martedì 16 febbraio 2016

Il primo rosario di un pastore protestante




Dopo essersi convertito al cattolicesimo e aver perso la famiglia, 
un "rosario pregato male" 
ha realizzato un miracolo

Nell’aprile 2013 ha fatto parlare molto la conversione al cattolicesimo del pastore evangelico pentecostale Fernando Casanova, del Portorico.

Da quel momento è diventato un valido apologeta del cristianesimo, caratterizzato dalla sua incredibile padronanza delle citazioni bibliche – impeccabilmente precise – dal suo stile di appassionata oratoria latina e dal suo cuore aperto.

È lui stesso a raccontare il lento e doloroso processo di conversione, durato cinque anni, a seguito di molti anni di servizio e di prestigio all’interno della Chiesa protestante.

Il processo è iniziato con la ricerca e l’investigazione delle Scritture a proposito di quella Chiesa che sia Unica, Unita e fondata su Gesù Cristo, sconcertato dalla continua proliferazione di diversi gruppi e di diverse chiese protestanti. Il suo desiderio in questa ricerca è stato guidato dall’obiettivo di “non essere cattolico”.

Un incontro avvenuto durante un atto eucaristico cattolico è stato la goccia che ha fatto traboccare il vaso, portandolo alla conversione.

La decisione di abbracciare la fede cattolica viene comunicata a sua moglie. Lei, una donna protestante ferma nelle sue posizioni, ha portato la coppia alla separazione. Il Dr. Casanova ha quindi perso sua moglie e i suoi tre figli.

Uomo di matrimonio, fedele e dedicato alla sua famiglia, per molti mesi non ha potuto vedere i suoi cari. Questo momento difficile lo ha portato a capire come Dio abbia permesso un tale dolore per condurlo verso il cammino adatto a lui.

Racconta, con molto sentimento, di essere entrato in una cappella per cercare l’aiuto di Dio nella sua situazione così dolorosa. In una delle panche vede un rosario abbandonato, e capisce che è Dio che gli chiede di pregare. Anche se la sua conversione era totale, la recita del rosario era comunque difficile per lui, a causa della sua origine evangelica. Ma, trovandosi di fronte alla Madonna, le dice di essere disposto a recitare il rosario a due condizioni:

– “Che mia moglie ed io ci riconciliamo”

– “Che mia moglie, i miei figli ed io entriamo in piena comunione con la Chiesa di tuo Figlio”

Recitò il rosario “in modo maldestro e senza fede, chiedendo perdono a Dio con dieci Ave Maria, in caso non lo gradisse”.

Lo stesso giorno sì riunì con la famiglia e si riconciliò con sua moglie.

Ed esattamente un anno dopo questo “rosario pregato male”, nella cattedrale principale del Portorico, Casanova, sua moglie e i suoi figli furono accolti nella Chiesa Cattolica.

Si è rammaricato di non aver conservato il rosario che, un anno prima, aveva trovato sulla panca, perché avrebbe voluto tenerlo ed esservici seppellito insieme.



[Traduzione dallo spagnolo a cura di Valerio Evangelista]

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