venerdì 31 ottobre 2014

PADRE NOSTRO - a 2 voci



PADRE NOSTRO CHE SEI NEI CIELI...
- Si
- NON INTERROMPERMI, STO PREGANDO
- Ma tu mi hai chiamato.
- CHIAMATO? NON TI HO CHIAMATO. STO PREGANDO
.... PADRE NOSTRO CHE SEI NEI CIELI…
- Lo hai fatto di nuovo.
- FATTO COSA?
- Mi hai chiamato. Tu hai detto: 
"Padre nostro che sei nei cieli...". Eccomi. Cosa vuoi?
- MA NON INTENDEVO NIENTE CON QUELLE PAROLE. STAVO,.....BE ! LO SAI, STO SOLO RECITANDO LE MIE PREGHIERE PER IL GIORNO. RECITO SEMPRE IL PADRE NOSTRO, MI FA SENTIRE BENE PERCHE' E' DOVERE DI OGNI BUON CRISTIANO.
-Dovere...giusto... Va bene. Vai avanti.
- "SIA SANTIFICATO IL TUO NOME...".
- Un momento. Cosa intendi con queste parole ?
- QUALI PAROLE ?
- Con "Sia santificato il tuo nome...".
- ECCO... SIGNIFICANO… ACCIDENTI, NON LO SO. COME DOVREI SAPERLO? È SOLO UNA PARTE DELLA PREGHIERA. COMUNQUE, COSA SIGNIFICANO?
- Significano lodato, osannato, onorato, rispettato, celebrato,innalzato...
- QUESTO HA UN SENSO. NON HO MAI FATTO CASO PRIMA AL SIGNIFICATO DI SANTIFICATO. "VENGA IL TUO REGNO, SIA FATTA LA TUA VOLONTÀ COME IN CIELO COSI' IN TERRA ".
- Veramente lo vuoi
- LA TUA VOLONTA' ? NATURALMENTE, PERCHÉ NO?
- E tu cosa farai al riguardo perchè ciò avvenga?
- FARE…? NIENTE, E COSA MAI POTREI FARE... SUPPONGO, PENSO CHE SAREBBE BELLO SE TU PRENDESSI IL CONTROLLO DI OGNI COSA QUAGGIÙ COME LO FAI LASSÙ.
- Ho il controllo della tua vita ?
- IO VADO IN CHIESA.
- Non è quello che ti ho chiesto. Cosa mi dici del vizio che hai? E del cattivo temperamento? È veramente un problema, questo, e lo sai.. E poi c'è il modo in cui spendi il tuo denaro... tutto per soddisfare te stesso. E cosa mi dici del tipo di libri che leggi?
- EHI !... NON PRENDERTELA CON ME. NON SONO PEGGIORE DI TUTTI QUEGLI ALTRI IPOCRITI CHE VANNO IN CHIESA.
- Scusami. Pensavo che stessi pregando che la mia volontà fosse fatta. Se deve accadere, dovrà cominciare con quelli che stanno pregando per essa. Come te, per esempio.
- VA BENE; AMMETTO CHE HO DEI PROBLEMI, ED ORA CHE ME LO RICORDI, PROBABILMENTE POTREI CITARNE ALTRI.
- E pure io. tanti...
- NON CI AVEVO PENSATO MOLTO FINO AD ORA, MA VERAMENTE VORREI LIBERARMI DI ALCUNE DI QUELLE COSE. MI PIACEREBBE, VEDI, REALMENTE ESSERE LIBERO.
- Bene! Adesso ci intendiamo, tu ed io. Alcune vittorie possono realmente essere raggiunte se lo si vuole davvero.
- SIGNORE…, DEVO FINIRLA QUI. CI STO IMPIEGANDO PIÙ TEMPO DEL SOLITO. "DACCI OGGI IL NOSTRO PANE QUOTIDIANO...".
- Devi togliere di mezzo il pane e tenere un po' a freno i peccati di gola. Sei sovrappeso.
- EHI, ASPETTA UN MOMENTO! COS'È QUESTO CRITICARMI ? IO ERO QUI, A COMPIERE IL MIO DOVERE RELIGIOSO E TUTTO AD UN TRATTO VIENI TU E MI RICORDI TUTTI I MIEI PROBLEMI.
- Pregare è una cosa pericolosa. Potresti finire cambiato, sai. Questo è quanto cerco di comunicarti. Tu mi hai chiamato ed eccomi qua. Io intervengo sempre se mi si invoca. È troppo tardi per fermarsi ora. Continua a pregare. Prega, prega pure, anche solo per "dovere".Sono interessato alla parte della tua preghiera che segue... Vai avanti.
- MI SPAVENTO.
