domenica 26 ottobre 2014

FRANCESCO - testimonianza in tutto



il Papa gli ha nuovamente illustrato la sua consueta  
distinzione fra proselitismo 
come modo improprio di presentare il Vangelo, 
badando a reclutare rapidamente 
quante più persone possibile 
e avvicinandole in modo aggressivo, 
svalutando le esperienze che stanno vivendo, 
e missione, che invece attrae l’interlocutore 
con pazienza e mitezza, 
annunciando il cristianesimo 
a partire da una valorizzazione 
degli aspetti positivi della sua esperienza. 
Il Papa ha invitato ad avvicinare 
le persone e le famiglie ferite 
e lontane dalla Chiesa 
«accompagnando e non facendo proselitismo, 
perché questo non porta ad alcun risultato: 
accompagnare, con pazienza».

Crescere per attrazione 
e non per proselitismo significa anzitutto 
«testimonianza. 
Vivere in modo tale che negli altri 
vinca la voglia di vivere come noi! 

Testimonianza, non c’è altro! 
Vivere in modo che altri si interessino e chiedano: 
“Perché”? 
Ė la testimonianza, 
il cammino della testimonianza 
non c’è nulla che lo superi… 
Testimonianza in tutto». 
Ma attenzione: 
non si tratta di una testimonianza silenziosa, ma di una 
 «testimonianza che abbia anche la capacità 
di farci muovere, 
di farci uscire, 
di andare in missione». 
Il Pontefice ripete a Schoenstatt 
quello che ha detto a tanti altri:
«Una Chiesa, un movimento 
o una comunità chiusa si ammalata: 
tutte le malattie sono chiusure… 
Un movimento, 
una Chiesa, 
una comunità che esce, 
si sbaglia… 
Si sbaglia, 
ma è tanto bello chiedere perdono 
quando si sbaglia! 
Non abbiate paura! 
Uscire in missione; 
uscire in cammino».


Francesco ai movimenti schoenstatt

fonte:http://www.papaboys.org/francesco-movimento-schoenstatt-famiglia-mai-attaccata-come-oggi/

Nessun commento:

Posta un commento