battista.
Ha iniziato a praticare la magia a 10 anni, si è unito a una setta satanica a 13 e a 15 aveva infranto tutti i 10 comandamenti.
Dall’adolescenza all’età adulta si è sforzato di arrivare alla categoria di Sommo Sacerdote nella setta ed era un attivo divulgatore del satanismo, includendo gli aborti rituali.
Attualmente Zachary sta scrivendo le sue esperienze in un libro intitolato “L’aborto è un sacrificio satanico”.
Lepanto Institute – Zac, lei ha molto da raccontare. Può dirci qualcosa sul modo in cui è entrato nel satanismo?
King – Tutto è iniziato con una forte curiosità di sapere se la magia era reale. È cominciato dopo aver assistito ad alcuni film su maghi e stregoni, negli anni Settanta.
Un giorno a scuola abbiamo fatto un gioco chiamato “Bloody Mary”, o “Ti odio, Bloody Mary”, in cui andavi in un bagno e cantavi questa frase un certo numero di volte con le luci spente.
Quando lo ha fatto il mio gruppo, abbiamo visto un volto demoniaco nello specchio. Non avevamo idea di cosa stessimo guardando, ma all’improvviso tutti sono usciti correndo e morendo dalla paura… tranne me. L’ho sempre trovato molto interessante.
Nello stesso periodo giocavo al videogioco “Dungeons and Dragons” ogni fine settimana, ed ero sempre il mago o lo stregone. Mi chiedevo se potevo fare davvero della magia e ho provato due incantesimi per guadagnare dei soldi.
Ci sono riuscito, ma poteva essere stata solo una coincidenza, e allora ci ho riprovato per la terza volta. Quella volta ero in bagno da solo di fronte al demonio e volevo vedere cosa sarebbe successo. Il giorno dopo ho guadagnato mille dollari. Da quel momento mi sono convinto che la magia era reale. Quando aveva circa 12 anni, un amico mi ha presentato a un gruppo che giocava a “Dungeons and Dragons” e che credeva che la magia fosse reale. Ho scoperto che quel gruppo era una setta satanica. (…)
Amavo il flipper, i videogiochi e la fantascienza, come Star Trek e Star Wars, e quei ragazzi avevano quasi tutti i film di fantascienza e fantasia che avevo sempre voluto vedere. Avevano dei flipper, una piscina, un grande barbecue, ed erano come un club di ragazzi e ragazze.
Mi sono lasciato prendere in questo modo, sapevano come “reclutare”. Sapevano tutto ciò che un bambino ama fare, e allora mi ci sono coinvolto.

(…) Sono rimasto lì fino ai 18 anni, quando sono entrato nella Chiesa Mondiale di Satana. La posizione che ho raggiunto è chiamata di “Sommo Sacerdote” (High Wizard). In una grande setta satanica sono le persone che praticano la magia. Ce n’erano poche, una decina. Il numero generale [di High Wizards in una setta] è tra 2 e 5, e il nostro lavoro era viaggiare per il mondo facendo ciò che le persone volevamo che facessimo. Quando dico persone mi riferisco a star del rock e del cinema, personaggi politici, persone molto ricche… Sono innumerevoli le persone che chiedono una stregoneria, e non ci sono limiti a quello che sono disposte a pagare.

Lepanto Institute – Lei era quindi un “Sommo Sacerdote” nel satanismo… Come ha fatto a diventarlo?

King – Ci sono voci in base alle quali i “Sommi Sacerdoti” sono scelti da Satana. Io non so quale sia il criterio.
Facevo magia da quando avevo 10 anni e sono diventato un “Sommo Sacerdote” quando ne avevo circa 21. Sono stato membro della Chiesa Mondiale di Satana per circa 3 anni. Avevo già visto un “Sommo Sacerdote” quando ero bambino, ma non sapevo cosa fosse né cosa stessi guardando. Il suo aspetto era molto originale, con un cappello alto, un bastone e il volto dipinto come un cadavere.
Nella setta ci sono un CEO e un consiglio di amministrazione. Dicono che sei stato scelto e ti danno un libro che dice quali sono i tuoi doveri in quanto “Sommo Sacerdote”.

Lepanto Institute – Lei è stato quindi chiamato da un Consiglio e le è stata offerta la posizione, e poi è diventato un “Sommo Sacerdote”?
King – Sì.

