STOP CIRINNA'! IL POPOLO PRO-LIFE SI MOBILITA: FIRMA ANCHE TU!
parte
la petizione per chiedere a tutti i deputati e senatori
di non approvare il ddl Cirinnà, che istituirebbe il matrimonio gay in
Italia. Alla petizione hanno aderito le seguenti associazioni pro-life:
ProVita, Movimento per la Vita, Manif pour tous, AGe, AGeSC, Voglio la Mamma e i
Giuristi per la Vita.
Il tessuto sociale della famiglia
italiana, già molto
fragile e penalizzato economicamente e fiscalmente, rischia ora
di subire ulteriori,
profonde lacerazioni a causa del progetto di legge Cirinnà sulle unioni civili
tra persone dello stesso sesso, attualmente
all’esame del Senato.
Con questo
progetto si prevede l’equiparazione di fatto dell’unione
omosessuale alla famiglia naturale fondata sul matrimonio, riconosciuta
come tale dalla Costituzione (art. 29). L’unione omosessuale, infatti, verrebbe
sancita di fronte all’ufficiale di stato civile alla presenza di testimoni e
l’atto che ne fa fede contenuto in apposito registro. I due partner godrebbero
degli stessi diritti delle coppie sposate, ad eccezione dell’adozione (ma con
garanzia della step child adoption, la possibilità cioè di adottare eventuali
figli avuti da uno dei due partner dell’unione).
L’Europa, che non ci impone di
legittimare i matrimoni gay, non potrebbe però avallare questo simil-matrimonio
di serie B, rendendo inevitabile la sua equiparazione al matrimonio per via
giudiziaria, sulla base di un principio di non discriminazione, anche per quanto riguarda le
adozioni.
Per lo stesso
principio sarebbe poi inevitabile permettere alla coppia gay anche l’accesso
alle tecniche di procreazione medicalmente assistita che, a causa degli ovvi
impedimenti di natura, non potrebbe essere che di tipo eterologo, con ricorso,
nel caso dei partner di sesso maschile, anche alla pratica abominevole dell’utero in
affitto.
Tutto questo
mentre a distanza di 7 mesi dalla sua approvazione in legge di stabilità non si
riesce ancora ad assicurare il bonus di 1000 euro previsto per le famiglie con
almeno 4 figli che dispongono di un reddito inferiore agli 8.500 euro. Mentre
cioè si apre a discutibili diritti, non si riesce a garantire non già giustizia
fiscale per tutte le famiglie, ma neanche un assegno di povertà per le famiglie
più indigenti.
Il progetto di legge Cirinnà rischia
pertanto di dare una definitiva spallata culturale e valoriale alla famiglia
naturale, tutelata dalla Costituzione in quanto luogo dove nascono,
crescono e sono educati i
figli, il futuro del nostro popolo.
Perciò firma
questa petizione per chiedere a tutti i deputati e senatori di
rifiutare l'approvazione del ddl Cirinnà : per la famiglia naturale;
per il matrimonio; per i bambini che hanno diritto a una mamma e a un
papà!
Sicuro che capirai
l'importanza di questa iniziativa, ti ringrazio in anticipo per
il tuo sostegno,
Antonio Brandi
Editore "Notizie ProVita"
PS1. Puoi
facilmente firmare
la petizione qui e poi diffondila ai tuoi
contatti!
PS2. Puoi
leggere il testo integrale della petizione cliccando
qui!
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