mercoledì 3 dicembre 2014

PADRE SILVANO - messaggio 2 dicembre a mirjana



COMMENTO AL MESSAGGIO A MIRJANA 2 DICEMBRE 2014
1° decina: il messaggio a Mirjana
"CARI FIGLI, TENETELO A MENTE, PERCHÉ VI DICO: L’AMORE TRIONFERÀ! SO CHE MOLTI DI VOI STANNO PERDENDO LA SPERANZA PERCHÉ VEDONO ATTORNO A SÉ SOFFERENZA, DOLORE, GELOSIA E INVIDIA MA IO SONO VOSTRA MADRE. SONO NEL REGNO, MA ANCHE QUI CON VOI. MIO FIGLIO MI MANDA NUOVAMENTE AFFINCHÉ VI AIUTI, PERCIÒ NON PERDETE LA SPERANZA MA SEGUITEMI, PERCHÉ IL TRIONFO DEL MIO CUORE È NEL NOME DI DIO. IL MIO AMATO FIGLIO PENSA A VOI, COME HA SEMPRE FATTO: CREDETEGLI E VIVETELO! EGLI È LA VITA DEL MONDO. FIGLI MIEI, VIVERE MIO FIGLIO VUOL DIRE VIVERE IL VANGELO. NON È FACILE. COMPORTA AMORE, PERDONO E SACRIFICIO. QUESTO VI PURIFICA E APRE IL REGNO. UNA PREGHIERA SINCERA, CHE NON È SOLO PAROLA MA PREGHIERA PRONUNCIATA DAL CUORE, VI AIUTERÀ. COSÌ PURE IL DIGIUNO, POICHÉ ESSO COMPORTA ULTERIORE AMORE, PERDONO E SACRIFICIO. PERCIÒ NON PERDETE LA SPERANZA, MA SEGUITEMI. VI CHIEDO NUOVAMENTE DI PREGARE PER I VOSTRI PASTORI, AFFINCHÉ GUARDINO SEMPRE A MIO FIGLIO, CHE È STATO IL PRIMO PASTORE DEL MONDO E LA CUI FAMIGLIA ERA IL MONDO INTERO. VI RINGRAZIO. "
2° decina:
"CARI FIGLI, TENETELO A MENTE, PERCHÉ VI DICO: L’AMORE TRIONFERÀ!... NON PERDETE LA SPERANZA
Questa estate siamo andati in pellegrinaggio a Tihalina, la chiesa dove c’è la statua bella che da il volto alla Madonna di Medugjugie. Dietro la chiesa parrocchiale c’è la cappellina dedicata a sant’Elia, ci siamo seduti sul muretto vicino alla cappellina e abbiamo iniziato a pregare. All’interno dei musicisti stavano accordando i loro violini, poi improvvisamente la musica è diventata dolce e soave, hanno suonato l’inno della Regina della pace, lo ascoltavamo con grande gioia. Lo stupore più grande è stato quando guardando verso la cappellina, ci siamo accorti che a suonare l’inno era un bimbo di 7-8 anni, lui era il solista la mamma lo accompagnava e il papà gli faceva da direttore d’orchestra. Poi finito di suonare la famiglia è uscita dalla cappellina, nelle mani della mamma due violini: il suo più grande e il violino piccolo del bambino. In preparazione a questo Natale Maria sta insegnando a noi il canto della speranza, e il ritornello del messaggio di oggi è: “CARI FIGLI, TENETELO A MENTE, PERCHÉ VI DICO: L’AMORE TRIONFERÀ! NON PERDETE LA SPERANZA”.
3° decina:
FIGLI MIEI, VIVERE MIO FIGLIO SIGNIFICA VIVERE IL VANGELO, CIÒ NON È FACILE, CIÒ SIGNIFICA: L’AMORE, IL PERDONO, IL SACRIFICIO…
Certo la speranza nasce anche, dall’impegno nella preghiera, nel provare a vivere il vangelo, dall’impegno a far bene il proprio lavoro. Quale speranza può nascere dal disimpegno, dal tirare a campare, quale soddisfazione puoi sperimentare nel tuo lavoro se lo fai che sembra che fai un piacere e le inventi tutte per arrivare a sera? Non avrai soddisfazioni dal tuo lavoro. Così nel cammino spirituale quale speranza vuoi raccogliere dal disimpegno? Maria ci educa all’amore a essere protagonisti della nostra vita non a subirla. Ciò significa sapersi offrire, chi si offre, chi sa fare un sacrificio per il bene degli altri è una persona che vince il male con il bene, fa quello che ha fatto Gesù che si è offerto di portare con la croce il peso del male del mondo. La scorsa settimana sono venuti a Medugorje sette ragazzi italiani che vivono a Londra, accompagnati dal loro sacerdote padre Giuseppe; alcuni di loro fanno parte del nostro cenacolo di Londra “i gigli di Maria”. È stata una settimana di gioia, di preghiera, non mi sarei mai aspettato di trovare dei giovani così impegnati nel cammino di fede, con cuore aperto, con entusiasmo e impegno hanno partecipato a tutto quello che Maria offriva loro a Medugorje. Questi ragazzi hanno lasciato nei nostri cuori un vero segno di speranza
