martedì 14 gennaio 2014

COSA SONO LE SOFFERENZE...E COME SI FA AD OFFRIRLE



volete essere come Gesu'
dite di si alle sofferenze!!!
 

ieri ho scritto a Padre Silvano
delle 1000 ave maria di Medjgorie
per un chiarimento in merito ad una pratica di preghiera
quello della "patente"

chi è stato da lui ...forse la conosce
 
...oltre tot preghiere
lui chiedeva per avere la "patente"
5 sofferenze
...è proprio l'ultimo adesivino
 
...abbiamo chiesto all'ultimo dell'anno 
direttamente a lui
e mi è stato proprio detto
sono 5 sofferenze
 
...non lo capivamo lo stesso
e allora ho mandato una mail
per chiarimenti
cosa sono le 5 sofferenze che bisogna fare??
 
ecco la sua risposta
che oltre al mio amico
è molto utile anche a me
...e spero a voi
 
..................................................................................................
Caro Stefano,

si tratta dell'offerta di 5 sofferenze (non di cercarsi 5 sofferenze),
ti allego il commento del 2 febbraio 2013
nel quale spiego come si offre una sofferenza,
che è quello che Gesù ha fatto sulla croce:
si è offerto per noi.
Se hai altri dubbi contattami di nuovo.

fr. Silvano
 
 

Messaggio a Mirjana 2 febbraio 2013
1° decina: il messaggio a Mirjana
“Cari figli, l'amore mi conduce a voi, 
l'amore che desidero insegnare anche a voi:
il vero amore. L'amore che mio Figlio vi ha mostrato quando è morto
sulla croce per amore verso di voi. 
L'amore che è sempre pronto a perdonare e 
a chiedere perdono. Quanto è grande il vostro amore? 
Il mio Cuore materno è triste mentre nei vostri cuori cerca l'amore. 
Non siete disposti a sottomettere per amore 
la vostra volontà alla volontà di Dio. 
Non potete aiutarmi a far sì che coloro c
he non hanno conosciuto l'amore di Dio lo conoscano, 
perché voi non avete il vero amore. 
Consacratemi i vostri cuori ed io vi guiderò. 
Vi insegnerò a perdonare, ad amare il nemico 
ed a vivere secondo mio Figlio. 
Non temete per voi stessi. 
Mio Figlio non dimentica nelle difficoltà coloro che amano. 
Sarò accanto a voi. Pregherò il Padre Celeste perché la luce 
 dell'eterna verità e dell'amore vi illumini. 
Pregate per i vostri pastori perché, attraverso il vostro digiuno 
e la vostra preghiera, possano guidarvi nell'amore. Vi ringrazio.”

2° decina:
L'amore che mio Figlio vi ha mostrato 
quando è morto sulla croce per amore verso di voi.
La tradizione cristiana ha sintetizzato questo aspetto 
dell’amore di Gesù in una parola, offerta: 
Gesù si è offerto per la nostra salvezza.
Colgo questa occasione per una piccola catechesi sull’offerta. 
Come si fa a trasformare il traffico del mattino 
in una benedizione per la giornata? 
Come si fa a trasformare un contrattempo 
al lavoro in un miglioramento per il lavoro stesso? 
Come si fa a trasformare una parola storta in famiglia 
in un cammino di maggiore comunione? 
Come si fa a trasformare un torto ricevuto in 
una esperienza umana e spirituale più ricca e abbondante? 
La parola giusta, è l’offerta. 
È una virtù che ne contiene tante altre, è amore.
Quante volte ci hanno insegnato che le sofferenze vanno offerte. 
Sapete come si fa? Avete capito come si fa a fare un offerta? 
Questa comprensione è fondamentale 
perché se non si fa correttamente l’offerta non funziona. 
Se i dentini della chiave non corrispondono alla serratura
 la porta non si apre, se l’offerta non è fatta correttamente 
il traffico rimane traffico, 
il mal di testa rimane un mal di testa, 
il contrattempo al lavoro rimane un contrattempo.

3° decina: 
Spieghiamo come si fa correttamente un offerta a Dio, 
con un esempio concreto
Facciamo finta di aver un bel mal di schiena 
(in un attimo di silenzio, ognuno nel suo cuore sostituisca 
questo ipotetico mal di schiena con la sofferenza fisica, 
spirituale, famigliare, o che sta affrontando al lavoro… 
 un momento di silenzio). 
Possiamo affrontare questo dolore alla maniera 
del ladrone crocifisso alla sinistra di Gesù e c
ominciare a maledire tutti i medici, 
 continuo con l’esempio mal di schiena, 
tutti i fisioterapisti, tutti coloro che fanno 
queste pomate che non funzionano… 
è l’atteggiamento del ladrone alla sinistra di Gesù, 
in questo modo uno diventa così pesante che nessuno può stargli vicino.
Maria questa mattina non è rimasta molto contenta, 
deve aver trovato dei cuori che assomigliavano a quello del ladrone: 
Il mio Cuore materno è triste mentre nei vostri cuori cerca l'amore… 
Non potete aiutarmi a far sì che coloro che non hanno conosciuto 
l'amore di Dio lo conoscano, perché voi non avete il vero amore.
 
