venerdì 7 marzo 2014

i 9 primi venerdi


Primo venerdì del secondo mese
meditazioni sul Sacro Cuore
 
Il Giudizio divino
 
Devi darti da fare adesso e piangere i tuoi
peccati, per poter essere senza pensiero nel
giorno del giudizio.
 
In quel giorno, infatti, i giusti staranno in
piena tranquillità in faccia a coloro che li
oppressero (Sap. 5,1) e li calpestarono. Starà
come giudice colui che ora si sottomette
umilmente al giudizio degli uomini.
  
 In quel giorno, grande speranza avranno il
povero e l'umile, e sarà pieno di paura il superbo;
apparirà che è stato saggio in questo
mondo colui che ha saputo essere stolto e
disprezzato per amore di Cristo.
  
 In quel giorno sarà cara ogni tribolazione
che sia stata sofferta pazientemente, e "ogni
iniquità chiuderà la sua bocca" (Sal. 106,42);
l'uomo pio sarà nella gioia, mentre sarà nel
dolore chi è vissuto senza fede.
In quel giorno il corpo tribolato godrà più
che se fosse stato nutrito di delizie; risplenderà
la veste grossolana e quella fine sarà oscurata;
una miserabile dimora sarà più ammirata che
un palazzo dorato.
 
   In quel giorno, una pazienza che non sia
venuta mai meno gioverà più che tutta la
potenza della terra; la schietta obbedienza sarà
glorificata più che tutta l'astuzia del mondo.
 
   In quel giorno, la pura e retta coscienza
darà più gioia che la erudita dottrina; il
disprezzo delle ricchezze varrà di più che i
tesori di tutti uomini.
  
  In quel giorno avrai maggior gioia da una
fervente preghiera che da un pranzo prelibato;
trarrai più gioia dal silenzio che avrai mantenuto,
che da un lungo parlare.
 
   In quel giorno le opere buone varranno di
più che le molte parole; una vita rigorosa e una
dura penitenza ti saranno più care di ogni piacere
di questa terra.
 

(Tratto da "L'Imitazione di Cristo")

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