giovedì 20 novembre 2014

G. Ravasi - felicità



l'uomo ha bisogno della felicità 
come dell'aria che respira, 
ed è per questo che si protende 
sempre verso di essa, 
scambiandola spesso con le sue scimmiottature. 
Gioia, infatti, non è l'allegria sfrenata; 
non lo è neppure il piacere fine a se stesso; 
non è l'autocompiacimento orgoglioso; 
non lo è il tripudio isterico che, 
come un fuoco di paglia, si riduce a cenere. 

C'è, quindi, un'arte più esigente 
per conquistare la felicità, 
ed essa passa solo attraverso 
un esercizio serio della coscienza, 
della vita, della morale. 
Solo così sboccia quel volto più normale 
della gioia che si chiama serenità.

g. ravasi
laparola.it

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