“Davvero tutto è buono e splendido perché tutto è verità”. I fratelli Karamazov Fedor Dostoevskij
martedì 30 settembre 2014
25 febbraio 1988 - regina della pace
Messaggio del 25 febbraio 1988
Cari figli, anche oggi desidero invitarvi alla preghiera e all'abbandono totale a Dio. Sapete che vi amo e per amore vengo qua per mostrarvi la strada della pace e della salvezza delle vostre anime. Desidero che mi obbediate e non permettiate a satana di sedurvi. Cari figli, satana è forte, e per questo chiedo le vostre preghiere e che me le offriate per quelli che stanno sotto il suo influsso, perché si salvino. Testimoniate con la vostra vita e sacrificate le vostre vite per la salvezza del mondo. Io sono con voi e vi ringrazio. Poi nel cielo riceverete dal padre la ricompensa che vi ha promesso. Perciò, figlioli, non preoccupatevi. Se pregate, satana non può intralciarvi minimamente, perché voi siete figli di Dio e Lui tiene il suo sguardo su di voi. Pregate! La corona del Rosario sia sempre nelle vostre mani, come segno per satana che appartenete a me. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!
fonte:https://www.facebook.com/groups/regiandellapace/1575078369386611/?notif_t=group_comment_reply
lunedì 29 settembre 2014
Charles de Foucauld - viviamo
Viviamo la vita che Gesù ci dà,
quella in cui ci vuole;
viviamo in essa
come ci vivrebbe lui stesso se la volontà del Padre
ve lo ponesse.
Charles de Foucauld
domenica 28 settembre 2014
L'ADORAZIONE EUCARISTICA È LA VERA FONTE DI GUARIGIONE
Da un'intervista a padre Ghislain Roy, sacerdote del Quebec, della Società di Jean Marie Vianney, attivo nel movimento carismatico in numerosi Paesi del mondo tra cui, nelle ultime settimane, il Cile.
«Nella parrocchia dove mi trovo, a Bauceville in Canada, c’è una cappella per l’adorazione eucaristica perpetua, con più di duecento persone che si danno il turno giorno e notte, tutte le settimane. Sono loro che testimoniano liberazioni, guarigioni, soluzione di problemi fra le coppie, guarigioni dei cuori, di giovani che vivevano grandi difficoltà. Qualcuno è stato liberato da pensieri di suicidio. Una signora con un tumore è venuta a chiedermi un consiglio e io le ho risposto: “Vada di fronte a Gesù nel Santissimo Sacramento per essere guarita”. Se noi non proponiamo questo, la gente cercherà la propria guarigione nel New Age, nel reiki, nello yoga … quando la Chiesa ha tutto ciò di cui hanno bisogno. Siamo noi che lo dobbiamo proporre e che dobbiamo convertirci in adoratori. Se non sono uno che fa adorazione, sarà molto difficile parlare di tutto ciò e convincere gli altri».
fonte: https://www.facebook.com/salvatore.hijodedios?fref=nf
http://www.iltimone.org/30773,News.html
PAPINI - il vero cristiano
Finché tu non
sarai in grado di pregare per coloro
che ti prendono tutto , anche la vita,
non
sarai un vero cristiano.
(Papini)
PAPA FRANCESCO - remiamo e preghiamo
I gesuiti devono essere
«rematori esperti e valorosi»:
remate dunque!
Remate, siate forti, anche col vento contrario!
Remiamo a servizio della Chiesa.
Remiamo insieme!
Ma mentre remiamo
– tutti remiamo, anche il Papa rema nella barca di Pietro –
dobbiamo pregare tanto:
«Signore, salvaci!»,
«Signore salva il tuo popolo!».
Il Signore, anche se siamo uomini di poca fede ci salverà.
Speriamo nel Signore!
Speriamo sempre nel Signore
PAPA FRANCESCO ai gesuiti 27-9-2014
sabato 27 settembre 2014
papa francesco - i bambini
fonte
https://www.facebook.com/groups/regiandellapace/
https://www.facebook.com/tinaconcetta.praino
LOURDES - lo racconterò alla tua mamma
Nel 1928 giunse a
Lourdes anche un giovane gravemente ammalato.
