martedì 28 aprile 2015

Piansi tutta la notte come un bambino. Capii che i messaggi erano veri e vi credetti. Questo fu l’inizio della mia conversione a Dio. Da quel momento accolsi i messaggi e cominciai a viverli, non solo a leggerli, e li vivevo esattamente e letteralmente come desidera la Madonna,

foto di Stefano Salvanelli.
“Cari figlioli, vi invito per l’ultima volta alla conversione”
Testimonianza di Patrick Latta
Mi chiamo Patrick Latta, sono canadese ma mia madre era calabrese. Ero un commerciante di automobili. Avevo molti dipendenti e per tutta la vita ho venduto auto. Nel lavoro ho avuto molto successo e sono diventato molto ricco. Nella mia vita non conoscevo Dio. Prima di conoscere Medjugorje non ero entrato in una chiesa da molti anni. La mia vita era una rovina, con matrimoni e divorzi. I miei quattro figli non erano mai stati in chiesa. Uno dei miei figli era drogato, il secondo, giocatore di rugby, era alcolizzato. Mia figlia si era sposata e aveva divorziato già due volte prima di compiere 24 anni. Del quarto figlio, un maschio, non sapevo neanche dove abitasse. Questa era la mia vita prima di conoscere i messaggi di Medjugorje.
Il cambiamento della mia vita iniziò il giorno in cui lessi i messaggi di Medjugorje, inviatici dal fratello di mia moglie Nancy. Il primo messaggio della Madonna che lessi a quel tempo diceva: “Cari figlioli, vi invito per l’ultima volta alla conversione”. Queste parole mi colpirono profondamente ed ebbero su di me l’effetto di uno shock.
Il secondo messaggio che lessi era il seguente: “Cari figlioli, sono venuta per dirvi che Dio esiste”. Mi inquietai con mia moglie Nancy perché non mi aveva detto prima che questi messaggi erano veri e che lì, in qualche luogo lontano dall’America, appariva la Madonna.
Continuai a leggere i messaggi nel libro. Dopo aver letto tutti i messaggi, vidi la mia vita come in un film. Vidi tutti i miei peccati. Cominciai a riflettere a lungo sul primo e sul secondo messaggio che avevo letto. Quella sera sentii che quei due messaggi erano rivolti proprio a me. Piansi tutta la notte come un bambino. Capii che i messaggi erano veri e vi credetti.
Questo fu l’inizio della mia conversione a Dio. Da quel momento accolsi i messaggi e cominciai a viverli, non solo a leggerli, e li vivevo esattamente e letteralmente come desidera la Madonna, anche se non era facile. Quando mia moglie ed io cominciammo ad andare regolarmente a Messa, a confessarci, a fare la comunione e a recitare ogni giorno insieme il Rosario, davvero tutto cominciò a cambiare. In un messaggio la Madonna dice che la preghiera del Rosario opera miracoli nelle nostre famiglie. Questo io l’ho sperimentato: per mezzo della preghiera del Rosario e di una vita conforme ai messaggi, tutto cambia nella nostra vita e in quella della nostra famiglia.
Il nostro figlio più giovane, che era drogato, si liberò dalla droga. Il secondo figlio, che era alcolizzato, abbandonò completamente l’alcool. Smise di giocare e rugby e diventò vigile del fuoco. Anche lui iniziò una vita completamente nuova. Nostra figlia, dopo due divorzi, sposò un uomo meraviglioso che scrive canzoni per Gesù. Mi dispiace che non si sia sposata in chiesa, ma non è colpa sua, bensì mia.
Ma il cambiamento più grande è avvenuto in me e in mia moglie. Innanzitutto ci siamo sposati in chiesa e il nostro matrimonio è diventato meraviglioso. Perché quando la coppia prega insieme, cambia tutto: nel sacramento del matrimonio la Madonna ci ha mostrato un amore che non sapevo neanche esistesse.
Intanto il nostro cammino di conversione andava sempre più avanti. Vivendo secondo i messaggi, ne vedevo i frutti nella mia vita e nella vita della mia famiglia. Non potevo negarlo. Questa consapevolezza era sempre presente in me ogni giorno e mi stimolava sempre più a venire qui a Medjugorje per incontrare la Madonna, che mi chiamava continuamente.
Perciò un giorno decisi di abbandonare tutto e ritirami a Medjugorje. Vendetti tutto quello che avevo in Canada e arrivai a Medjugorje nel 1993, proprio nel periodo della guerra.
Non ero mai stato prima a Medjugorje, né conoscevo questo luogo. Non sapevo neanche che lavoro avrei fatto, ma mi affidai semplicemente alla Madonna e a Dio affinché mi guidassero.
Mia moglie Nancy mi diceva spesso: “Perché vuoi andare a Medjugorje, che non sai neanche dove si trovi?” Ma io ostinato rispondevo: “Se la Madonna è lì, io voglio vivere vicino a Lei”. Ormai ero innamorato della Madonna e non c’era nulla che non avrei fatto per Lei.
Per fare un dono concreto alla Madonna, abbiamo costruito a Medjugorje un grande complesso il cui nucleo centrale è nella forma di un tipico castello croato circondato da giardini e varie altre abitazioni. Il tutto è costruito in pietra. Ospitiamo gratuitamente sacerdoti, suore, seminaristi e giovani che stanno esaminando la loro chiamata al sacerdozio e che hanno bisogno di tempo e pace per riflettere e che per questo hanno scelto di fare un ritiro a Medjugorje.
Ma, ripeto, tutto questo è stato costruito solo per la Madonna, non per me e mia moglie: noi viviamo in un piccolo ambiente di 20 metri quadrati. E questo ci basta, tutto il resto non ci occorre.
Ciò che è stato costruito proviene dal denaro che avevo guadagnato negli affari e da ciò che ho venduto in Canada. Volevo veramente che fosse il mio dono qui sulla terra alla Madonna. Alla Madonna che ha guidato sulla retta via quel peccatore che altrimenti sarebbe finito all’inferno. Alla Madonna che ha salvato la mia vita e quella della mia famiglia. Alla Madonna che ci ha salvati dalla droga, dall’alcool e dai divorzi.
Tutto questo, grazie a Dio, non esiste più nella mia famiglia proprio perché la Madonna ha detto che per mezzo del Rosario avvengono i miracoli. Abbiamo iniziato a pregare e abbiamo visto con i nostri occhi i frutti della preghiera del Rosario.
Per tutto l’anno centinaia di giovani ci visitano e si fermano da noi. Perciò siamo grati alla Madonna e a Dio, perché li possiamo servire per mezzo di tutte le persone che ci inviano. La nostra speranza è che, anche dopo la nostra morte, la costruzione apparterrà sempre alla Chiesa e, a prescindere dalla comunità che ci sarà, servirà al rinnovamento dei sacerdoti, delle suore e dei giovani che desiderano donare tutto a Dio.
Il mio scopo nella vita è testimoniare i messaggi della Madonna e tutto ciò che ella ha fatto nella nostra vita, affinché si possa comprendere quanto è grande il suo amore per noi.
Lei, come madre di misericordia, viene a Medjugorje in modo particolare per quelli che sono senza speranza, senza fede e senza amore, come ero io. Lei ha salvato la mia vita e quella della mia famiglia.
Perciò vorrei ripeterle mille volte solo: “Grazie! Grazie, Madre!

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