Newsletter 12 Marzo 2014 |
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Cari amici, in occasione del
primo anniversario dell' elezione di Papa Francesco, vi invio l’intervista
pubblicata al riguardo dall’agenzia Zenit e curata da Federico
Cenci.
Vostro Padre
Livio
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Direttore di Radio Maria dal 1987, padre Livio
Fanzaga, grazie alla sua rassegna stampa quotidiana e alle sue catechesi
radiofoniche, è oggi una delle voci più popolari dell’intero etere italiano.
Vivace e schietto come sempre, ha risposto alle domande di ZENIT sul pontificato di Francesco ad un anno dal suo inizio. Padre Livio, che dice di aver vissuto con serenità la rinuncia di Benedetto XVI in quanto ha compreso che derivava dalla ”obbedienza alla volontà di Dio”, riconosce e apprezza di Papa Francesco la sua “impostazione evangelica”. È proprio l’evangelizzazione, del resto, la linea guida di Radio Maria, che trasmettendo in 63 Paesi costituisce un colosso della radiofonia mondiale.
Padre Livio, cosa ha pensato quando Benedetto
XVI ha annunciato le dimissioni?
Padre Livio: Il primo momento
è stato di stupore, perché si trattava di un’assoluta novità. Mi sono raccolto
un momento in preghiera prima di annunciare la notizia ai microfoni di Radio
Maria. Ho detto ai nostri ascoltatori che se Benedetto XVI aveva preso questa
decisione era in obbedienza alla volontà di Dio. Abbiamo compreso la grandezza
del gesto e lo abbiamo vissuto con serenità.
Cosa ricorda del momento in cui è stata
annunciata l’elezione di Bergoglio e del momento in cui egli è uscito dal
balcone Pontificio?
Padre Livio: Non me
l’aspettavo, perché era noto che nel precedente conclave il cardinal Bergoglio
si era fatto da parte per favorire l’elezione del cardinal Ratzinger. Mi era
sfuggito che l’avesse fatto per favorire un’elezione unitaria. La prima cosa che
ho notato quando Papa Francesco si è affacciato al balcone è stato il suo viso
buono e paterno.
È passato un anno da quei momenti. A suo
avviso in questo lasso di tempo quali sono gli aspetti del nuovo pontificato che
più hanno costituito un elemento di novità?
Padre Livio: Papa Francesco
in questo anno ha manifestato a tutti, dentro e fuori la Chiesa, con la parola e
con la sua persona, la misericordia di Dio che si è manifestata in Gesù Cristo,
che cammina con noi e che vuole salvare ognuna delle sue pecorelle. La novità di
questo pontificato è la novità del Vangelo. Ha fatto soffiare nel mondo il vento
della speranza.
È vero che il cardinale Bergoglio è stato
molto vicino a Radio Maria in Argentina? Cosa può dirci in
proposito?
Padre Livio: Il cardinal
Bergoglio ha apprezzato il progetto mondiale di Radio Maria, che è una forma di
evangelizzazione popolare in stretta unione con la Chiesa, e ne ha favorito la
diffusione a Buenos Aires. Non per nulla Radio Maria Argentina è quella che ha
più ripetitori dopo l’Italia e la Spagna. Nei principi guida della famiglia
mondiale di Radio Maria sono indicati come punti qualificanti la fedeltà al
Magistero della Chiesa e l’obbedienza al Santo Padre.
Da storico direttore di un’emittente
intitolata a Maria, cosa ne pensa dell’affermazione del Papa nel corso della
recente intervista al Corriere della Sera secondo cui “la Vergine Maria è più
importante di qualsiasi vescovo e di qualsiasi apostolo”?
Padre Livio: Riguardo alla
Madonna “non si dice mai abbastanza”, afferma San Bernardo. “Se non si conosce
Gesù Cristo è perché non si conosce sua Madre”, è il pensiero del Monfort.
Tuttavia la Madonna svolge nella Chiesa una funzione materna. Non si sostituisce
ai Pastori, che agiscono per l’autorità data loro da Gesù Cristo. Nel medesimo
tempo i Pastori sono suoi figli, che si lasciano condurre da Lei, come ci ha
insegnato in modo sublime Giovanni Paolo II.
Nel messaggio che Papa Francesco ha inviato
ai partecipanti al Congresso Mondiale del Signis sui media, ha scritto che “i
comunicatori cattolici devono affrontare la sfida sempre più grande di
presentare la sapienza, la verità e la bellezza del Vangelo”. Da esperto della
comunicazione cattolica, che effetto le ha fatto leggere questo invito? Quali
strumenti sta utilizzando Radio Maria per raggiungere questa
sfida?
Padre Livio: A mio avviso
l’efficacia dell’evangelizzazione, anche attraverso i mass media, dipende
innanzi tutto dalla fede di chi evangelizza. Chi è convinto convince. Chi è
convertito tocca i cuori. Trasmette Gesù Cristo chi lo ha incontrato. Basta un
santo per cambiare un popolo intero. Non c’è nulla di nuovo in questo campo.
Papa Francesco è entrato nel cuore della gente perché vede in Lui la figura di
Gesù Buon Pastore. A me interessa che i conduttori di Radio Maria siano dei
credenti veri. Anche i lontani sentono il “buon odore” di Cristo.
Molti lamentano di papa Francesco la poca
attenzione ai temi della bioetica, considerando ciò un elemento di discontinuità
con Benedetto XVI. Qual è il suo parere al riguardo?
Padre Livio: Papa Francesco
ha il cuore traboccante di misericordia per l’uomo, creatura di Dio, dal momento
del concepimento fino al momento della sua morte naturale. Si china con amore su
ognuna delle sue ferite ed è sensibile ai problemi della gente, anche quelli
materiali, come il pane, la casa, il lavoro. La sua impostazione è evangelica.
Come Gesù predica, guarisce, sfama. È presente su tutti i problemi del gregge.
C’è una profonda continuità nei pontificati da papa Giovanni ad oggi, ma ogni
Papa ha i suoi doni con cui arricchisce la Chiesa.
PS. È a disposizione il DVD n. 11 con i filmati della
Catechesi Giovanile "Dio parla al cuore"
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“Davvero tutto è buono e splendido perché tutto è verità”. I fratelli Karamazov Fedor Dostoevskij
giovedì 13 marzo 2014
INTERVISTA A PADRE LIVIO - TEMA ...PAPA FRANCESCO
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