Il giorno del sui arrivo prese
parte alla processione eucaristica ,
guidata da un cardinale.
Alla fine della
processione , malati ed invalidi, nelle loro carrozzine ,
attendono la
benedizione impartita con il Santissimo Sacramento .
Quando il cardinale che reggeva Gesù eucaustico
Quando il cardinale che reggeva Gesù eucaustico
giunse presso il giovane malato
e gli diede la
benedizione eucaristica,
esclamò con fede sincera:
Oh Gesù, figlio di Maria ,
guariscimi!
Gesù però non lo guarì.
L'Infermiera che assisteva il giovane
su
sua richiesta , spinse la carrozzella dietro il cardinale,
ed il giovane ,
questa volta esclamò :
"Gesù, tu non mi hai voluto guarire!
E va bene , ma lo
racconterò alla tua mamma ".
Appena il cardinale ebbe udite queste parole ,
si girò verso il giovane e lo benedisse un'altra volta ,
con l'ostensorio.
Fu in quel momento che successe il fatto ,
Fu in quel momento che successe il fatto ,
il giovane si alzò dalla sua sedia a
rotelle completamente guarito.
fonte:
fonte:
Pag.112 Gesù sorgente di vita
Ed shalom
Ed shalom
S. Massimiliano Kolbe - i trucchi di satana
Il voler pensare
che si possa andare da Gesù
senza passare per Maria
è uno dei trucchi con i
quali satana
imbroglia spesso gli uomini ,
per trascinarli sempre più verso la
loro rovina
S. Massimiliano Kolbe
S. Massimiliano Kolbe
L'ULTIMA CIMA - E' possibile
È possibile la
santità
È possibile servire il prossimo
È possibile spendere la vita per questo
...tutto questo è possibile
È possibile servire il prossimo
È possibile spendere la vita per questo
...tutto questo è possibile
Fonte:l'ultima cima - Pablo-Dominguez
venerdì 26 settembre 2014
Padre Livio - newsletter 26 settembre 2014
Newsletter 26 Settembre 2014 |
---|
Cari
amici,nel
messaggio del 25 Settembre
La fede si espande per irradiazione, come ama
sottolineare Papa Francesco.
Le stelle non parlano, ma irradiano luce e bellezza.
Allo stesso modo noi dobbiamo essere delle stelle per i lontani, irradiando
l’amore, la pace e la gioia:"Figlioli,
siate anche voi splendore, bellezza, gioia e pace e soprattutto preghiera per
tutti coloro che sono lontani dal mio amore e dall’amore di mio
Figlio".
All’
inizio del mese missionario
Vostro
Padre Livio
|
MEDJUGORJE 25 SETTEMBRE : MESSAGGIO DELLA REGINA DELLA PACE A MARIJA
"Cari figli!
Anche oggi vi invito perché anche voi siate come le stelle
che con il loro splendore danno la luce e la bellezza
agli altri affinché gioiscano.
Figlioli, siate anche voi splendore, bellezza, gioia e pace
e soprattutto preghiera per tutti coloro
che sono lontani dal mio amore e dall’amore
di mio Figlio Gesù.
Figlioli, testimoniate la vostra fede e preghiera nella gioia,
nella gioia della fede che è nei vostri cuori
e pregate per la pace che è dono prezioso di Dio.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”
giovedì 25 settembre 2014
padre pio - il passato
LA RISPOSTA AD UN QUESITO DIMENTICATO
Quando si sparse la notizia che Padre Pio
aveva ricevuto le stigmate,
fu subito un accorrere di gente al convento
di S. Giovanni Rotondo.
Tra i primi a venire furono alcuni sacerdoti francesi,
guidati dall'abate Benoit,
Segretario Generale dell'Istituto Cattolico di Lilla.
Questi aveva un problema a cui aveva pensato a lungo,
senza mai poterlo risolvere;
alla fine lo aveva dimenticato.
Venuto dunque a S. Giovanni Rotondo
e ricevuto insieme agli altri sacerdoti dal Padre Pio,
non ebbe di lui un'impressione particolare.
Ma quando fu il momento di congedarsi,
tutti i sacerdoti del gruppo presentarono
a Padre Pio delle immaginette,
pregandolo di scrivere la firma.
