giovedì 21 agosto 2014

la voglia di criticare



LA VOGLIA DI CRITICARE

Negli anni più vulnerabili della mia giovinezza, mio padre mi dette un consiglio che non mi è mai più uscito di mente. «Quando ti viene voglia di criticare qualcuno, ricordati che non tutti a questo mondo hanno avuto i vantaggi che hai avuto tu.»

Francis Scott Fitzgerald


A dare questo consiglio al figlio, agente di cambio, è un padre e le sue sono le parole che aprono uno dei romanzi americani più acclamati, Il grande Gatsby (1925) di Francis Scott Fitzgerald, un ritratto impietoso e implacabile della corruzione che si cela dietro il paravento dorato della classe agiata di New York. Ci sentiamo di riproporre questo monito, perché vale un po' per tutti e potrebbe comprendere una duplice lezione di vita. Da un lato, infatti, c'è l'invito a essere cauti nel criticare gli altri, quando si scoprono le loro magagne morali o i loro errori nelle scelte. Il nostro è spesso un giudizio condotto solo in superficie e forse ci tenta persino in chiesa quando stiamo partecipando alla liturgia e lo sguardo cade sull'uno o sull'altro dei nostri conoscenti.

laparola.it

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