- Spaventare ? Per cosa ?
- SO QUELLO CHE DIRAI.
- Prova e vediamo.
-“PERDONA I NOSTRI DEBITI COME NOI LI PERDONIAMO AGLI ALTRI”.
- E cosa mi dici di Gianni ?
- VEDI ? LO SAPEVO. LO SAPEVO CHE AVRESTI TIRATO FUORI QUESTA STORIA. LUI HA SPARLATO DI ME, MI HA INGANNTO E DERUBATO. NON MI HA MAI RESTITUITO IL DENARO CHE MI DEVE. HO GIURATO DI FARGLIELA PAGARE.
- E la tua preghiera ? Cosa mi dici della tua preghiera ?
- DETTA PER DIRE.
- Bene, almeno sei onesto. Ma non c'è niente di divertente nel portare quel peso di rancore dentro. Non è così
- SI, È COSÌ. PERÒ MI SENTIRÒ MEGLIO QUANDO AVRÒ FINITO. HO CERTI PIANI PER IL VECCHIO GIANNI. SI PENTIRÀ DI AVERMI FATTO DEL MALE.
- Non ti sentirai meglio, ma peggio. La vendetta non è dolce, guarda già come sei infelice ora. Però io posso cambiare tutto questo.
- TU PUOI ? COME ?
- Perdona Gianni. Poi io ti perdonerò. Allora odio e peccato saranno problemi suoi e non tuoi. Potresti rimetterci il denaro, ma avrai pace nel cuore.
- MA, SIGNORE, NON POSSO PERDONARE GIANNI.
- Allora io non posso perdonare te.
- TU HAI RAGIONE… HAI SEMPRE RAGIONE… E PIÙ DELLA VENDETTA IO VOGLIO ESSERE A POSTO CON TE. VA BENE, LO PERDONO. AIUTAMI A TROVARE LA GIUSTA VIA NELLA VITA... SIGNORE SAI, GIANNI ERA MIO AMICO ED ORA È NEI GUAI. CHIUNQUE FA LE COSE CHE FA LUI, DEVE AVERE PROBLEMI. IN QUALCHE MODO, MOSTRAGLI LA VIA GIUSTA.
- Finalmente ! Fantastico ! Come ti senti ?
- NON MALE; ANZI, MI SENTO PROPRIO BENE. CREDO CHE QUESTA NOTTE DORMIRÒ MERAVIGLIOSAMENTE. FORSE NON SARÒ PIÙ COSÌ STANCO, DA ORA IN POI, PERCHÉ NON RIPOSAVO ABBASTANZA.
- Non hai finito con la tua preghiera. Avanti.
-VA BENE… “AIUTACI A NON CADERE IN TENTAZIONE E LIBERACI DAL MALE”.
- Bene ! Bene ! Lo farò. Solo non mettere piede in luoghi dove puoi essere tentato.
- COSA VUOI DIRE ?
- Non startene lì all’edicola a sbirciare le riviste pornografiche. Cambia alcune amicizie. Alcuni dei tuoi cosiddetti amici ti stanno trascinando via. Ti porteranno presto a fare cose sbagliate. Non farti ingannare. Parlano di divertirsi, ma per te sarà la rovina. Non usarmi come mezzo di fuga.
- NON CAPISCO.
- Oh si! Lo hai fatto tante volte. Prima finisci in brutte situazioni, nei problemi e, poi, corri da me dicendomi: "Signore, aiutami e io prometto di non farlo più". Ti ricordi alcuni tentativi di baratto che hai fatto con me?
- SI… E NE HO VERGOGNA.
- Di quale baratto ti stai ricordando?
ECCO, QUANDO LA MIA VICINA MI VIDE USCIRE DA UN PUB. AVEVO DETTO, INVECE, A MIA MADRE CHE MI RECAVO AD UN NEGOZIO. MI RICORDO DI AVER DETTO: "O DIO, FA CHE NON LO DICA A MIA MADRE E TI PROMETTO DI ESSERE IN CHIESA OGNI DOMENICA".
- Lei non lo disse a tua madre, ma tu non mantenesti la promessa. Non è vero?
- SONO SPIACENTE, SIGNORE. FINO A QUESTO MOMENTO HO CREDUTO CHE DIRE LA PREGHIERA FOSSE SUFFICIENTE. NON MI ASPETTAVO CHE TU MI RISPONDESSI.
O SIGNORE, COME E' BELLO PARLARE CON TE! ORA CREDO DI CAPIRE COME SAREBBE BELLO AVERE CON TE LA CONFIDENZA DI UN VERO FIGLIO. FAI DI ME QUELLO CHE VUOI, SIGNORE, ED INSEGNAMI AD ACCOGLIERE IL TUO AMORE.
( Fraternita' Francescana Secolare )