Padre Pio li accontentò,
ma quando venne il turno dell'abate Benoit,
invece di scrivere la firma sull'immaginetta
che quello gli presentava,
gli tolse il breviario che aveva sotto il braccio
e si mise a sfogliarlo;
arrivato alla fine e trovata una pagina bianca,
vi scrisse una frase.
Quando l'abate la lesse si rese conto
che quella frase era la risposta
a quel quesito che egli ormai aveva dimenticato.
Si accorse così che Padre Pio
non era quel semplice sacerdote
che aveva pensato in un primo momento,
ma uno che aveva da Dio anche il dono di leggere
nel passato della vita di chi gli stava davanti.
da "I fioretti di Padre Pio"
fonte: https://www.facebook.com/seaorchid20
Egli sà quello che fa
Il mondo è pieno di giudizi avventati.
Colui del quale dovremmo disperare,
ecco che all'improvviso si converte e diviene ottimo.
Colui dal quale ci saremmo aspettati molto,
ad un tratto si allontana dal bene e diventa pessimo.
Né il nostro timore,
né il nostro amore sono stabili e sicuri.
Che cosa sia oggi ciascun uomo,
Che cosa sia oggi ciascun uomo,
a stento lo sa lo stesso uomo.
Tuttavia fini a un certo punto egli sa che cosa è oggi,
ma non già quello che sarà domani.
Dio solo dunque pascola con giudizio,
distribuendo a ciascuno il suo:
a chi questo, a chi quello, secondo che egli è
dovuto.
Egli infatti sa quello che fa.
S. Agostino
ufficio delle letture di Giovedi
25 Settembre 2014
Jim Kaviezel - The Passion
20 aprile 1985 - regina della pace - i peccatori
Messaggio 20 aprile 1985
Vorrei convertire tutti i peccatori,
ma essi non si convertono!
Pregate per loro!
Non aspettate!
Ho bisogno delle vostre preghiere e della vostra penitenza.
https://www.facebook.com/groups/regiandellapace/1556750101219438/?notif_t=group_activity
sonia fiore
il viaggio tra le montagne
Durante un viaggio in mezzo alle montagne tre uomini furono assaliti dai briganti. Spogliati di tutto, errarono a lungo finché arrivarono alla capanna di un eremita.
Costui, dopo averli soccorsi, rifocillati e curati, disse loro:
" Qui siamo fuori dal mondo, la mia capanna è piccola, perciò è necessario che ognuno di voi si costruisca un riparo "
Costui, dopo averli soccorsi, rifocillati e curati, disse loro:
" Qui siamo fuori dal mondo, la mia capanna è piccola, perciò è necessario che ognuno di voi si costruisca un riparo "
I tre dissero:
« Ma noi vogliamo continuare il viaggio ! »
« Ma noi vogliamo continuare il viaggio ! »
rispose l' eremita :
« È impossibile, perché siamo in pieno inverno. La neve è alta sui valichi e la valle è bloccata; bisognerà aspettare primavera».
« È impossibile, perché siamo in pieno inverno. La neve è alta sui valichi e la valle è bloccata; bisognerà aspettare primavera».
disse il primo che era uno studioso :
«Come farò senza miei libri?»
«Come farò senza miei libri?»
aggiunse il secondo che era un commercianta :
« Come farò senza i miei affari ? »
« Come farò senza i miei affari ? »
protestò il terzo che era un governante :
« Come farò senza i miei sudditi ? »
« Come farò senza i miei sudditi ? »
Pur mugugnando, i tre si misero al lavoro, costruirono delle casette in pietra e terminarono il tetto quando giù cadeva la prima neve.
L'inverno fu lungo, ma parve stranamente breve, perché i tre uomini non avendo altro da fare, riscoprirono il piacere di stare insieme, di conversare; di spaccare la legna, di spalare la neve, di sedersi accanto al fuoco lasciando la memoria vagare tra i ricordi tristi e lieti.
A primavera gli ospiti si dissero che era ora di rimettersi in cammino; ma rimandavano di giorno in giorno la partenza: prima con la scusa di aiutare l'eremita a seminare, poi con il pretesto di aiutarlo a tosare le pecore.
