Dio è uno smemorato
Egli non ricorda il tuo passato, perché ogni tuo ritorno lo riempie di gioiosa commozione
Giorni fa ho incontrato l’amico che tutti chiamano il “mangiapreti” perché nessun prete si salva dalle sue critiche.
Appena mi vede, scarica la solita raffica contro i preti, i frati e le monache. Prima di finire la sua litania contro i confessori, rettifica subito: “Se devo dire la verità: vado volentieri a confessarmi da don Quirino”.
“Tu vai a confessarti?”. “Si, ho ripreso da poco – mi rassicura – Ho trovato un prete che fa per me. Lo indicherò a tutti i miei amici, soprattutto a quelli che hanno qualche problema in più e temono di essere giudicati dal confessore che li conosce.
A dire il vero, don Quirino mi conosce da tanto tempo. Ma ti ripeto: è un confessore straordinario: ogni volta che ci vado mi fa una festa che mi sorprende; mi riceve come il suo miglior amico; mi sembra che più grosse gliene racconto, meglio mi tratta. Posso dirti a chi assomiglia? Il suo comportamento è come quello di Dio: quel Papà che, nell’abbraccio, non ti lascia finire tutto quello che vorresti piangergli addosso.
Ecco, don Quirino è uno smemorato come Dio. Ti vede, ti rivede; ma non ricorda nessuna delle colpe che gli hai confessato. Mi stima sempre e dal suo sguardo non vedo mai trapelare un cenno di rimprovero. Anzi, ciò che maggiormente mi sorprende e mi conforta, è che ad ogni peccato che confesso, mi sorride quasi a congratularsi come se gli raccontassi meraviglie.”
Grazie, amico -”mangiapreti”. Mi fai rivivere il vangelo che parla del gioioso abbraccio del Padre misericordioso: “Gli corse incontro e lo baciò.”; mi richiami le parole sorprendenti di Dio che – scandalizzando i “giusti” – invita a far festa: “Facciamo festa: perché questo mio figlio era perduto e si è lasciato ritrovare, era morto ed è tornato a vivere. E fecero festa”.
È stato giustamente detto che “ Dio non solo ti perdona, non solo dimentica i tuoi peccati, ma dimentica anche di averti perdonato. Ne prendo atto. È proprio vero. Dio non ricorda il tuo passato, perché ogni tuo ritorno lo riempie di gioiosa commozione. Anch’io posso dimenticare il mio passato quando sperimento la gioiosa sorpresa del perdono.
Ciao da p. Andrea
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