fonte:
https://www.facebook.com/groups/regiandellapace/permalink/1587829018111546/

VENETO...terra di Maria - FESTA DELLA FAMIGLIA NATURALE

famiglia

VENETO - Il Consiglio regionale del Veneto, 
in risposta agli 
“Standard per l’educazione sessuale in Europa” 
diffusi dall’Organizzazione mondiale della sanità, 
ha approvato una mozione 
in difesa della famiglia naturale 
e del diritto dei genitori di educare i figli 
secondo i propri principi morali e religiosi. 

Accolta anche la richiesta di istituire una giornata 
dedicata alla famiglia naturale. 

Un incoraggiamento alla promotrice della mozione, 
la consigliera Arianna Lazzarini, 
è giunto da Papa Francesco 
tramite una lettera 
della Segreteria di Stato Vaticana.

fonte:http://www.papaboys.org/veneto-ok-mozione-pro-famiglia-naturale-papa-incoraggia/

REGINA DELLA PACE - santi




Cari figli! Pregate in questo tempo di grazia 
e chiedete l'intercessione di Tutti i Santi 
che sono già nella luce. 


Messaggio del 25 ottobre 2014
Regina della pace

PADRE LIVIO - fede




Se oggi molti perdono la fede
e' perche' non fanno nulla per coltivarla.
Tutto cio' che e' vivo
ha bisogno di nutrimento e di protezione


Padre Livio
fonte:https://www.facebook.com/radiomaria

H.16.15 : SU RADIO MARIA : Decisi e forti nella fede- di Padre Livio
(libro: Ediz. Sugarco) 




MARIA REGINA DELLA PACE - i doni...che nessuno vuole



La Madonna dice che 
quando Dio dà una sofferenza 
o una croce, 
questi sono dei grandissimi doni del Suo Amore. 
Lui sa perché li dà, 
e sa anche quando li toglie.
Sono doni, 
perché Dio ti manda la sofferenza 
per aiutarLo nella realizzazione 
dei Suoi piani, 
per aiutare un tuo fratello 
o un tuo vicino. 
Dio dà questi doni 
perché Lui sa chi vuole aiutare!

La veggente Vicka di Medjogorje

giovedì 30 ottobre 2014

GESU' A S. FAUSTINA - il mio cuore



fonte:https://www.facebook.com/piter.zanvettor

DALLA PRIMA LETTERA DI SAN PIETRO APOSTOLO - uomini liberi



...Comportatevi come uomini liberi, 
non servendovi della libertà 
come di un velo per coprire la malizia, 
ma come servitori di Dio.
Onorate tutti, amate i vostri fratelli, 
temete Dio, onorate il re.


DALLA PRIMA LETTERA DI SAN PIETRO 2,1-17

JAKOV COLO - cuore


Aprite solo il vs cuore
...il resto lo farò io


Jakov Colo - testimonianza su Maria Regina della Pace

TERRA DI MARIA - SALVADOR INIGUEZ - il sangue di Cristo



QUARTIERE A LUCI ROSSE
GUADALAJARA MESSICO
.........................................

QUANDO VUOI SORELLINA??
-COSI POCO??
-NON SAI CHE VALI TUTTO IL SANGUE DI CRISTO.


SALVADOR INIGUEZ
dal film TERRA DI MARIA

in programmazione 6-7-8 dicembre
chiesa ss.angeli custodi borgotrebbia (pc)

FELICITA'



fonte:
https://www.facebook.com/C.Amirante

DALAI LAMA - pace



fonte:
https://www.facebook.com/C.Amirante


mercoledì 29 ottobre 2014

DIO - gioia



Servite il Signore
nella gioia


Antifona di oggi

Ufficio delle letture 

LA PERLA



Le perle sull'altro lato del fiume 
sono grandi come 
noci di cocco 

(India)

fonte:laparola.it

DIO - ciò di cui ho bisogno






O Signore, 
non darmi ciò che ti chiedo, 
ma ciò di cui ho bisogno. 