Un giorno l'eremita chiese loro:.
«Non vi sento più parlare di libri, né di affari, né di sudditi. Siete diventati come cani senza collare, vi sentite finalmente liberi. Se deste ascolto al vostro cuore, so che preferireste rimanere qui. Ma non è possibile. I vostri libri, i vostri affari, i vostri sudditi vi aspettano, ed è giusto che ritorniate. Ma non siatene più schiavi, come prima. Siate voi i padroni di voi stessi. Vivete senza collare!»
L'inverno fu lungo, ma parve stranamente breve, perché i tre uomini non avendo altro da fare, riscoprirono il piacere di stare insieme, di conversare; di spaccare la legna, di spalare la neve, di sedersi accanto al fuoco lasciando la memoria vagare tra i ricordi tristi e lieti.
A primavera gli ospiti si dissero che era ora di rimettersi in cammino; ma rimandavano di giorno in giorno la partenza: prima con la scusa di aiutare l'eremita a seminare, poi con il pretesto di aiutarlo a tosare le pecore.
Un giorno l'eremita chiese loro:.
«Non vi sento più parlare di libri, né di affari, né di sudditi. Siete diventati come cani senza collare, vi sentite finalmente liberi. Se deste ascolto al vostro cuore, so che preferireste rimanere qui. Ma non è possibile. I vostri libri, i vostri affari, i vostri sudditi vi aspettano, ed è giusto che ritorniate. Ma non siatene più schiavi, come prima. Siate voi i padroni di voi stessi. Vivete senza collare!»
I tre uomini partirono quel giorno e sulla strada del ritorno notarono che non c'erano valichi da transitare.
C'era solo un'immensa pianura cosparsa di fiori e di sole.
C'era solo un'immensa pianura cosparsa di fiori e di sole.
fonte: https://www.facebook.com/groups/regiandellapace/1573368002890981/?notif_t=like
valtercattaneo
mercoledì 24 settembre 2014
PADRE SILVANO ALFIERI ED ETTA
GUARDATE SUL MIO SITO FACEBOOK
LA TESTIMONIANZA DI ETTA
ECCO IL COLLEGAMENTO
A NOME 1° CONVEGNO DELLE 1000 AVE MARIA IN
SICILIA
CARICATO 24 SETTEMBRE 2014
(CON ETTA E PADRE SILVANO SIAMO STATI A RUE DU
BAC
...ED E' UNA BELLA TIPA...BEH...LA VEDRETE ANCHE
VOI)
NE APPROFITTO
... SE QUALCUNO MI SPIEGA COME
SI PUO' TRASFERIRE QUESTO FILMATO DA FACEBOOK
AL MIO BLOG GLI E NE SAREI GRATO
COSI EVITO QUESTI GIRI
Medjugorje: Miei Cari Angeli
Per chi è stato da Ivan in pensione
...ci sono anche alcune sue testimonianze
...ci sono anche alcune sue testimonianze
SAN GIOVANNI DELLA CROCE - il passero solitario
PASSERO SOLITARIO
Sono cinque le caratteristiche del passero solitario.
Prima: si porta in alto il più possibile;
seconda: non sopporta la compagnia nemmeno di quelli della sua specie;
terza: tende il becco verso il vento;
quarta: non ha un colore determinato;
quinta: canta soavemente.
Queste devono essere anche le caratteristiche dell’anima contemplativa,
che deve tenersi al di sopra delle cose transitorie,
comportandosi come se non esistessero,
e dev’essere tanto amica della solitudine e del silenzio da non sopportare la compagnia di altre creature;
deve protendere il becco al soffio dello Spirito Santo,
corrispondendo alle sue ispirazioni,
perché, così facendo, possa diventare più degna della sua compagnia;
non deve avere un colore determinato,
cioè non deve fissarsi in alcuna cosa,
ma solo in ciò che è volontà di Dio;
deve cantare soavemente nella contemplazione e nell’amore del suo Sposo.
