mercoledì 15 ottobre 2014

S. TERESA D'AVILA - che io sia amabile

Signore, tu sai che invecchio 
di giorno in giorno 
e che un giorno sarò vecchia: 
difendimi dall'impulso 
di dover dire sempre la mia in ogni occasione. 
Liberami da quell'immenso desiderio 
di voler mettere ordine 
negli affari degli altri. 
Insegnami ad essere 
riflessiva e soccorrevole, 
ma non prevaricante. 
Insegnami la meravigliosa saggezza 
dell'ammettere 
che io posso anche sbagliarmi. 
Fa' che io sia il più possibile amabile.

Santa Teresa d'Avila


fonte:laparola.it

Il lento scorrere degli anni invecchia 
corpo e intelligenza e in agguato 
c'è sempre il rischio della petulanza 
prevaricatrice nei confronti 
degli altri o delle novità. 
In italiano per definire questo vizio, 
che in verità non colpisce solo gli anziani, 
c'è un termine familiare molto vivace, 
il «ficcanaso». 
L'impiccione che è in tutti noi 
è sempre in agguato, 
pronto a giudicare, a criticare, 
ad assegnare pagelle agli affari altrui. 
L'invadente è una figura 
vanamente contrastata 
dal tanto conclamato appello alla privacy: 
lo stesso gossip 
diventa ai nostri giorni sempre più aggressivo 
e mantiene prosperamente in vita 
riviste e programmi televisivi indegni. 
Ecco, allora, 
il monito di Teresa all'amabilità, 
al rispetto, all'autocritica, 
al «non giudicare per non essere giudicati» 
e - perché no? -
 anche al saper invecchiare con grazia e affabilità.

(Testo tratto da: G. Ravasi, Le parole del mattino, Mondadori)

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