domenica 4 settembre 2016

Era snello e delicato

Paolo Rodari con Diego Manetti e altre 9 persone.
30 luglio
«Era snello e delicato, aveva un viso magro ed espressivo, la fronte ampia ed alta; il suo aspetto era sano ma il volto era pallido. I capelli biondi tendenti al rosso gli arrivavano fino alle spalle. Indossava una tunica lunga di color marrone-grigiastro dalle maniche piuttosto larghe».
Per anni lo scrittore tedesco Clemens Brentano (1778-1842) ha chiesto a Dio di dargli qualcosa, qualunque cosa a cui aggrapparsi. Un giorno conobbe la monaca Anna Katharina Emmerick (1774-1824) e capì che Dio gli aveva risposto. Trovò il suo compito, la sua strada nella vita: scrivere, mettere su carta, le visioni della mistica tedesca. Raccolse diciassettemila pagine che divennero una grande opera. Grazie a Brentano, la Emmerick riscrisse nuovamente il Vangelo raccontando la vita di Gesù come nessuno ha mai saputo fare.
Quel ragazzo «snello e delicato» è lui, Gesù. Scrive Brentano che tutti a Nazaret gli volevano bene e avevano paura di fare qualcosa che potesse dispiacergli. Quando i suoi compagni facevano qualcosa di sbagliato, i genitori dicevano loro: «Cosa direbbe il figlio di Giuseppe se glielo raccontassi? Si dispiacerebbe molto!».
Accadeva duemila anni fa, in Galilea, ma sembra ieri. Il potere della mistica, certo, ma anche della scrittura.

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