SAN GIOVANNI DELLA CROCE
pensieri minori n. 120
martedì 23 settembre 2014
Charles de Foucauld - la dimora di DIo
Dio entra in noi
nella proporzione
in cui noi ci svuotiamo di ciò che non è lui,
si dà a noi
pienamente,
si unisce completamente a noi
e dimora nella nostra
anima.
Charles de Foucauld
laparola.it
Padre petar - In viaggio verso il cielo
In viaggio verso il cielo
Partenza:ogni momento
Arrivo: quando Dio vuole
Treno rapido:
la grazia del battesimo la morte nel martirio.
Treno normale :
fiducia infinita in Dio, aver compiuto opere buone
(preghiera, digiuno,
elemosina, vera e sincera conversione.)
Treno speciale
(viaggia raramente e
solo in casi molto parti orali):
conversione nell'ultimo istante della
vita.
Avviso: non diamo biglietti per il viaggio di ritorno.
I bambini, che non hanno la piena conoscenza della realtà,
viaggiano gratis
nelle braccia della santa Madre chiesa .
Preghiamo o viaggiatori , di portare
con sé nient'altro
che le loro buone azioni ,
perché con altri bagagli al
seguito
potrebbero arrivare in ritardo
oppure fermarsi troppo alla penultima
stazione .
I documenti di viaggio per il cielo
devono recare il timbro della
grazia che santifica e redime.
Auguriamo a tutti un buon viaggio
Auguriamo a tutti un buon viaggio
Gesù sorgente di vita
Padre petar. Ljubicic
Padre petar. Ljubicic
Padre petar - il ricco e il cielo
Un sacerdote stava
predicando durante la festività dell'ascensione e parlava estasiato , del cielo.
Finita la messa, un uomo molto distinto venne verso di lui, dicendogli: "padre ,
lei ha parlato molto bene del cielo, senza però dirci dove esso sia ". Quel
sacerdote gli rispose: "Ora le mostro dove esso sia". In quella casa , là in
alto , vive una povera vedova con i suoi due figli. Sono tutti ammalati e
affamati, poiché sono in gravi difficoltà finanziarie ! Vada a visitarli,
portando da mangiare e bere, della legna da ardere e del vestiario per
l'inverno. Poi prenda in mano la Sacra Scrittura e legga il capitolo 25 del
Vangelo secondo Matteo , nel quale Gesù parla del giudizio finale . Sono sicuro
che lei capirà subito dove è il cielo! Se non ci riesce , torni pure da me e gli
e lo spiegherò molto più chiaramente!".
Quel ricco obbedì al sacerdote. Lo stesso giorno , visitò la vedova ed i figli e fece loro una notevole carità. Ritornò poi dal sacerdote , dicendogli . Padre , non solo ho scoperto dove sia il cielo , ma ci sono anche stato! Non mi riesce , con le mie povere parole , d'esprimere ciò che ora sento nell'animo. Questo solo riesco a dirle : non sono mai stato così felice , in tutta la mia vita.
Quel ricco obbedì al sacerdote. Lo stesso giorno , visitò la vedova ed i figli e fece loro una notevole carità. Ritornò poi dal sacerdote , dicendogli . Padre , non solo ho scoperto dove sia il cielo , ma ci sono anche stato! Non mi riesce , con le mie povere parole , d'esprimere ciò che ora sento nell'animo. Questo solo riesco a dirle : non sono mai stato così felice , in tutta la mia vita.
Gesù sorgente di vita
Padre petar. Ljubicic
lunedì 22 settembre 2014
lenzuola
Una giovane coppia di sposi novelli andò ad abitare in una zona molto tranquilla della città....Una mattina, mentre bevevano il caffè, la moglie si accorse, guardando attraverso la finestra, che una vicina stendeva il bucato sullo stendi biancheria...Guarda che sporche le lenzuola di quella vicina! Forse ha bisogno di un altro tipo di detersivo...Magari un giorno le farò vedere come si lavano le lenzuola! Il marito guardò e rimase zitto...La stessa scena e lo stesso commento si ripeterono varie volte, mentre la vicina stendeva il suo bucato al sole e al vento...Dopo un mese, la donna si meravigliò nel vedere che la vicina stendeva le sue lenzuola pulitissime,e disse al marito: Guarda, la nostra vicina ha imparato a fare il bucato! Chi le avrà fatto vedere come si fa? Il marito le rispose: Nessuno le ha fatto vedere; semplicemente questa mattina, io mi sono alzato più presto e, mentre tu ti truccavi, ho pulito i vetri della nostra finestra ! Così è nella vita! Tutto dipende dalla pulizia della finestra attraverso cui osserviamo i fatti.
