giovedì 9 maggio 2013

Messaggio a Mirjana 2 maggio 2013


Messaggio a Mirjana 2 maggio 2013
1° decina: il messaggio a Mirjana
Cari figli, vi invito nuovamente ad amare e non a giudicare. Mio Figlio, per volontà del Padre Celeste, è stato in mezzo a voi per mostrarvi la via della salvezza, per salvarvi e non per giudicarvi. Se volete seguire mio Figlio, non giudicherete ma amerete, come il Padre Celeste ama voi. Anche quando state più male, quando cadete sotto il peso della croce, non disperatevi, non giudicate, ma ricordate che siete amati e lodate il Padre Celeste per il suo amore. Figli miei, non deviate dalla strada per cui vi guido. Non correte verso la perdizione. La preghiera ed il digiuno vi rafforzino, affinché possiate vivere come il Padre Celeste vorrebbe; affinché siate i miei apostoli della fede e dell'amore; affinché la vostra vita benedica coloro che incontrate; affinché siate una cosa sola col Padre Celeste e con mio Figlio. Figli miei, questa è l'unica verità, la verità che porta alla vostra conversione e poi alla conversione di tutti coloro che incontrate e che non hanno conosciuto mio Figlio, di tutti coloro che non sanno cosa significa amare. Figli miei, mio Figlio vi ha donato i pastori: custoditeli, pregate per loro. Vi ringrazio!
 2° decina:
Cari figli, vi invito nuovamente ad amare e non a giudicare
Maria, con le sue parole, dipinge un quadro dalle tinte molto chiare e distinte: chi ama non giudica gli altri, è una persona che si impegna a seguire gli insegnamenti di Maria, con la sua preghiera e il suo digiuno, come riesce, cerca di unirsi sempre di più al Padre e a Gesù, nella prova non dispera perché accoglie il sostegno che Dio gli offre. Chi giudica gli altri è una persona che non ama e cammina sulla strada della perdizione. Chi punta il dito per giudicare il prossimo non è una persona che cerca Dio o segue la via del bene, comunque è una persona che si lascia subito vincere dal male, abbandona la strada del bene, cammina nel buio e quando la prova si fa difficile si dispera. Chi giudica è una persona che fa del male agli altri e a se stesso, chi ama fa del bene a se stesso e ai fratelli.
3° decina:
Mio Figlio, per volontà del Padre Celeste, è stato in mezzo a voi per mostrarvi la via della salvezza, per salvarvi e non per giudicarvi.
Nessuno ci ha mai fatto tanto bene, e mai potrà farcene quanto ce ne ha fatto Gesù. Egli è venuto per salvarci. 32 anni di apparizioni a Medugorje sono un nuovo e immenso dono di Gesù e del Padre Celeste per indicarci, nuovamente, attraverso Maria, la via della nostra salvezza. 32 anni di Medugorje, sono un dono grandissimo da parte di chi ci ama e non ci giudica, sono 32 anni di bontà materna, 32 anni di pazienza nei nostri confronti, 32 anni di perdono, 32 anni di paziente insegnamento della via della salvezza, sono 32 anni di amore.

4° decina:
Figli miei, non deviate dalla strada per cui vi guido... La preghiera ed il digiuno vi rafforzino, affinché possiate vivere come il Padre Celeste vorrebbe; affinché siate i miei apostoli della fede e dell'amore;
Il percorso di preghiera che stiamo facendo nei nostri cenacoli, la strada che Maria ci sta insegnando, ci unisce sempre più a Gesù e al Padre. E' un modo di pregare che favorisce la nostra conversione personale, ci fa crescere come apostoli della fede e dell'amore. La strada che Maria ci sta facendo percorrere è entusiasmante, a ogni chilometro c'è qualcosa che ci stupisce e ci riempie di gioia. In molti casi ci siamo accorti che la nostra preghiera ha aperto il cuore e ha illuminato la via anche a fratelli che erano al buio e non conoscevano l'amore di Dio, alcuni di loro, riconoscenti, ringraziano per aver riscoperto il tesoro della fede. Ora desideriamo continuare a percorrere la strada che Maria ci sta indicando, senza deviare, anzi impegnandoci con ancor più determinazione, questa strada di Maria è bella e piena di gioia, anzi, la luce e la gioia aumentano più la si percorre, i frutti aumentano quanto più perseveriamo, a questo proposito invoco per tutti i nostri cenacoli il dono della perseveranza.