Aborto e satanismo

Lepanto Institute – Qual è il ruolo dell’aborto nei rituali satanici, e quando ha iniziato ad essere coinvolto nell’aborto per quanto riguarda il satanismo?
King – Subito dopo aver compiuto 14 anni, i membri della setta mi hanno detto che dovevo coinvolgermi in un aborto. Hanno detto che c’era stata una festa con tutti i membri di sesso maschile tra i 12 e i 15 anni e un membro di sesso femminile di 18 anni con l’obiettivo di farla rimanere incinta e realizzare l’aborto a 9 mesi di gestazione.
Quando mi hanno detto questo, ho detto “Fico!” a voce alta, ma non avevo idea di cosa fosse un aborto. Nella mia famiglia penso di aver sentito i miei genitori sussurrare quella parola una volta, per questo pensavo che fosse un brutto termine.
Quando ho chiesto cosa fosse un aborto ai membri della setta, ho detto che non sapevo cosa dovevo fare. Mi hanno spiegato che c’era un bambino nell’utero e che io stavo per ucciderlo.
Ci sarebbero stati un medico e un’infermiera per aiutarmi perché si trattava di un procedimento medico. Ho chiesto: “È legale?”, e la risposta è stata: “Sì, finché è nell’utero. Finché il bambino è dentro la donna, puoi ucciderlo”.
È così che ci è stato spiegato. Ci è stato detto anche: “Stai uccidendo un bambino”. Non hanno detto “un feto” o “alcune cellule in un corpo”. Niente di tutto questo. Era un bambino. Non penso che avrei concordato di uccidere un bambino fuori dal corpo di una donna, ma sapendo che lo potevo uccidere finché era dentro il corpo… per il satanismo, l’atto di uccidere qualcuno o la morte di qualcosa è il modo più efficace di veder realizzato il proprio incantesimo.
Per quanto riguarda il fatto di ottenere l’approvazione di Satana, uccidere qualcuno è la strada migliore da percorrere. Uccidere qualcosa è l’offerta finale a Satana, e se puoi uccidere un bambino nel ventre materno questo è l’obiettivo finale.
Lepanto Institute – Ci può raccontare il primo aborto che ha realizzato come un rituale satanico?

King – Il primo che ho realizzato è avvenuto circa 3 mesi prima di compiere 15 anni. È avvenuto in una casa di campagna che era sorprendentemente molto più sterilizzata di molte cliniche abortiste che ho frequentato.
C’erano un medico, un’infermiera e una donna che stava per avere un bambino ed era circondata da 13 dei membri principali della nostra setta, che erano tutti “Sommi Sacerdoti” e “sacerdotesse”.
Io ero all’interno del circolo con la donna e il medico. Tutti i membri adulti della mia setta erano lì.
C’erano varie donne inginocchiate a terra, che oscillavano avanti e indietro e gridavano di tanto in tanto “Il nostro corpo ci appartiene”. Al lato c’erano vari membri maschili della nostra setta, e tutti cantavano e “pregavano”.
Il rituale è iniziato alle 23.45, e la stregoneria è iniziata a mezzanotte, l’“ora delle streghe”, mentre la morte reale del bambino è avvenuta alle tre del mattino, chiamata l’“ora del diavolo”.
Il mio ruolo in tutto questo è stato quello di inserire il bisturi. Non dovevo necessariamente uccidere… ciò che contava era avere del sangue sulle mie mani, della donna o del bambino. Poi il medico avrebbe terminato la procedura.
È stato probabilmente uno degli aborti più orrendi ai quali abbia partecipato. Il medico ha preso il bambino e lo ha gettato a terra, dove le donne oscillavano. Le donne sembravano possedute, e quando il medico ha gettato a terra il bambino lo hanno mangiato come cannibali.

Lepanto Institute – A quanti rituali abortivi ha partecipato?
King – prima di diventare “Sommo Sacerdote” ne ho fatti cinque. In seguito ho partecipato ad altri 141 aborti.

Lepanto Institute – Ha realizzato un rituale abortivo in qualche clinica ad alto profilo?
King – Sì. Stimo di aver realizzato circa 20 rituali abortivi in quelle strutture, ma non li ho mai contati. So solo che sono stato in una marea di quelle cliniche. (…) Sembravano case degli orrori, con sangue ovunque, in alcune stanze anche sul soffitto.

