giovedì 18 giugno 2015

basta che stiano zitti!!!



Mai come negli ultimi anni i nemici della famiglia sono stati così aggressivi. Dal ddl Fedeli, che favorirà l’avanzata dell’ideologia gender a scuola, al ddl Cirinnà che per la fine dell’estate, promette il premier Matteo Renzi, renderà possibile anche nel nostro paese il “matrimonio” e l’adozione per le persone dello stesso sesso, fino al ddl Scalfarotto che metterà a tacere qualunque voce contraria, bollandola come omofoba.
È il momento di reagire, è il momento di scendere in piazza. Ecco perché anche SOS Ragazzi sarà a Roma sabato prossimo, 20 giugno, per partecipare alla manifestazione “Difendiamo i nostri figli”, convocata per le 15,30 in piazza San Giovanni. Sostieni i progetti di SOS Ragazzi!
Le chiediamo anche, se le fosse possibile e secondo le sue disponibilità, di considerare un aiuto economico a SOS Ragazzi, in modo da aiutarci a sostenere materialmente la “Buona battaglia” a favore della famiglia naturale e cristiana.
SOS Ragazzi scende in piazza con obiettivi precisi:
- NO al ddl Cirinnà, NO al ddl Scalfarotto, NO al ddl Fedeli. Un secco NO a qualsiasi iniziativa di legge che pretenda distruggere la famiglia naturale e cristiana. È lodevole l’intento di portare in piazza persone per difendere la famiglia. Bisogna, però, fermare quelle leggi che nel giro di qualche settimana potranno decretarne la distruzione. Per difendere le sue pecore il pastore deve pure affrontare il lupo.
- NO a qualsiasi riconoscimento legale di diritti per le situazioni antinaturali, come per le coppie conviventi, specie quelle omosessuali. Siamo contrari a ogni cedimento in questo campo.
- Ben vengano tutte le persone di buona volontà. Non bisogna, però, perdere di vista che la miglior difesa della famiglia è ancorarla negli insegnamenti di Nostro Signore Gesù Cristo, fedelmente trasmessi dal Magistero della Chiesa. Istituzione naturale, la famiglia è stata elevata a Sacramento da Gesù Cristo, dotandola quindi delle grazie soprannaturali necessarie alla consecuzione dei suoi fini.
Il denominatore comune è lanciare un forte messaggio al Paese e ai nostri politici: giù le mani dalla famiglia, giù le mani dai bambini che non possono essere trattati come oggetti da produrre e comprare, o considerati uno strumento per soddisfare un presunto “diritto al figlio”.
I nostri politici si sa, non badano alla bontà delle idee, ma pesano tutto in base al numero dei possibili voti: ecco perché sarà importantissimo che in piazza sabato ci siano più persone possibile, per far sentire forte la voce del popolo della famiglia.
Cordiali saluti!
Andrea Lavelli
Responsabile Campagna SOS Ragazzi

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