5° decina:
Figli miei, mio Figlio vi ha donato i pastori: custoditeli, pregate per loro. Vi ringrazio!  Questa mattina alla croce blu, in preparazione all'apparizione abbiamo pregato per Papa Francesco; dopo l'apparizione, nel cortile di Casa santa Maria Goretti abbiamo fatto una via crucis con circa 250 italiani e come frutto di questa preghiera, abbiamo di nuovo pregato per Papa Francesco. Maria in questo suo messaggio ha usato questo verbo di solito poco usato: "custoditeli", e in questo modo ci ha fatto tornare alla mente il discorso inaugurale di Papa Francesco che nella s. Messa del suo insediamento, davanti al mondo, ha utilizzato proprio questo verbo: era la festa di san Giuseppe custode della santa famiglia, e il Papa ha invitato tutti a essere: "custodi del creato", "custodi dei fratelli", e "custodi del bene nel nostro cuore". Lo Spirito Santo e Maria suggeriscono al popolo di Dio che Papa Francesco è un grande dono che Gesù ci ha fatto, un dono da custodire, un lampada accesa per illuminare il cammino verso la salvezza eterna, e allo stesso tempo con i suoi atteggiamenti di tenerezza verso i fratelli, con la sua libertà nei confronti dei beni di questa terra e verso il potere, è una lampada in grado di illuminare anche i non credenti su come vivere bene su questa terra. E' dono da custodire, se qualcuno lo denigra davanti a te per favore digli: preferisco ascoltare le sue belle parole che i tuoi amari giudizi. Poi salutalo con dolcezza: buonasera, buongiorno, arrivederci... Anche il tuo Vescovo e il tuo parroco sono doni da custodire, Gesù te li ha donati come segnali stradali per indicare a te il cammino verso la salvezza. Se qualcuno di questi cartelli non è abbastanza luminoso, non giudicarlo ma ripuliscilo con la tua preghiera, Dio ti da questo potere. I pastori sono un dono che Dio ha fatto a te, custodisci il dono che Dio ti ha fatto.
Questa mattina durante l'apparizione ho pregato tanto per tutti i nostri cenacoli
Il Signore vi benedica
fr. Silvano

Newsletter 2 maggio 2013
Cari amici,la Regina della Pace nel messaggio a Mirjana del 2 Maggio ci fa riflettere sulle parole di Gesù: “Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e vi sarà perdonato” (Lcv 6,37) e ammonisce: “ Cari figli, vi invito nuovamente ad amare e a non giudicare”.Al riguardo ci porta l’esempio di Gesù: “Mio Figlio, per volontà celeste, è stato in mezzo a voi per salvarvi e non per giudicarvi. Se volete seguire mio Figlio, non giudicherete ma amerete”.Fare diversamente rischiamo di “correre verso la perdizione”. Come è possibile questo? Dove sta la gravità nel giudicare gli altri?A questo riguardo occorre precisare che qui si tratta di giudicare le persone e non le idee o i comportamenti oggettivi, la cui conformità o difformità con la legge di Dio deve esserci chiara. Le persone invece non vanno mai né giudicate, né condannate, perché ciò spetta a Dio soltanto, l’unico che conosce i cuori di ognuno. Chi giudica e condanna gli altri è in grave pericolo perché non pensa alla sua personale conversione.  E’ come il Fariseo che giudicava il pubblicano un peccatore. E’ un presuntuoso che crede di essere giusto e che non vede i suoi peccati. Come potrà pentirsi e convertirsi?La Madonna invece ci chiede di amare, specialmente quelli che vediamo sulla via della rovina. Non hanno bisogno della nostra condanna, ma dell’esempio della nostra fede e del nostro amore, “affinché la vostra vita benedica coloro che incontrate”. Tutte queste povere anime “non sanno che cosa significhi amare”.In particolare la Madonna ci proibisce insistentemente di giudicare i Pastori della Chiesa. Essi non hanno bisogno delle nostre critiche e delle nostre pietre:” Custoditeli e pregate per loro”.          
Vostro Padre Livio

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