domenica 15 maggio 2016

IL LEONE E LA SPINA


Un giorno, mentre abbà Gerasimo passeggiava lungo il Giordano, gli si fece incontro un leone zoppicante perché era stato punto da una spina che aveva infettato la zampa. Nel vederlo, l'eremita si mise a sedere, gli curò la zampa e congedò il leone. Questo, però, non lo lasciò più e quando Gerasimo morì, si prostrò sulla sua tomba ruggendo e all'improvviso morì.
GIOVANNI MOSCO
La riflessione di oggi
La lezione di questo monaco - va al di là del suo aspetto favolistico.
Noi, non siamo più capaci di vivere in armonia non solo col creato, ma soprattutto con chi riteniamo nemici. La spina che infetta il nostro avversario ci fa sottilmente godere perché così ci liberiamo di lui. Ci sembra utopistico quel monito di Cristo a fare del bene anche a chi ci vuoi male. E così perdiamo l'occasione di ritrovare la serenità e persino la possibilità di scoprire un amico inatteso. Sta anche a noi trasformare i leoni, ossia gli esseri brutali, in quella specie di gattone che Gerasimo tenne con sé per tutta la vita.

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