Anonimo


fonte:laparola.it

PADRE GABRIELE AMORTH - consacrazione al cuore immacolato di Maria

"Devo dirlo: 
consacrare una persona 
al cuore immacolato di Maria 
significa erigere attorno a essa 
uno scudo protettivo 
invisibile ma impenetrabile. 
Perchè le mamme di oggi 
non consacrano anch'esse 
i propri figli alla Madonna? 
Basta poco: 
una semplice preghiera 
fatta da un prete con questa intenzione. 
Tutti i bambini 
dovrebbero essere consacrati 
al cuore immacolato della Madonna. 
Godrebbero di una protezione unica." 
(Don Gabriele Amorth)

MESSAGGIO DELLA REGINA DELLA PACE A MARIJA DI MEDJUGORJE 25 OTTOBRE 2014



MESSAGGIO DELLA REGINA DELLA PACE
A MARIJA DI MEDJUGORJE
25 OTTOBRE 2014 

Cari figli! 

Pregate in questo tempo di grazia 
e chiedete l'intercessione 
di Tutti i Santi che sono già nella luce.
 Loro vi siano d'esempio e d' esortazione 
di giorno in giorno, 
sul cammino della vostra conversione. 
Figlioli, siate coscienti che la vostra vita 
è breve e passeggera. 
Perciò anelate all'eternità 
e preparate i vostri cuori nella preghiera.
Io sono con voi 
ed intercedo presso il mio Figlio 
per ciascuno di voi, 
soprattutto per coloro 
che si sono consacrati a Me ed a mio Figlio. 
Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Grazie MAMMA ELVIRA - italiano

SAN CLEMENTE I PAPA - chi parla tanto






Chi parla molto
Sappia anche ascoltare

San Clemente I , papa
ufficio delle letture di oggi

domenica 26 ottobre 2014

PADRE LIVIO - Ha letto il libro non è Francesco di Antonio Socci?

Foto: CARISSIMI,
E' ONLINE IL COMMENTO ALLA STAMPA DI QUESTA MATTINA

per scaricare

http://www.radiomaria.it/ExtendedArchive/Download.aspx?Id=17462&modId=124

per ascoltare

http://www.radiomaria.it/Data/Sites/1/extendedArchive/124/17462/Sta_20141025.mp3
Commento alla stampa
di Padre Livio
lettura intervista Cardinal Ruini
Domanda dal minuto 33
Ha letto il libro non è Francesco di Antonio Socci?

catechesi giovanile di venerdi
ascoltare sempre dal minuto 33



29 aprile 1989 - regina della pace - la via d'uscita




Quando siete tristi,
quando avete delle difficoltà,
andate da Gesù, 
Lui vi darà forza. 
Quando vi sembra 
che non c’è via d’uscita, 
sappiate che è Lui, 
la via d’uscita! 

Messaggio del 29 aprile 1989 (al gruppo di preghiera)

fonte:http://www.eccoituoibambini.org/messaggi/1989/

12 maggio 1986 - regina della pace - sbagli !!!


Beati voi se non vi giudicherete 
nei vostri sbagli, 
ma se capirete 
che nei vostri sbagli 
vi sono offerte delle grazie. 

Messaggio del 12 maggio 1986  (al gruppo di preghiera)

fonte:http://www.eccoituoibambini.org/messaggi/1986/


FRANCESCO - testimonianza in tutto



il Papa gli ha nuovamente illustrato la sua consueta  
distinzione fra proselitismo 
come modo improprio di presentare il Vangelo, 
badando a reclutare rapidamente 
quante più persone possibile 
e avvicinandole in modo aggressivo, 
svalutando le esperienze che stanno vivendo, 
e missione, che invece attrae l’interlocutore 
con pazienza e mitezza, 
annunciando il cristianesimo 
a partire da una valorizzazione 
degli aspetti positivi della sua esperienza. 
Il Papa ha invitato ad avvicinare 
le persone e le famiglie ferite 
e lontane dalla Chiesa 
«accompagnando e non facendo proselitismo, 
perché questo non porta ad alcun risultato: 
accompagnare, con pazienza».

Crescere per attrazione 
e non per proselitismo significa anzitutto 
«testimonianza. 
Vivere in modo tale che negli altri 
vinca la voglia di vivere come noi! 

