domenica 14 giugno 2015

“Solo l’amore salva”

“Solo l’amore salva”


ssuora

Intervista con Madre Cànopi, Antonino d’Oro 2015: da Pecorara all’isola di San Giulio
“Da bambina dicevo sempre a mia madre: «quando sarò grande, comprerò - perché allora si diceva così - venti figli». Il giorno che le ho comunicato che sarei entrata in monastero, mi ha chiesto: «e con i tuoi venti figli, come la mettiamo?». «Il Signore - ho replicato - me li darà in altro modo». Poi ho fatto un sogno: ero su un parapetto, sotto c’era una distesa di testoline di bambini e sentivo che erano affidati a me. Guardandomi indietro, dopo 52 anni in monastero, capisco che è stato proprio così. Facendomi monaca non ho rinunciato alla maternità. Ovunque sia, ovunque viva, la donna è chiamata a portare l’amore e, dunque, la maternità. Una donna non è donna se non è anche madre”.
L’Antonino d’Oro 2015 Madre Anna Maria Cànopi, al secolo Rina Adele, nata a Pecorara il 24 aprile 1931, è abbadessa e fondatrice del monastero benedettino “Mater Ecclesiae” dell’isola di San Giulio, sul lago d’Orta. Minuta, i gesti misurati, la voce pacata, che non ha bisogno di alzare i toni per farsi ascoltare,  è con commozione e stupore che accoglie la notizia del premio che arriva dalla sua diocesi di origine, anche se ha lasciato Pecorara - e precisamente Costalta - intorno agli otto anni, per seguire i genitori chiamati a lavorare nelle risaie del Pavese, e non vi è più tornata. “Ho sempre nella mente quei luoghi, le mie colline - ho un amore per le colline! - e anche la città mi è cara, tanto è vero che ho inviato delle monache anche lì, perché continuasse la presenza benedettina in San Raimondo (Madre Maria Emmanuel, da tre anni alla guida della comunità sul Corso, arriva da San Giulio, ndr). Dica ai piacentini, a tutti, di città e della provincia, che voglio loro bene. Non ho altro che l’amore da dare, solo l’amore salva”.
Barbara Sartori
Leggi l’intervista a pagina 11 dell’edizione di venerdì 12 giugno 2015.

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