La donna è per la vita, è profondamente contro la morte. Quindi contro la guerra, contro l’aborto, contro la vendita di bambini uccisi. La donna non esulta e non ride in televisione per la morte di un nemico (come lei ha fatto per esempio per Gheddafi), non gestisce la politica estera come se stesse giocando a scacchi ( “la cosa migliore che può capitarci sarebbe di essere aggrediti da qualcuno… Di fatto provocheremo un attacco perché allora saremo al potere più di quanto chiunque possa immaginare”) dimenticando che ci andranno di mezzo vite umane, anche delle donne di cui si dice paladina, di certo dei loro figli. Una donna che abbia viscere di misericordia non dice che per far sì che tutto il mondo acceda alla pianificazione familiare (sinistra maschera per parlare di aborto) “codici culturali profondamente radicati, credenze religiose, e condizionamenti strutturali dovranno essere cambiati”. Dove questo non avverrà naturalmente i cambiamenti andranno imposti con la forza (enforced) dice la sorridente biondina, la tenera nonna che si preoccupa solo dei suoi, dei nipoti, mentre lavora indefessa perché in Africa le operaie possano essere libere di stare in fabbrica dodici ore al giorno senza dover accudire bambini (che privilegio, eh?). E grazie a questo lavoro culturale ormai nelle università americane bisogna stare attenti a come si parla, c’è una limitazione della libertà intellettuale e di parola pazzesca, inimmaginabile venti anni fa (in America chi obietta contro il matrimonio gay rischia di perdere il lavoro, pure il Papa ha tentato di difendere il diritto all’obiezione di coscienza, ma da quelle parti la coscienza pare non sia libera, solo il commercio lo è). Una donna, soprattutto, non accetta copiosissimi finanziamenti da Planned Parenthood, il gigante degli aborti accusato di vendere pezzi di bambini uccisi nel ventre materno.
Ecco perché la mia sulla Clinton non è stata una scivolata, una battuta infelice, una caduta di stile. Era esattamente quello che volevo dire.
Io esulterò per una donna presidente quando non sarà una donna che si è dovuta trasformare in un uomo, ma quando mostrerà che è possibile gestire il potere partendo dai piccoli, dai poveri, dagli ultimi. E prima di tutto dal più povero tra i poveri, come lo definiva Madre Teresa, il bambino nel ventre di una madre.
costanza miriano
https://costanzamiriano.com/2016/06/09/hillary-e-le-donne/#more-16630
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