Testimonianza, non c’è altro! 
Vivere in modo che altri si interessino e chiedano: 
“Perché”? 
Ė la testimonianza, 
il cammino della testimonianza 
non c’è nulla che lo superi… 
Testimonianza in tutto». 
Ma attenzione: 
non si tratta di una testimonianza silenziosa, ma di una 
 «testimonianza che abbia anche la capacità 
di farci muovere, 
di farci uscire, 
di andare in missione». 
Il Pontefice ripete a Schoenstatt 
quello che ha detto a tanti altri:
«Una Chiesa, un movimento 
o una comunità chiusa si ammalata: 
tutte le malattie sono chiusure… 
Un movimento, 
una Chiesa, 
una comunità che esce, 
si sbaglia… 
Si sbaglia, 
ma è tanto bello chiedere perdono 
quando si sbaglia! 
Non abbiate paura! 
Uscire in missione; 
uscire in cammino».


Francesco ai movimenti schoenstatt

fonte:http://www.papaboys.org/francesco-movimento-schoenstatt-famiglia-mai-attaccata-come-oggi/

PAPA FRANCESCO - cuore - Maria




«Rinnovare la Chiesa non è fare un cambiamento qui, 
un cambiamento lì… 
Bisogna farlo perché la vita sempre cambia 
e quindi è necessario adattarsi. 
Però questo non è il rinnovamento. 

Anche qui, fra il pubblico, mentre lo dicevo: 
“Bisogna rinnovare la Curia”; 
“Si sta rinnovando la Curia;
 la Banca Vaticana, è necessario rinnovarla”. 
Tutti questi sono rinnovamenti esterni: 
questo è quello che dicono quotidianamente… 

È curioso, nessuno parla del rinnovamento del cuore. 
Non capisce niente 
di quello che è il rinnovamento del cuore: 
che è la santità, 
rinnovando il cuore di ognuno». 
E il cuore, si rinnova tornando a Maria, 
perché senza la Madre 
i cristiani sono «orfani».


Francesco ai movimenti schoenstatt

fonte:http://www.papaboys.org/francesco-movimento-schoenstatt-famiglia-mai-attaccata-come-oggi/

J.E.L. Tolkien - Il signore degli anelli - l'uomo grandezza e fragilità



«Ed è sempre così per tutte le cose 
che gli Uomini incominciano, 
una gelata in primavera, 
o la siccità in estate, 
ed essi non portano a compimento 
la loro promessa. 
Eppure è raro che i loro semi 
non germoglino”, 
disse Legolas. 

Anche in mezzo alla polvere o al marcio, 
li si vede improvvisamente spuntare 
nei luoghi più imprevisti. 
Le azioni degli uomini sopravvivono 
alle nostre, Gimli. 

Riducendosi però dopo tutto 
a potenzialità fallite, 
suppongo, 
disse il Nano. 

A ciò gli Elfi non sanno rispondere, 
disse Legolas».

È l'intuizione delle parole di J.E.L. Tolkien che chiudono il libro: 

fonte:... tempi o la bussola...non lo trovo +

I BAMBINI VEDONO...I BAMBINI FANNO...che spettacolo!!!



fonte: http://napcan.org.au/

ricevuto da:https://www.facebook.com/oriana.baccan

sabato 25 ottobre 2014

5 febbraio 1989 - regina della pace - decisione




vi ripeto ancora di decidervi di Dio. 
Però vedete da voi stessi 
come avete vissuto 
anche questa giornata...

Messaggio del 5 febbraio 1989 - regina della pace

fonte:http://www.eccoituoibambini.org/messaggi/1989/

1 - BENEDETTA BIANCHI PORRO - 1936-1944

La vita



1936

Benedetta nasce a Dovadola (casa natale), piccolo paese in provincia di Forlì, dall'ingegner Guido Bianchi Porro e da Elsa Giammarchi, l'8 agosto 1936. E' la seconda di sei figli.
Il 13 agosto riceve il battesimo “sotto condizione”, nella chiesa della SS.ma Annunziata. Le sono imposti i nomi di Benedetta Bianca Maria.
Nel novembre è colpita da poliomielite e resta con una gambina menomata, con la destra un pò piu' corta dell’altra. Anni dopo (1953 e 1955) si sottoporrà ad interventi correttoriI ragazzetti del paese la chiamano "la zoppetta", ma lei non se ne offende: "dicono la verità". (Benedetta a 2 anni)

1942

Incomincia la prima elementare a Sirmione, saltando poi la seconda classe.