Prima di criticare,probabilmente sarà necessario osservare se abbiamo pulito a fondo il nostro cuore per poter vedere meglio.Allora vedremo più nitidamente la pulizia del cuore del vicino....
Prima di criticare,probabilmente sarà necessario osservare se abbiamo pulito a fondo il nostro cuore per poter vedere meglio.Allora vedremo più nitidamente la pulizia del cuore del vicino....
https://www.facebook.com/valter.cattaneo.7?fref=photo
Terra di Maria - Miracoli
Miracoli? Noi ci crediamo!!
i sottotitoli ho notato ...non sono visibili
se li volete vedere ...reindirizzatevi qui
https://www.facebook.com/stefano.salvanelli
MEDJGORIE - PREGHIERE DI LIBERAZIONE
Liberata dalla possessione del demonio a Medjugorje.
Racconto tratto dal libro "Nuovi racconti di un esorcista" di Don Gabriele Amorth.
Una madre di famiglia, di un paesetto siciliano, soffre da vari anni perché affetta da possessione diabolica. Si chiama Assunta. Anche alcuni dei suoi familiari pare che abbiano disturbi fisici causati da vendette di Satana. Dopo alcuni anni di peregrinazioni presso vari medici, che trovano Assunta sanissima, la sofferente bussa alla porta del proprio vescovo. Questi, esaminato il caso, l'affida a un esorcista, che viene aiutato da un gruppo di preghiera che, per ottenere il buon esito, prega e digiuna. Anch'io, assistendo agli esorcismi, mi rendo conto che si tratta di un caso molto grave, per cui propongo al marito di portare la moglie a Medjugorje. Dopo qualche esitazione (in quella famiglia nessuno conosceva i fatti di Medjugorje) la decisione è presa e si parte.
Arriviamo la domenica 26 luglio 1987. Assuna si sente già male appena pone i piedi per terra, scendendo dalla macchina. P. Ivan, il superiore dei francescani, non ci dà nessuna speranza di aiuto: specie nel periodo estivo il loro lavoro è massacrante. Propongo di portare Assunta in chiesa; penso che il demonio non ha nessuna intenzione di manifestarsi. Il giorno dopo saliamo sul Podbrdo, la collina delle apparizioni, recitando il rosario. Anche qui non accade niente di particolare. Scendendo, ci fermiamo davanti alla casa di Vicka, dove già c'è molta gente. Ho anche il tempo di dire a Vicka che c'è con noi una donna indemoniata, di nome Assunta. Ed è Assunta che corre subito verso Vicka e l'abbraccia, scoppiando in lacrime. Vicka l'accarezza sul capo. A questo gesto il demonio si manifesta: non può tollerare la mano della veggente. Assunta si butta a terra, urlando in una lingua sconosciuta. Vicka la prende per mano con delicatezza e raccomanda ai presenti, sconcertate: << Non piangete, ma pregate>>.
Tutti pregano con forza, giovani e vecchi; s'intrecciano preci in varie lingue perché i pellegrini sono di diverse nazioni; è una scena biblica. Vicka asperge Assunta con acqua benedetta e poi le chiede se si sente meglio. La donna fa segno di sì con la mano. Pensiamo che si sia liberata e ci scambiamo sguardi di gioia. Il demonio caccia fuori un urlo spaventoso: aveva finito di andarsene perché smettessimo di pregare. Riprendiamo con più ordine, intonando il rosario. Un signore alza le mani e le tiene verso le spalle di Assunta, ma da lontano; il demonio non resiste a quel gesto, per cui Assunta urla e si dimena; occorre trattenerla perché vorrebbe scagliarsi contro quell'uomo. Interviene un giovanotto alto e biondo, occhi azzurri, che con grande forza lotta col diavolo. Capisco appena che gli impone di assoggettarsi a Gesù Cristo, ma è tutto un dialogo serrato, in inglese; Assunta non sa l'inglese, eppure discute animatamente.
