venerdì 28 marzo 2014

comunichiamo seminario grautito 31 marzo - 7 aprile

Comunichiamo?

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L’educazione al tempo dei social media: incontri per genitori di preadolescenti e adolescenti
“Da genitore, come educo i miei figli sin da piccoli alla parola - insegno che si deve essere gentili, che non si può insultare le persone - così li devo educare anche al linguaggio dei media. È l’unica strada possibile, specie in questa fase in cui gli studi sugli effetti dei media - fanno bene? fanno male? - sono in corso. Non possiamo liquidare le nuove tecnologie come qualcosa di inutile, perché per se per noi si può comunicare, amare, far sentire la propria amicizia anche senza, per i ragazzi no. Ma non dobbiamo neppure darle per scontate e acconsentire ad un loro uso incondizionato. Dobbiamo imparare ad educarci tenendo presente che non siamo di fronte a degli strumenti, ma a un nuovo linguaggio». Enrico Carosio ha una lunga esperienza di educatore nello zaino. La metafora è azzeccata, venendo dall’esperienza dell’Agesci. Padre di tre figli - “quindi siamo in pista”, ci dice, scherzando  - esperto del sistema delle qualifiche professionali per la Regione Emilia Romagna e formatore alla “Cattolica” di Piacenza, guiderà i genitori di preadolescenti e adolescenti nel percorso messo a punto dall’associazione “La Ricerca” per imparare a comunicare con i figli ai tempi di Facebook.
PERCHÉ QUESTI INCONTRI. “SMSre genitori” è il titolo scelto per le tre serate gratuite in programma nella sede de “La Ricerca” alle ore 21 a partire dal 24 marzo. Un gioco di parole che richiama, subito, i protagonisti assoluti della vita dei più giovani: i new media. Questi i temi delle tre serate: 24 marzo “Dimmi qualcosa. Ma a modo mio: le dinamiche comunicative tra generazioni”; 31 marzo “Genitori al passo coi tempi. Riscoperta di vecchi e nuovi linguaggi di comunicazione”; 7 aprile “Una famiglia efficace. Sviluppare competenze sociali per una relazione efficace coi propri figli”.
“Al nostro sportello arrivano sempre più genitori di ragazzi tra i 14 e i 18 anni che portano problematiche complesse, non relative solo all’uso di sostanze. Non siamo ancora alla patologia, ma ci sono dei segnali che indicano che qualcosa nella relazione educativa si è inceppato. È dunque dall’educazione che bisogna ripartire”, commenta Anna Papagni, che per l’associazione “La Ricerca” si occupa dei gruppi di mutuo auto aiuto sul territorio. I tre incontri in programma vogliono approfondire in ottica educativa il tema della comunicazione in famiglia alla luce dei cambiamenti sociali e della presenza diffusa dei social media. “A volte l’impressione è che i genitori degli adolescenti abbiano rinunciato al proprio ruolo genitoriale e anche normativo, dunque faticano a lasciarsi coinvolgere in queste proposte. Eppure - fa presente Papagni - questi sono gli anni in cui occorre esserci”.
Barbara Sartori

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