"È talmente bella la motivazione ...che penso "...ma dai in tutti questi anni perché non ci ho pensato io... " Sono geniali le cose semplici... Ovvero nessun giudice ha più forza di una legge federale...quindi in Alabama ...al momento nessun matrimonio... Se non quello che si è sempre fatto...anche prima che nascesse cristo."
Perché la Corte suprema dell’Alabama non ha approvato le nozze gay
Marzo 7, 2015 Benedetta Frigerio
Ecco quali sono motivazioni con cui la Corte ha ordinato di bloccare le cerimonie di matrimoni tra persone dello stesso sesso
- «Lungo il corso della sua storia l’Alabama ha sempre scelto la definizione tradizionale di matrimonio». E «il fatto non cambia semplicemente perché la nuova definizione di matrimonio ha acquisito popolarità in certi ambienti del Paese, anche se uno di questi ambienti è la magistratura federale». Con queste motivazioni la Corte suprema dell’Alabama ha ordinato con una «sentenza storica» di bloccare le cerimonie di matrimoni tra persone dello stesso sesso.
- I giudici hanno anche criticato la Corte suprema federale, che nel giugno del 2013 aveva dichiarato incostituzionale perché discriminatorio il Doma (Defense of Marriage Act), la legge federale che conteneva la definizione di matrimonio come unione fra uomo e donna.
- LOTTE TRA GIUDICI. Tutto è cominciato lo scorso 23 gennaio quando un giudice distrettuale, Callie Granade, ha annullato un emendamento costituzionale e una legge dell’Alabama, secondo la quale il matrimonio è solo tra uomo e donna. Sollecitata a intervenire dalla Corte Suprema dell’Alabama, la Corte suprema federale non ha fatto una piega, lasciando correre. Già lo scorso ottobre, i giudici federali avevano respinto i ricorsi contro le nozze omosessuali presentati da Virginia, Oklahoma, Utah, Wisconsin e Indiana. E questo lascia presagire come potrebbe finire la discussione prevista per aprile, quando la Corte suprema federale dovrà decidere se legalizzare o meno i matrimoni gay in tutti gli Stati Uniti.
- LA RISPOSTA. Ma a differenza delle altre toghe, il giudice Roy Moore, capo della Corte suprema dell’Alabama, non si è dato per vinto. Così, martedì scorso ha promosso un provvedimento, passato con sette voti contro uno, che proibisce ai magistrati dell’Alabama di riconoscere matrimoni fra persone dello stesso sesso, ribadendo che le leggi statali sono più vincolanti del pronunciamento di un giudice distrettuale.
- «SENTENZA STORICA». «Non c’è niente nella Costituzione degli Stati Uniti che alteri o scavalchi il dovere di un giudice di amministrare la legge dello Stato» nel quale esercita, si legge nelle motivazioni. «La sentenza della Corte Suprema dell’Alabama è storica ed è uno dei pareri più ricercati e ben ragionati sul matrimonio mai emessa da un tribunale americano», ha dichiarato Mat Staver, fondatore e presidente dell’organizzazione no profit di avvocati Liberty Counsel. «Questa decisione della Corte Suprema dell’Alabama è molto ben motivata, il che è abbastanza raro per i tribunali di oggi. La decisione non solo afferma cosa sia il matrimonio naturale, ma ripristina anche lo stato di diritto. La legittimità della magistratura viene minata se un giudice legifera o usurpa il potere riservato ai singoli Stati in materia di matrimonio naturale».
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