1943

Allo scoppio della II guerra mondiale, la sua famiglia sfolla in campagna, a Casticciano presso Bertinoro, dove frequenta per alcuni mesi la terza elementare.

1944

Quando la linea gotica viene travolta dall'avanzata anglo-americana, la Romagna e' percorsa dalle truppe tedesche in ritirata. Ma della guerra vi è solo un bagliore riflesso nei diari che la bimba tiene diligentemente aggiornati, fin dai cinque anni, per volontà materna. Si tratta di notazioni rapide, naturalmente rapportate alla sua età, che riguardano più spesso la famiglia, la natura, i giochi, il primo confuso sbocciare dei sentimenti. (Benedetta a 7 anni)
Benedetta e' una bimba sensibile e delicata, intelligente e volitiva. Gioca festosamente coi fratellini e con gli altri bambini, ma talora si ritrae in pensosi silenzi: sono i momenti in cui Benedetta guarda stupita il miracolo della vita che trionfa in tutte le cose, nei fiori, nei prati pieni di sole, nella sua piantina di ciliegio che innaffia quotidianamente, nell'aurora meravigliosa. Allora confida al suo diario la gioia delle sue scoperte. "C'e' l'universo incantevole. Che bello vivere!" Corre a vedere la mietitura del grano, si ferma incantata ad ascoltare il canto degli agricoltori, si confonde nelle aie dei contadini con gli altri bimbi, poi sale sul cipresso: "lassù fra i suoi rami ho formato la mia casina".
Il 7 maggio è ammessa alla Prima Comunione e il 21 maggio riceve il sacramento della Cresima.
Il 4 dicembre lascia Casticciano e va a Dovadola, ospite del nonno, mentre la sua famiglia si trasferisce a Forlì, dove la casa è stata occupata dagli Inglesi.

1945

Il ritorno alla pace rappresenta per la bimba di nove anni solo un'allegra avventura in più: il trasloco a Forlì dove, eccettuato un breve soggiorno a Brescia, ospite della famiglia Rabotti, Benedetta rimarrà' fino al '51.
La vita riprende tranquilla, in compagnia dei genitori e dei fratellini. Ha saltato una classe e studia dalle suore Dorotee. Sono anni sereni quelli trascorsi in Romagna, vita di provincia: le festicciole di compleanno, un po' di catechismo, le lezioni di pianoforte, il vestito bello la domenica.(Benedetta alle medie)
"Ti ricordi, Manuela, come eravamo felici quando alla domenica la mamma ci portava a San Mercuriale e tutti volevamo stare attaccati a lei, come eravamo felici allora! E non sapevamo di esserlo".

1946

Il 23 giugno supera l’esame di ammissione alle medie. A Brescia, presso le suore Orsoline, frequenterà la prima media. In questo periodo è ospite della famiglia Rabotti, mentre la sua famiglia era rimasta a Forlì.

1947-52

Frequenta a Forlì la scuola media "Biondo Flavio" e la quarta, quinta ginnasio e la prima liceo classico al “G.B. Morgagni”.

1949

Comincia ad accusare progressiva perdita dell’udito.

1951

La famiglia Bianchi Porro si trasferisce a Sirmione del Garda. Benedetta parla con entusiasmo della sua villa affacciata sul lago: "bianca, dalle persiane verdi, un terrazzo di legno sul davanti, cancello piccolo a lato le camere ampie e spaziose danno un senso di libertà...". Sirmione è bella, e alla ragazzina piace vivere nella sua villa tra gli ulivi, così come le piacciono le discussioni coi fratelli, la politica, lo sport, le lunghe nuotate nel lago, le voci, le risa, le barche, la gente, le cose. (Benedetta a 14 anni)
Benedetta si appassiona a tutto; le piace molto studiare e trascorre ore al piano. Ma la sua ardente gioia di vivere ha un'ombra di tristezza, un presagio ineffabile, un nascosto tremore:
"guardando questo spettacolo il mio animo è preso da ricordi, e da un terribile bisogno di indefinito, di lontano, di silenzio. Un bisogno di essere fuori dal mondo, lontana da tutti, e un bisogno di qualcuno cui confidare i dolori della mia vita; di uno, insomma, che mi consoli. Basta, per confortarmi, alzare il pensiero a Dio".
Per evitare la malformazione alla schiena deve portare un busto che l’opprime e la condiziona. Di giorno in giorno cresce l’inquietudine del suo spirito. Assetata d’amore, comunica ad Anna, la più cara amica dell’adolescenza, i suoi più profondi e delicati sentimenti. "Tu sei la mia prima amica e amica per me vuol dire qualcosa di più di quel che gli altri intendono. L’amica deve essere qualcosa di noi stessi e tu sei per me la metà dell’anima mia, l’acqua in cui io mi specchio".

