venerdì 17 aprile 2015

...poteva cambiare vita...poteva contare su di noi!!!
























E' corsa a prendere tutta la sua roba, l'ha cacciata in un sacco nero, poi è montata sulla macchina. Noi non sapevamo cosa fare. Due volontarie hanno detto: questa notte dorme da noi!”. E’ successo tutto in pochi istanti.
B. ha solo 19 anni, si prostituiva da poche settimane sulle strade di Torino, quando non ce l’ha più fatta. L’avevamo incontrata un paio di volte e le avevamo detto che poteva cambiare vita. Che poteva contare su di noi. Quella sera, chiudendosi la porta del pulmino alle spalle, ci guardò e disse solo: "avevo pregato Dio che venisse questa sera qualcuno a liberarmi".
Ragazze che scappano dalla povertà estrema, attirate con l’inganno e poi ricattate, oppure vendute ai trafficanti da familiari senza scrupoli. Ne incontriamo centinaia ogni sera, per le strade di tutta Italia e spesso sono giovanissime. Nessuna donna nasce prostituta e nessuna è veramente libera di scegliere. Nel loro cuore, nella mente e sul corpo restano cicatrici profonde e indelebili.
La proposta bipartisan di legalizzare la prostituzione, in esame alla Camera, non è la risposta che ci aspettiamo da uno Stato che vuole proteggere i diritti umani delle persone più vulnerabili, come sono le donne e le ragazzine vittime del traffico di persone a scopo di sfruttamento sessuale.
Stasera Giovanni Ramonda, responsabile APG23, sarà ospite di Porta a Porta (in onda su RAI 1 alle ore 23.30) per continuare ad affermare NO alla schiavitù e dimostrare che "per sconfiggere questo sfruttamento servono misure di contrasto più efficaci, come il modello adottato nei Paesi del Nord Europa".

Finché ci saranno ragazze sfruttate, schiavizzate, scenderemo nelle strade per incontrarle, offrire loro un’alternativa. Ci sono ancora tante, troppe ragazze che aspettano di essere liberate.

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