Intono le litanie lauretane. All'invocazione "Regina degli angeli" il demonio caccia un urlo tremendo; occorrono otto persone per tenere Assunta. Noi ripetiamo l'invocazione più volte, in tono sempre più elevato, con la partecipazione di tutti i presenti. E' il momento più forte. Poi Vicka si avvicina a me: << Sono già tre ore che preghiamo. E' tempo di portarla in chiesa>>. Un italiano che sa l'inglese mi ripete una frase del diavolo: ha detto che sono presenti in venti demoni. Andiamo in chiesa e Assunta viene fatta entrare nella cappella delle apparizioni. Là p.Slavko e p.Felipe pregano su di lei, fino alle diciannove. Poi escono tutti e ritorniamo alle ventuno; nella cappella delle prime apparizioni i due sacerdoti pregano ancora fino alle ventitré. Sappiamo poi che Assunta ha parlato in varie lingue. Ci viene dato appuntamento per il pomeriggio seguente; è un caso molto duro.
Alla mattina seguente andiamo da p.Jozo che, dopo la messa, impone le mani sul capo di Assunta; i demoni non resistono a questo gesto e reagiscono con violenza. P.Jozo fa portare Assunta in chiesa: occorre trascinarla con grande forza. C'è molta gente; il padre ne approfitta per fare una catechesi sull'esistenza del demonio. Poi prega e asperge più volte Assunta con acqua benedetta; le reazioni sono violentissime. Dobbiamo ritornare a Medjugorje; p.Jozo fa in tempo a dirci che occorre spronare Assunta a collaborare: è troppo passiva, non si aiuta. Alle tredici p.Slavko e p.Felipe riprendono a pregare nella canonica. Dopo un'ora veniamo chiamati per collaborare con le nostre preghiere; ci viene detto che i demoni si sono molto indeboliti, ma occorre l'adesione piena di Assunta. Mentre preghiamo, si cerca di far pronunciare all'infelice il nome di Gesù; ci prova, ma sembra presa da sintomi di soffocamento. Le viene posto il crocifisso sul petto e le si suggerisce di rinnegare ogni tipo di magia e sortilegio (è un passaggio determinante in simili casi). Assunta annuisce; era quello che ci voleva. Continua la preghiera finché anche Assunta riesce a pronunciare il nome di Gesù, poi inizia l'Ave Maria. A questo punto scoppia in un pianto dirotto. E' libera! Usciamo per recarci in chiesa; ci viene detto che Vicka si è sentita male nell'istante stesso in cui Assunta veniva liberata; stava pregando per questo.
In chiesa Assunta era in prima fila. Ha seguito con fervore il rosario e la messa; non ha avuto nessuna difficoltà a comunicarsi. E' questo un test importante. A cinque anni di distanza posso confermare che la liberazione è stata radicale. Ora quella mamma è una testimonianza vivente nella misericordia di Dio ed è uno dei membri più attivi del gruppo. Non esita a dire che la sua liberazione è stata un trionfo del Cuore Immacolato di Maria.
Arriviamo la domenica 26 luglio 1987. Assuna si sente già male appena pone i piedi per terra, scendendo dalla macchina. P. Ivan, il superiore dei francescani, non ci dà nessuna speranza di aiuto: specie nel periodo estivo il loro lavoro è massacrante. Propongo di portare Assunta in chiesa; penso che il demonio non ha nessuna intenzione di manifestarsi. Il giorno dopo saliamo sul Podbrdo, la collina delle apparizioni, recitando il rosario. Anche qui non accade niente di particolare. Scendendo, ci fermiamo davanti alla casa di Vicka, dove già c'è molta gente. Ho anche il tempo di dire a Vicka che c'è con noi una donna indemoniata, di nome Assunta. Ed è Assunta che corre subito verso Vicka e l'abbraccia, scoppiando in lacrime. Vicka l'accarezza sul capo. A questo gesto il demonio si manifesta: non può tollerare la mano della veggente. Assunta si butta a terra, urlando in una lingua sconosciuta. Vicka la prende per mano con delicatezza e raccomanda ai presenti, sconcertate: << Non piangete, ma pregate>>.