Rituali satanici e cliniche abortiste

Lepanto Institute – Com’è stato invitato a realizzare aborti satanici in quelle cliniche?
King – (…) La Chiesa Mondiale di Satana non è l’unica organizzazione che compie sacrifici satanici in quelle cliniche. Ci sono altre organizzazioni di stregoneria, come la Wicca, che sono realmente coinvolte in aborti realizzati all’interno di queste strutture.
A volte vieni invitato a realizzare il rituale abortivo dal direttore stesso dalla struttura, o da qualche altro funzionario di spicco, o a volte il medico è un satanista e invita a partecipare a un aborto che realizzeranno alla fine della giornata.
Alla fine della giornata, tutti i giorni, i gruppi satanici fanno come una messa nera, in genere intorno a mezzanotte, che dura circa 2 o 3 ore, in cui offrono a Satana tutti i bambini che sono stati abortiti quel giorno. Non importa il motivo per il quale le donne hanno optato per l’aborto, tutti i bambini vengono offerti a Satana alla fine della giornata.

Lepanto Institute – Come sono questi rituali satanici abortisti?
King – Ci sono bambini che partecipano, ma in genere non restano nella sala in cui viene praticato l’aborto. Restano separati e c’è una gara per vedere chi riesce a rimanere sveglio fino alle tre. Chi vince riceve una ricompensa. Gli uomini che non fanno parte della top 13 della setta restano a fare incantesimi e a pregare. Lanciano anche incantesimi per proteggerli contro qualsiasi persona che possa pregare contro di loro.
Oltre a questo, paghiamo delle persone perché ci proteggano, del mondo sia politico che delle forze dell’ordine, e allora sappiamo che nessuno indagherà su quello che sta accadendo.
Una volta è venuto il prefetto della città per chiedere un incantesimo. Ci ha cercato perché voleva far passare un disegno di legge e ci aveva già provato due volte senza riuscirci.
Era stato per qualche tempo membro della setta. Aveva tentato tutte le vie legali per ottenere l’approvazione del suo progetto ma non aveva mai avuto successo, e allora ha dovuto trovare qualcuno che concordasse nel realizzare un aborto e in una notte nella quale potessimo effettuare allo stesso tempo l’aborto e l’incantesimo.
Ma aveva bisogno di trovare anche un medico e un’infermiera. Nelle cliniche abortiste di alto profilo, molte persone sono stregoni o satanisti. È allora facile trovare persone disposte a partecipare al rituale satanico.

Lepanto Institute – Direbbe che l’aborto nelle cliniche ad alto profilo attira membri dell’occultismo a causa della possibilità di realizzare rituali abortivi?
King – Direi di sì, che è un’affermazione del tutto vera. Ci sono persone che appartengono alla NOW [Organizzazione Nazionale delle Donne], e molte di quelle persone appartengono alla religione pagana della Wicca, e pur professando di avere un atteggiamento per la preservazione della vita, sono permissive al momento di “ferire” chi va contro di loro in qualsiasi modo, il che vuol dire che sono autorizzate a distruggerlo con qualsiasi mezzo necessario, che per loro è la magia. (…)
Vedono la figura femminile, la donna, come la Madre Terra, o Gaia. Adorano questa figura femminile come una dea. (…) L’aborto è un sacramento satanico, per così dire, (…) e una clinica abortista attira satanisti per il sacerdozio satanico.

Lepanto Institute – Ha mai sperimentato l’incapacità di completare un aborto o gli effetti del suo rituale per il fatto che le persone pregavano fuori da una clinica?
King – Più di una volta abbiamo avuto bambini che minacciavano di sopravvivere all’aborto. Una volta sono arrivato alla clinica abortista e c’erano delle persone ai due lati della strada.
Da un lato persone che pregavano e gridavano contro l’aborto, dall’altro, quello in cui stavo io, persone pro-aborto che gridavano ogni tipo di oscenità.
Quando sono entrato, ho guardato di nuovo in strada e ho visto alcune persone che pregavano in ginocchio.
Quel giorno, l’aborto che avevamo programmato per un rituale non è stato effettuato.
Penso che mi sia successo circa tre volte, e tutte e tre… è curioso, ma non mi ero mai reso conto che tutti e tre gli aborti non riusciti hanno coinciso con le preghiere che venivano recitate fuori dalla struttura.
Lepanto Institute – Che consiglio darebbe alle persone che pregano fuori dalle cliniche abortive, soprattutto se sospettano che ci lì dentro si svolga qualche attività occulta?
King – In primo luogo, non fermatevi! Non c’è niente che sta accadendo in quella clinica abortiva che possa pregiudicarlo. Sicuramente ci saranno dei demoni intorno, ma dovete pensare che Satana è come un cucciolo con il collare: se non arrivate vicino a lui, non può mordere.
Siate in stato di grazia quando andate lì.
Portate con voi dell’acqua benedetta.
Non la gettate sulle persone che sono lì per opporsi a voi, perché finirete in tribunale. Quelle persone vi faranno causa per le cose più piccole.
Se poteste ricevere la Santa Comunione prima di arrivare lì sarebbe l’ideale.
Se andate a Messa quel giorno, poi passate qualche minuto chiedendo al Signore di inviare Sua Madre con voi.
Portate un rosario. Ci sono cose che il diavolo teme.
Egli ha paura di un cattolico ben formato, di un cattolico che comprende la sua fede e sa di trovarsi in una guerra spirituale.
Non vuole lottare contro qualcuno che ha l’“armatura completa”.
Medaglia Miracolosa: la conversione di Zachary
Nel gennaio 2008, mentre lavorava in un negozio di gioielli, Zachary ha avuto un incontro con la Madonna che ha cambiato la sua vita.
Attraverso la Medaglia Miracolosa, Zachary ha sperimentato una pace che supera ogni comprensione. Ha iniziato a frequentare la chiesa di San Francesco Saverio e nel maggio 2008 (il mese di Maria) è entrato ufficialmente nella Chiesa cattolica. Attualmente vive in Florida con la moglie.
[Traduzione dal portoghese a cura di Roberta Sciamplicotti]

