mercoledì 4 novembre 2015

Commento al messaggio a Mirjana del 2 novembre 2015


 milleavemaria Martedì, 03 Novembre 2015

 


Commento al messaggio a Mirjana del 2 novembre 2015      

 
1° decina: il messaggio a Mirjana: la fede e le opere

Cari figli, desidero parlarvi di nuovo dell’amore. Vi ho radunati intorno a me nel Nome di mio Figlio, secondo la sua volontà. Desidero che la vostra fede sia salda e provenga dall’amore, perché quei miei figli che capiscono l’amore di mio Figlio e lo seguono, vivono nell’amore e nella speranza. Hanno conosciuto l’amore di Dio. Perciò, figli miei, pregate, pregate per poter amare il più possibile e compiere opere d’amore. Perché la sola fede, senza amore e opere d’amore, non è quello che vi chiedo. Figli miei, quella è una parvenza di fede, è un lodare se stessi. Mio Figlio chiede fede e opere, amore e bontà. Io prego, ma chiedo anche a voi di pregare e vivere l’amore, perché desidero che mio Figlio, quando guarderà i cuori di tutti i miei figli, possa vedere in essi amore e bontà, non odio ed indifferenza. Figli miei, apostoli del mio amore, non perdete la speranza, non perdete la forza: voi lo potete fare! Io vi incoraggio e benedico, perché tutto ciò che è di questa terra — che purtroppo molti miei figli mettono al primo posto — scomparirà e resteranno solo l’amore e le opere d’amore, che vi apriranno le porte del Regno dei Cieli. Io vi attenderò presso quelle porte, presso quelle porte desidero attendere ed abbracciare tutti i miei figli. Vi ringrazio!

2° decina: 
Cari figli, desidero parlarvi di nuovo dell’amore... Mio Figlio chiede fede e opere, amore e bontà.
Non si può separare la fede dalle opere sono le due facce di una stessa medaglia, chi ha una  fede vera a un certo momento avverte la necessità di concretizzare con gesti e opere di carità e d’altra parte chi pratica anche un solo gesto buono nei confronti dei fratelli, anche se non ne è sempre consapevole, agisce seguendo un impulso che nasce dalla presenza di Dio nel suo cuore. Non si possono separare fede e carità, le preghiere e le opere, Maria ha le idee chiare: “la sola fede, senza amore e opere d’amore, non è quello che vi chiedo. Figli miei, quella è una parvenza di fede, è un lodare se stessi. Mio Figlio chiede fede e opere, amore e bontà.”

3° decina:
tutto ciò che è di questa terra… scomparirà e resteranno solo l’amore e le opere d’amore, che vi apriranno le porte del Regno dei Cieli
Maria stessa che ci ha chiamato a Medugorje ci ha portato a percorrere la strada della preghiera unita alla carità sin dall’inizio del nostro cammino oltre a invitarci a pregare, pregare, pregare, questa mamma ci ha coinvolto subito in una opera di carità, ci ha fatto visitare 120 famiglie croate, con tanti bimbi, scappate dalla guerra dei Balcani che si trovavano dentro un campo profughi vicino a Medugorje in noi è nato il desiderio di aiutare queste persone, poi la Provvidenza ci ha fatto arrivare medici e medicine, mattoni e muratori, più chiara di così Maria non poteva essere e così per sei anni 2004-2010 abbiamo realizzato per quei profughi il “Progetto Eleonora”. Collocati a Casa santa Maria Goretti, sotto la collina delle apparizioni, mentre ci insegnava a percorrere la via della fede e della preghiera Maria ci ha coinvolto in una bellissima opera di carità e non è che le opere buone rimangono solo alla fine, già ora chi ha partecipato al “Progetto Eleonora” ha nel cuore una gioia immensa e una soddisfazione grande per quello che ha fatto, il bene paga subito il cento per uno. Dal 2010 a oggi la stessa Casa Santa Maria Goretti si è trasformata in una scuola di preghiera dalla quale nascono i nostri cenacoli. Questa unione tra fede e carità è nel DNA degli Apostoli della Pace, così ci ha plasmato questa madre sin dall’inizio, Maria stessa ci ha chiamato alla preghiera e alla carità

4° decina: 
I “miei figli che capiscono l’amore di mio Figlio e lo seguono, vivono nell’amore e nella speranza. Hanno conosciuto l’amore di Dio.”
I nostri cenacoli hanno questo  DNA che unisce preghiera e carità è sempre Maria la maestra e la madre che ci plasma. Nei cenacoli degli Apostoli della Pace facciamo esperienza di una preghiera piena di carità infatti preghiamo per tanti fratelli e questa è una delle opere di misericordia spirituale: “Pregare Dio per i vivi e i morti”. Ma il pregare tanto per fratelli porta poi a interessarsi di loro e a compiere anche le opere di misericordia corporale: “ero malato e in carcere e mi avete visitato” è quello che sta succedendo ad esempio a tanti cenacoli che hanno pregato per gli ammalati e i carcerati. Attraverso questa preghiera Maria fa crescere l’amore anche nel cuore dei singoli Apostoli della Pace, fino alle vette più alte come quella dell’offerta della croce: non c’è amore più grande di colui che dona la vita per i suoi amici. Non tanto tempo fa è venuta a trovarci a Medugorje la responsabile di un cenacolo di Cremona, è stata proprio una bella visita, quando è entrata con il suo sorriso e il suo volto luminoso ci ha comunicato una grande gioia, poi quando ha cominciato a parlare è stata un’esplosione di positività, il fatto è che da soli quattro giorni in Italia si era sottoposta alla sua seconda chemioterapia, ci ha detto: “certo se la mia chemioterapia può servire a Maria e ai suoi figli sono contenta di offrimi con Gesù”. Non c’è amore più grande di chi sa e offrire la propria croce per il bene dei propri fratelli. Si nel cuore di tanti Apostoli della Pace Gesù trova amore e bontà, siete veramente belli e da incoraggiare e Maria stessa vi dice: “Io vi incoraggio e benedico”

5° decina: 
Io vi incoraggio e benedico, 
Mi unisco alla benedizione e all’incoraggiamento che Maria vi dona e anch’io vi invito a perseverare siete sulla strada giusta solo dovete continuare. Anzi questo mese vi offro uno strumento nuovo che può aiutare i cenacoli a fare un passo verso gesti concreti di amore è il mosaico e funziona così: un cenacolo sceglie una categoria per tre mesi, ad esempio i malati di un certo ospedale, tre mesi vi da il tempo per capire meglio cosa succede con la vostra preghiera, vi da l’opportunità di  coinvolgere in questa missione di preghiera altri, magari un medico di quell’ospedale, tre mesi vi da anche il tempo di maturare qualche gesto di carità nei confronti di questi malati, magari una vista. Per ora abbiamo pubblicato sul sito delle mille Ave Maria i primi 10 progetti E vi invito a visitarli e a prendere ispirazione http://www.milleavemaria.it/home/en/?lang=en, se qualche cenacolo si sente pronto a mantenere la stessa categoria per tre mesi mi può contattare attraverso la mail apostolidellapace@gmail.com e vi spiego come fare. Questa è una proposta per i cenacoli che hanno almeno sei mesi di cammino.

Siete veramente belli
Il Signore vi benedica sempre                                                                          
fr Silvano

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