Tutti pregano con forza, giovani e vecchi; s'intrecciano preci in varie lingue perché i pellegrini sono di diverse nazioni; è una scena biblica. Vicka asperge Assunta con acqua benedetta e poi le chiede se si sente meglio. La donna fa segno di sì con la mano. Pensiamo che si sia liberata e ci scambiamo sguardi di gioia. Il demonio caccia fuori un urlo spaventoso: aveva finito di andarsene perché smettessimo di pregare. Riprendiamo con più ordine, intonando il rosario. Un signore alza le mani e le tiene verso le spalle di Assunta, ma da lontano; il demonio non resiste a quel gesto, per cui Assunta urla e si dimena; occorre trattenerla perché vorrebbe scagliarsi contro quell'uomo. Interviene un giovanotto alto e biondo, occhi azzurri, che con grande forza lotta col diavolo. Capisco appena che gli impone di assoggettarsi a Gesù Cristo, ma è tutto un dialogo serrato, in inglese; Assunta non sa l'inglese, eppure discute animatamente.
Intono le litanie lauretane. All'invocazione "Regina degli angeli" il demonio caccia un urlo tremendo; occorrono otto persone per tenere Assunta. Noi ripetiamo l'invocazione più volte, in tono sempre più elevato, con la partecipazione di tutti i presenti. E' il momento più forte. Poi Vicka si avvicina a me: << Sono già tre ore che preghiamo. E' tempo di portarla in chiesa>>. Un italiano che sa l'inglese mi ripete una frase del diavolo: ha detto che sono presenti in venti demoni. Andiamo in chiesa e Assunta viene fatta entrare nella cappella delle apparizioni. Là p.Slavko e p.Felipe pregano su di lei, fino alle diciannove. Poi escono tutti e ritorniamo alle ventuno; nella cappella delle prime apparizioni i due sacerdoti pregano ancora fino alle ventitré. Sappiamo poi che Assunta ha parlato in varie lingue. Ci viene dato appuntamento per il pomeriggio seguente; è un caso molto duro.
Alla mattina seguente andiamo da p.Jozo che, dopo la messa, impone le mani sul capo di Assunta; i demoni non resistono a questo gesto e reagiscono con violenza. P.Jozo fa portare Assunta in chiesa: occorre trascinarla con grande forza. C'è molta gente; il padre ne approfitta per fare una catechesi sull'esistenza del demonio. Poi prega e asperge più volte Assunta con acqua benedetta; le reazioni sono violentissime. Dobbiamo ritornare a Medjugorje; p.Jozo fa in tempo a dirci che occorre spronare Assunta a collaborare: è troppo passiva, non si aiuta. Alle tredici p.Slavko e p.Felipe riprendono a pregare nella canonica. Dopo un'ora veniamo chiamati per collaborare con le nostre preghiere; ci viene detto che i demoni si sono molto indeboliti, ma occorre l'adesione piena di Assunta. Mentre preghiamo, si cerca di far pronunciare all'infelice il nome di Gesù; ci prova, ma sembra presa da sintomi di soffocamento. Le viene posto il crocifisso sul petto e le si suggerisce di rinnegare ogni tipo di magia e sortilegio (è un passaggio determinante in simili casi). Assunta annuisce; era quello che ci voleva. Continua la preghiera finché anche Assunta riesce a pronunciare il nome di Gesù, poi inizia l'Ave Maria. A questo punto scoppia in un pianto dirotto. E' libera! Usciamo per recarci in chiesa; ci viene detto che Vicka si è sentita male nell'istante stesso in cui Assunta veniva liberata; stava pregando per questo.
In chiesa Assunta era in prima fila. Ha seguito con fervore il rosario e la messa; non ha avuto nessuna difficoltà a comunicarsi. E' questo un test importante. A cinque anni di distanza posso confermare che la liberazione è stata radicale. Ora quella mamma è una testimonianza vivente nella misericordia di Dio ed è uno dei membri più attivi del gruppo. Non esita a dire che la sua liberazione è stata un trionfo del Cuore Immacolato di Maria.
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domenica 21 settembre 2014
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