Il cuore come un bicchiere
Quando nel 1981 al referendum abrogativo
della legge sull’aborto vinsero i “no” con il 68
per cento dei voti, il settimanale Il Sabato scrisse
in copertina “Si riparte da 32”,
ma il fondatore di Cl disse:
«No, dobbiamo ripartire da Uno».
Partire da Gesù, riscoprire Gesù,
entrare in intimità con Lui:
solo qui sta il problema.
Quando il 25 marzo 1989, disperato perché
mi ero innamorato, andai da Giussani,
lui dopo avermi fatto i complimenti mi disse:
«Vedi questo bicchiere?
Se è pieno di acqua fino a traboccare nessun
moscerino né nient’altro può entrarci,
ma se non trabocca ci può entrare di tutto.
Così è il cuore dell’uomo,
così è ciò che è accaduto a te».
Poi, per mezz’ora,
citando decine di frasi di san Paolo,
mi ha fatto vibrare della sua passione per Gesù.
Quella passione che a 27 anni di distanza
non solo mi sostiene nel dolore, nella malattia,
ma è l’origine di questo piccolo villaggio della
misericordia.
Cara Nicoletta, la pietra che ti è caduta sulla testa
è una grazia di Dio perché tu ti renda conto
che c’è una cosa peggiore che l’avere un’anima
cattiva, ed è avere un’anima bell’e fatta, come
scriveva Péguy. L’abitudinarietà è la morte
del cuore come il borghesismo dell’anima.
Riprendi in mano la tua vita, segui ciò che ti ha
affascinato.
paldo.trento@gmail.com
Leggi di Più: Aldo Trento.
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