di Emanuele Fant
Marzo è il mese in cui il Padre
senza misura ha concentrato
se stesso nel ventre di una ragazzina.
Un angelo messaggero le ha preso l’orecchio, lasciandole intendere che di lì a nove mesi si sarebbe festeggiata, in Palestina, la data numero zero del Natale. A marzo ricordiamo anche quel lavoratore che ha smesso alcuni minuti di scartavetrare, dando ascolto a una voce assente ma vera, che ripeteva cose incredibili su un bimbo da accogliere, a cui dare il cognome. L’assurdo, da quella primavera,diventava ospite fisso nella sua bottega di falegname.
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