Quando per la lontananza non può godere della sua rasserenante presenza, Benedetta avverte ancora di più la solitudine interiore. La sordità avanza. Si spegne il sussurro delle cose, la festa della vita: "... il cielo è grigio e nebbioso e le cose sono annoiate e piangono invece di ridere per la mia anima".
Le si apre una vita nuda d’amore: quanti desideri e speranze destinati a morire!
Rimpianto, smarrimento, angoscia. La prova si fa sempre più dura. Benedetta trema: "... temo che tutto sia illusione e l’illusione mi fa tremare più della disperazione".
Ad Anna, ancor più che alle pagine del suo diario, confida il tumulto del suo spirito."Anch’io sono assetata di pace e desidero abbandonare le onde del mare e rifugiarmi nella quiete di un porto. Ma la mia barca è fragile, le mie vele sono squarciate dal fulmine, i remi spezzati e la corrente mi trascina lontano".
Benedetta conosce il gelo dello scetticismo, l’allucinante paura del vuoto e invoca aiuto:"Sapessi, Anna, come ho bisogno del tuo aiuto. Desidero la verità, non desidero che questo, ma nessuno ne sa nulla".
Ma quella Verità che lei cercava comincia a farsi sentire nella voce della sua anima. La tempesta a poco a poco si placa. In questa drammatica esperienza umana si prepara la sua risurrezione. Benedetta scopre dentro di se la ricchezza della vita interiore. 
E’ in seconda liceo, al "Bagatta" di Desenzano quando annota nel diario: "Sono stata interrogata in latino; ogni tanto non capivo quello che il professore mi chiedeva. Che figura devo fare ogni tanto, ma cosa importa? Un giorno forse non capirò niente di quello che gli altri dicono, ma sentirò sempre la voce dell’anima mia: e questa e' la vera via che devo seguire".
Benedetta opera la scelta di una vita che trova il suo senso e la sua giustificazione nei valori dello spirito.

fonte:http://www.benedetta.it/index.php/it/la-vita?showall=1&limitstart=

BERNANOS - ...quando avrò paura


Quando avrò paura, 
 dirò - senza vergogna -
 "ho paura!"
....e il Signore saprà rassicurarmi. 


 (Bernanos)

fonte:...non la trovo più


SANT'ANTONIO MARIA CLARET - figlio




Il figlio del Cuore immacolato di Maria 
è una persona che arde di carità 
e dovunque passa brucia. 
Desidera effettivamente e si dà da fare 
con tutte le forze 
per infiammare gli uomini 
con il fuoco dell’amore divino. 
Non si lascia distogliere da nulla, 
gode delle privazioni, 
affronta le fatiche, 
abbraccia i travagli, 
si rallegra delle calunnie, 
è felice nei tormenti. 
A null’altro pensa se non come seguire 
Gesù Cristo e imitarlo nella preghiera, 
nella fatica, 
nella sopportazione 
e nel cercare sempre e solo la gloria di Dio 
e la salvezza delle anime

fonte ...ufficio delle letture venerdi 24 novembre 2014

EINSTEIN - ...ciò di cui hai bisogno




fonte:
https://www.facebook.com/salvatore.c.pagliarello





venerdì 24 ottobre 2014

PADRE LIVIO - Newsletter sinodo



Foto: CARISSIMI
E' ONLINE IL COMMENTO ALLA STAMPA DI PADRE LIVIO

PER SCARICARLO
http://www.radiomaria.it/ExtendedArchive/Download.aspx?Id=17434&modId=124

PER ASCOLTARLO
http://www.radiomaria.it/Data/Sites/1/extendedArchive/124/17434/sta_1024.mp3


Newsletter 23 Ottobre 2014

Cari amici,
Papa Francesco, nella chiusura del Sinodo ha parlato di momenti di tensione e di tentazioni durante i lavori sinodali, ma ha sottolineato la grazia e la bellezza del confronto. Ha quindi ribadito che il compito del Successore di Pietro è quello di garantire l’unità della Chiesa, e quello dei vescovi di “nutrire il gregge” e accogliere chi è smarrito.

