mercoledì 21 ottobre 2015

dio e il tom tom!!!


UN NAVIGATORE DIVINO
Ascoltando certe frasi di Gesù si ha una certa sensazione
che quanto egli propone sia proprio staccato dalla realtà spiccia.
Crediamo davvero nella disponibilità, nell'umiltà, nella gratuità?
In un mondo dove competizione e benessere sono valori assoluti,
seguire quello che oggi ci dice Gesù rende davvero realizzati?
Credo proprio di no. Forse non avevano così torto i due discepoli.
Dare retta a ciò che dice è scegliere di essere perdenti e scartati.
Quindi vogliamo davvero andare dove Dio ci vuole portare?
Esiste davvero una strada del bene da seguire? E chi la trova?
Tutte le religioni paragonano Dio al pilota della storia del mondo
e delle storie di ciascuno, ma se il risultato è quello che viviamo
vuol dire che ha finito i punti della patente
e sarebbe meglio tornasse a scuola guida per imparare a guidare.
Abbiamo la percezione di un Dio pilota di calesse
a cui oggi viene chiesto di guidare un aereo boing. Un disastro.
Siamo davvero sicuri che Dio ci vuole portare da qualche parte?
È Dio che guida la vita e il mondo? Io credo proprio di no.
La particolarità meravigliosa del Dio di Gesù Cristo è che ci dice:
"Guarda che il pilota della tua vita sei tu, decidi tu dove andare.
Io - rimarca deciso il Signore - faccio solo il GPS, il tom tom".
Il navigatore satellitare fa scegliere a te la destinazione.
Da dove sei tu, dalla situazione che vivi e che stai abitando
ti indica la strada migliore. Ma tu poi decidi di andare dove vuoi.
Il GPS non ti obbliga. Non determina nemmeno le variabili
che sono sul percorso, siano ostacoli o scelte alternative,
come il fermarti, l'aspettare qualcuno, il lasciarti distrarre.
Quante volte ci succede nella vita di ogni giorno:
decidiamo qualcosa e poi mille variabili ti fanno cambiare strada.
E quando deviamo cosa fa il GPS? Non ti chiede di tornare
al punto di partenza per fare da capo la strada che aveva indicato,
ma ti propone e riprone un "ricalcolo del percorso":
ti offre un itinerario alternativo partendo proprio da dove sei,
dalla situazione in cui ti trovi per scelta, per sbaglio,
perché hai seguito la persona sbagliata, o un'indicazione falsa.
Così è Dio: ad ogni nostra deviazione o scelta diversa,
quando siamo persi o dovunque ci troviamo per decisione nostra
ci dà sempre una ulteriore possibilità di ricalcolo del percorso.
E non si stanca di farlo e di rifarlo e di rifarlo ancora.
Dio non ci sta davanti a farci strada. Non lo seguiremmo.
Dio non ci sta dietro per seguirci. Ce lo perderemmo per strada.
Dio ci sta silenziosamente accanto, come un divino GPS,
pronto a offrirci sempre, comunque e nonostante tutto
un "ricalcolo del percorso", una via alternativa,
una uscita di sicurezza, una possibilità di vita nuova.
Dio è venuto per servire e non per farsi servire, dice il Vangelo.
Curioso che noi siamo proprio il contrario di Dio:
ci piace farci servire e appena possiamo ci serviamo degli altri.
Dio come il GPS non si spaventa neanche di non essere pensato,
ma è lì, per te e con te. Ovunque sei.
Dio è premura gratis, attenzioni disinteressate, presenza nascosta.
Così è Dio, ma così è l'amore di un genitore o di un compagno.
Non importa quanto sei lontano, disperso, disorientato o distratto:
Dio è sempre a un millimetro da te. E così è chi ama.
(Riflessione di Mons. Giulio Dellavite, sul Vangelo secondo Marco 10,35-45 di domenica 18 ottobre)

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