giovedì 21 gennaio 2016

una vita autentica

UNA DONNA SEMPLICE
Vive sola con la figlia Susanna,
gravemente inferma dai primi mesi di vita
L'infermità della figlia le impedisce di pensare 
alla propria morte tranquillamente.
Tuttavia ha fiducia nella provvidenza,
nell'affetto degli altri figli, negli angeli custodi.
Benché in modo caotico, tormentato e discontinuo, crede in Dio.
Un anno prima di morire - cosa che accadrà
nell'ottobre 1991 a Roma, all'età di 75 anni -
la scrittrice Natalia Ginzburg
compilava questa toccante
autotestimonianza in terza persona.
c'è un rimpianto in queste parole,
Ma c'è anche il segno di una benedizione,
perché, quando si è impegnati per gli altri,
si dimenticano le proprie paure e preoccupazioni.
l'autrice ci propone, una vita autentica, semplice e fedele.

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