23 SETTEMBRE - SAN PIO
PADRE PIO e le anime del PURGATORIO
Padre Pio racconta...
"Una sera, mentre, solo, ero in coro a pregare, sentii il fruscìo di un abito e vidi un giovane frate trafficare all'altare maggiore, come se spolverasse i candelabri e sistemasse i portafiori. Convinto che a riordinare l'altare fosse fra Leone, poiché era l'ora della cena, mi accosto alla balaustra e gli dico: «Fra Leone, vai a cenare, non è tempo di aggiustare e spolverare l'altare». Ma una voce, che non era quella di fra Leone, mi risponde: «Non sono fra Leone». «E chi sei?» - chiedo io. «Sono un vostro confratello che qui feci il noviziato. L'ubbidienza mi dette l'incarico di tenere pulito e ordinato l'altare maggiore durante l'anno di prova. Purtroppo più volte mancai di rispetto a Gesù sacramentato passando davanti all'altare senza riverire il Santissimo conservato nel tabernacolo. Per questa grave mancanza sono ancora in Purgatorio. Ora il Signore, nella sua infinita bontà, mi manda da voi perché sarete voi a stabilire fino a quando dovrò soffrire in quelle fiamme di amore. Mi raccomando...»
"Una sera, mentre, solo, ero in coro a pregare, sentii il fruscìo di un abito e vidi un giovane frate trafficare all'altare maggiore, come se spolverasse i candelabri e sistemasse i portafiori. Convinto che a riordinare l'altare fosse fra Leone, poiché era l'ora della cena, mi accosto alla balaustra e gli dico: «Fra Leone, vai a cenare, non è tempo di aggiustare e spolverare l'altare». Ma una voce, che non era quella di fra Leone, mi risponde: «Non sono fra Leone». «E chi sei?» - chiedo io. «Sono un vostro confratello che qui feci il noviziato. L'ubbidienza mi dette l'incarico di tenere pulito e ordinato l'altare maggiore durante l'anno di prova. Purtroppo più volte mancai di rispetto a Gesù sacramentato passando davanti all'altare senza riverire il Santissimo conservato nel tabernacolo. Per questa grave mancanza sono ancora in Purgatorio. Ora il Signore, nella sua infinita bontà, mi manda da voi perché sarete voi a stabilire fino a quando dovrò soffrire in quelle fiamme di amore. Mi raccomando...»
Io - (è sempre padre Pio che racconta) - credendo di essere generoso verso quell'anima sofferente, esclamo: vi starai fino a domattina alla Messa conventuale (la Messa della comunità che si celebrava al mattino).
Quell'anima urlò: «Crudele!» Poi cacciò un grido e sparì. Quel grido-lamento mi produsse una ferita al cuore che ho sentito e sentirò per tutta la vita. Io, che per delega divina avrei potuto mandare quell'anima immediatamente in Paradiso, la condannai a rimanere un'altra notte nelle fiamme del Purgatorio.
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