sabato 19 settembre 2015

Nel 1933 il villaggio di Medjugorje


Nel 1933 il villaggio di Medjugorje è stato colpito da un'intensa ondata di piogge che minacciava il raccolto di quell'anno. su iniziativa del parroco, fra Bernardin Smolian, la gente ha costruito su questo monte una grande croce, alta 8,56 metri, per chiedere a Dio di far cessare quelle piogge insistenti. Da allora il monte ha preso il nome di "Krizevac, cioè "monte della Croce". Alcune reliquie della vera Croce di Gesù, ricevute da Roma per l'occasione, sono state inserite nell'asta della croce stessa. Il 16 marzo 1934 ai piedi della croce veniva celebrata la prima Santa Messa e continuata ogni anno per la Festa della Esaltazione della Santa Croce, che a Medjugorje si celebra la seconda domenica di settembre. Dal 1981 con l'inizio delle apparizioni della Regina della Pace è divenuta una celebrazione per i cattolici di tutto il mondo. Secondo la testimonianza dei veggenti, nel messaggio del 30 agosto 1984, la Vergine ha detto: "Cari figli, anche la Croce faceva parte del disegno di Dio quando voi l'avete costruita. Particolarmente in questi giorni recatevi sul monte (Krizevac) e pregate sotto la Croce. Le vostre preghiere mi sono necessarie. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!"
Per i pellegrini, il Krizevac è un invito ad incontrare Gesù nella sua Passione e a scoprire il suo amore.
Marija Pavlovic ci scrive: Per questa Festa della Esaltazione della Croce ci siamo uniti tutti in preghiera con la parrocchia di Medjugorje e con tutti i pellegrini del mondo.

Medjugorje del 14 Aprile 1982

Dovete sapere che Satana esiste. Egli un giorno si e' presentato davanti al trono di Dio e ha chiesto il permesso di tentare la Chiesa per un certo periodo con l'intenzione di distruggerla. Dio ha permesso a Satana di mettere la Chiesa alla prova per un secolo ma ha aggiunto: Non la distruggerai!: Questo secolo in cui vivete e' sotto il potere di Satana ma, quando saranno realizzati i segreti che vi sono stati affidati, il suo potere verra' distrutto. Gia ora egli comincia a perdere il suo potere e percio' e' diventato ancora più' aggressivo: distrugge i matrimoni, solleva discordie anche tra le anime consacrate, causa ossessioni, provoca omicidi. Proteggetevi dunque con il digiuno e la preghiera, soprattutto con la preghiera comunitaria. Portate addosso oggetti benedetti e poneteli anche nelle vostre case. E riprendete l'uso dell'acqua benedetta!
Messaggio da Medjugorje del 14 Aprile 1982

DIO...E' ...

( Messaggio del 9 novembre 1989 ).Aiutate le persone intorno a voi


13 Settembre 2015: A Medjugorje si celebra la festa dell' Esaltazione della Santa Croce la seconda domenica di settembre: tutti salgono sul monte Krizevac dove alle ore 11 verrà celebrata la S.Messa solenne sotto la Croce.
"Non guardate il peso della Croce, poiché essa è salvezza. Aiutate le persone intorno a voi a considerare la Croce non come un peso, ma come la salvezza. Dopo la Croce c’è la Resurrezione!" ( Messaggio del 9 novembre 1989 ).

Messaggio da Medjugorje del 10 Ottobre 1981

«La fede non può essere viva senza la preghiera. Pregate di più».
Messaggio da Medjugorje del 10 Ottobre 1981 :