Signore, tu sai che invecchio
di giorno in giorno
e che un giorno sarò vecchia:
difendimi dall'impulso
di dover dire sempre la mia in ogni occasione.
Liberami da quell'immenso desiderio
di voler mettere ordine
negli affari degli altri.
Insegnami ad essere
riflessiva e soccorrevole,
ma non prevaricante.
Insegnami la meravigliosa saggezza
dell'ammettere
che io posso anche sbagliarmi.
Fa' che io sia il più possibile amabile.
Santa Teresa d'Avila
fonte:laparola.it
Il lento scorrere degli anni invecchia
corpo e intelligenza e in agguato
c'è sempre il rischio della petulanza
prevaricatrice nei confronti
degli altri o delle novità.
In italiano per definire questo vizio,
che in verità non colpisce solo gli anziani,
c'è un termine familiare molto vivace,
il «ficcanaso».
L'impiccione che è in tutti noi
è sempre in agguato,
pronto a giudicare, a criticare,
ad assegnare pagelle agli affari altrui.
L'invadente è una figura
vanamente contrastata
dal tanto conclamato appello alla privacy:
lo stesso gossip
diventa ai nostri giorni sempre più aggressivo
e mantiene prosperamente in vita
riviste e programmi televisivi indegni.
Ecco, allora,
il monito di Teresa all'amabilità,
al rispetto, all'autocritica,
al «non giudicare per non essere giudicati»
e - perché no? -
anche al saper invecchiare con grazia e affabilità.
(Testo tratto da: G. Ravasi, Le parole del mattino, Mondadori)
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