mercoledì 21 gennaio 2015

figlio mio...tu mi insegnasti...tutto



Nessuna vita è inutile
Figlio mio, ti vidi appena nato con la lingua penzoloni.
La diagnosi fu pesante come un macigno.


Al Signore dissi: "Tu dai e tu togli. Riprendilo ora. 

E' inutile la sua vita".

Perdonami, figlio mio. 

Tu sei come tutti, con problemi solo diversi.

Quando dicesti: "Mamma", piansi di gioia, 

anche se avevi tre anni. 
Ai tuoi primi passi aprii le braccia felice, 
anche se eri grandino.

Inutile la tua vita? No! 

Tu mi insegnasti la pazienza.

Quando a quell'epoca nessuno ti voleva, a scuola e in società, 

 imparai a essere gentile 
affinché qualcuno ti facesse una carezza.

Inutile la tua vita? No! 

Tu mi insegnasti l'umiltà.

Quando la gente cominciò ad accorgersi di quelli come te, 

mi misi a combattere perché tu fossi accolto come gli altri.

Inutile la tua vita? No! 

Tu mi insegnasti a lottare.

Mentre le altre madri sognavano per i figli i primi posti, 

io mi accontentavo di cogliere con prontezza i tuoi piccoli progressi.
Tu mi insegnasti 
a desiderare la felicità e non il successo.

Alla morte di papà tornai dal cimitero disperata.
 Trovai te, e con te cercai di non arrendermi.

Ora tu, figlio mio, sei la mia compagnia.
Se ricevo un abbraccio o una gentilezza, 

li ricevo da te. 
Con te, a cui basta poco per sorridere, 
riesco a dare felicità.
Ora tu, figlio mio, sei la mia compagnia.

Nessun commento:

Posta un commento