4° decina:
SONO NEL REGNO, MA ANCHE QUI CON VOI. MIO FIGLIO MI MANDA NUOVAMENTE AFFINCHÉ VI AIUTI, PERCIÒ NON PERDETE LA SPERANZA MA SEGUITEMI, PERCHÉ IL TRIONFO DEL MIO CUORE È NEL NOME DI DIO.
Con quel bellissimo gruppo siamo saliti sul Krizevac, era una bella giornata di sole e dalla cima del monte scrutavo l’orizzonte verso Vugorac da quella parte vedevo bene la nuova autostrada che arriva praticamente a Medugorje desideravo identificare il luogo dove si trovano le famose cascate, che sono a una decina di Km da Medugorje proprio in quella direzione. L’ultima volta che sono rientrato le ho viste distintamente da un ponte della nuova autostrada, non doveva essere difficile collocarle. Invece il terreno così ostico rendeva praticamente impossibile identificare il luogo, l’unica valle che si distingueva con chiarezza è quella che va da LJubuski a Caplina ma non era quella giusta, fino a quando scrutando l’orizzonte mi sono accorto dell’esigua striscia di case che da Ljubuscki arriva all’autostrada e ho capito che quelle sono le case costruite lungo il fiume che più avanti forma le cascate. Il punto dove si congiungevano l’autostrada e le case mi ha consentito di identificare con esattezza il luogo dove si trovano le cascate e me le ha riportate alla mente. Maria è nel regno ma è anche con noi, Gesù è con noi si tratta di scorgere i segni della sua presenza. Le pie donne lamentose non cercano questi segni del bene, sanno vedere attorno a loro solo i guai e ciò che non va, queste persone non sanno vedere i segni della presenza di Maria. Papa Francesco direbbe non lasciatevi rubare la speranza da queste persone senza speranza che non sanno vedere la presenza del bene.
5° decina:
"CARI FIGLI, TENETELO A MENTE, PERCHÉ VI DICO: L’AMORE TRIONFERÀ!
La speranza ci fa già intravedere il bene che ci aspetta, Gesù lo vedeva chiaramente, e per lui era così bello, così attraente quello che lo aspettava presso il Padre, che niente e nessuno ha potuto fermarlo. La speranza che Gesù ci offre, dà forza a tutte le speranze più belle che uno può avere sulla terra per raggiungere le più belle mete con la sua famiglia, con il lavoro, ma è in grado di rimetterci in piedi anche quando queste speranze terrene non si realizzano o quando hanno finito il loro tempo, quando vien meno la famiglia, quando vien meno il lavoro, quando vien meno la salute. La speranza che Gesù ci offre è in grado di rimetterci in cammino, perché ci offre delle mete più belle, più interessanti che vanno oltre questo piccolo orizzonte terreno, e quelle mete si possono raggiungere anche da un letto d’ospedale. Oggi il cammino dei nostri cenacoli compie tre anni infatti è nato il 2 dicembre 2011 e Maria desidera farci un dono, il dono della speranza: SEGUITEMI PERCHÉ IL TRIONFO DEL MIO CUORE È NEL NOME DI DIO accogliamo il dono della speranza che Maria ci offre e non sbaglieremo mai strada.
Prima di ripartire per Londra questi giovani ci hanno anche lasciato un canto “Madre della Speranza” che interpreta bene il messaggio di oggi. Senza saperlo hanno anticipato il messaggio di Maria, ma si sa quando si è in sintonia con lo Spirito Santo queste cose accadono.
I più tecnologici possono ascoltare il canto sulla nostra pagina web:https://www.facebook.com/MilleAveMaria?ref=hl
Il Signore vi benedica
fr Silvano

Nessun commento:

Posta un commento