4° decina:
Il vero amore. (è) L'amore che mio Figlio 
vi ha mostrato quando è morto sulla croce per amore verso di voi.
Oppure possiamo affrontare questo mal di schiena 
alla maniera di Gesù dicendo: “io mi offro!”, 
non: ti offro (tieni tu questo mal di schiena…), 
ma: “io mi offro!”. 
 Gesù si è offerto liberamente di portare il peso 
del male del mondo per liberare noi. 
Tu puoi dire: “Signore, questo mal di schiena, 
che ho provato a curare in tutti i modi e non se ne va, 
oggi io mi offro di portare il peso e il disagio che mi procura, 
per la salute di quel bambino, per la pace di quella famiglia…”. 
 In quel momento voi fate un gesto di amore più grande 
del vostro mal di schiena (vincete il male con il bene). 
Il mal di schiena rimane esattamente lo stesso, 
 per te e per il ladrone rimane esattamente della stessa intensità, 
ma l’atteggiamento con il quale lo affrontate 
è completamente diverso e completamente diverso sarà il risultato. 
Il ladrone con il suo atteggiamento amplifica 
questo mal di schiena che sembra insopportabile, 
per te che hai unito a questa sopportazione la pace 
della tua famiglia, che è un bene così grande che se 
anche a lavorare fai un anno di straordinari, 
la pace della tua famiglia non la ottieni. Invece, 
attraverso quel mal di schiena che ti sei offerto di portare, 
ti accorgi che le cose cominciano a cambiare; 
diventa per te un carico prezioso e se ne va via molto prima.
I bambini queste cose le comprendono subito, 
se c’è qualcuno che gliele insegna. 
 Ad esempio Teresina di Lisieux, quando era piccola, 
una volta doveva andare dal dentista, 
e non ci voleva andare. 
La mamma, le ha detto semplicemente: il dolore di oggi, 
che purtroppo, nessuno ti può evitare, portalo, offrilo, 
per la salute della nonna, vedrai che la tua offerta 
farà molto bene alla tua nonna. 
Teresina che voleva molto bene alla sua nonna 
è partita ed è andata dal dentista. 
E’ tornata a casa piangendo, perché non c’era il dentista. 
I bambini queste verità le comprendono subito 
e se si offre una motivazione che tocca il loro cuore, 
 sanno superare grandi prove.

5° decina 
“Cari figli… desidero insegnare anche a voi: 
il vero amore… Consacratemi i vostri cuori ed io vi guiderò.
C’è una giovane mamma dei nostri cenacoli che mi ha raccontato 
questa cosa simpaticissima. Lei dice: mia figlia, che ho consacrato 
a Maria sul Podbordo, ora ha due anni e ha iniziato 
a parlare correttamente, mi sente in casa mentre prego 
le Ave Maria e ha cominciato a dirle anche lei: posso contarle? 
In modo quasi inconsapevole questa bimba impara 
dalla sua mamma ad amare Maria, a rivolgersi a lei… Ecco Maria, 
è nostra madre, quando ci consacriamo a lei, 
senza che quasi ce ne accorgiamo, in maniera naturale 
lei ci porta sulla via della fede a Gesù e dell’amore vero. 
Con tutte queste Ave Maria, questa mamma ci sta già insegnando 
ad amare i nostri nemici. Ad esempio quando voi pregate 
per tutti gli abitanti della vostra città, 
pregate anche per i vostri nemici 
e lo fate con gioia e senza accorgervene. 
A partire dalla preghiera questa mamma 
ci conduce verso la pienezza della vita cristiana.
Oggi è la festa della presentazione al Tempio di Gesù, 
il giorno della sua consacrazione al Padre. 
Chi desidera consacri il proprio cuore a Maria, 
invito i responsabili e i segretari a consacrare, 
i loro cenacoli al Cuore Immacolato di Maria 
(potete farlo ora con una preghiera semplice e spontanea).
Il Signore Gesù con la sua benedizione consacri il cammino 
di tutti i nostri cenacoli al Cuore Immacolato di Maria
fr Silvano

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