Ha messo in guardia dalla tentazione dell’irrigidimento ostile "... cioè il voler chiudersi dentro lo scritto (la lettera) e non lasciarsi sorprendere da Dio, dal Dio delle sorprese (lo spirito); dentro la legge, dentro la certezza di ciò che conosciamo e non di ciò che dobbiamo ancora imparare e raggiungere. Dal tempo di Gesù, è la tentazione degli zelanti, degli scrupolosi, dei premurosi e dei cosiddetti – oggi – tradizionalisti e anche degli intellettualisti".

Ha messo in guardia anche dalla tentazione di quello che definisce “buonismo distruttivo”, “tentazione - dice - dei buonisti, dei timorosi e anche dei cosiddetti progressisti e liberalisti”, "... che a nome di una misericordia ingannatrice fascia le ferite senza prima curarle e medicarle; che tratta i sintomi e non le cause e le radici".

Papa Francesco ha poi citato la “tentazione di trasformare la pietra in pane” “per rompere un digiuno lungo”, ma anche “di trasformare il pane in pietra” e scagliarla contro peccatori, trasformarlo in “fardelli insopportabili”. Quindi la tentazione di scendere dalla Croce: "... per accontentare la gente, e non rimanerci per compiere la volontà del Padre; di piegarsi allo spirito mondano invece di purificarlo e piegarlo allo Spirito di Dio".

Infine, la tentazione di “trascurare il depositum fidei considerandosi non custodi ma proprietari e padroni” o, dall'altra parte, “la tentazione di trascurare la realtà utilizzando una lingua minuziosa” “per dire tante cose e non dire niente!”.

“Tanti commentatori – ha aggiunto Papa Francesco - hanno immaginato di vedere una Chiesa in litigio”. “Il Sinodo - ha detto con forza - mai ha messo in discussione le verità fondamentali del Sacramento del Matrimonio: l'indissolubilità, l'unità, la fedeltà e la procreatività, ossia l'apertura alla vita”. “La Chiesa – ha aggiunto - non ha paura di rimboccarsi le maniche per versare l’olio e il vino sulle ferite degli uomini”, una Chiesa “che non guarda l’umanità da un castello di vetro per giudicare o classificare le persone".

"Questa è la Chiesa Una, Santa, Cattolica, Apostolica e composta da peccatori, bisognosi della Sua misericordia. Questa è la Chiesa, la vera sposa di Cristo, che cerca di essere fedele al suo Sposo e alla sua dottrina. È la Chiesa che non ha paura di mangiare e di bere con le prostitute e i pubblicani (cf. Lc 15). La Chiesa che ha le porte spalancate per ricevere i bisognosi, i pentiti e non solo i giusti o coloro che credono di essere perfetti!". “Una Chiesa – ha proseguito - che non si vergogna del fratello caduto e non fa finta di non vederlo": "... anzi, si sente coinvolta e quasi obbligata a rialzarlo e a incoraggiarlo a riprendere il cammino e lo accompagna verso l'incontro definitivo, con il suo Sposo, nella Gerusalemme Celeste".

Francesco guarda ai lavori sinodali, ricorda che si svolgono “cum Petro et sub Petro”, evidenzia i compiti del Papa: quello di garantire l’unità della Chiesa e quello di curare i Pastori. "Il Papa, in questo contesto, non è il signore supremo ma piuttosto il supremo servitore - il servus servorum Dei; il garante dell'ubbidienza, della conformità della Chiesa alla volontà di Dio, al Vangelo di Cristo e alla Tradizione della Chiesa, mettendo da parte ogni arbitrio personale, pur essendo - per volontà di Cristo stesso – il Pastore e Dottore supremo di tutti i fedeli (Can. 749) e pur godendo della potestà ordinaria che è suprema, piena, immediata e universale nella Chiesa".
Preghiamo per la Chiesa, per il Santo Padre e per la buona riuscita del Sinodo che si concluderà fra un anno. Lo sguardo di fede sulla Chiesa, guidata dallo Spirito Santo, protetta dalla Vergine Maria e sostenuta dal carisma di Pietro ci deve rendere fiduciosi e pieni di speranza.

Vostro Padre Livio