lunedì 6 gennaio 2014

...FAMMI DIVENTARE COME GIOVANNI





In un centro di raccolta per barboni, un alcolizzato di nome Giovanni,
considerato un ubriacone irrecuperabile, fu colpito dalla generosità dei volontari
del centro e cambiò completamente. Divenne la persona piu servizievole che i
collaboratori e i frequentatori del centro avessero mai conosciuto.
Giorno e notte, Giovanni si dava da fare, era instancabile. Nessun lavoro era
troppo umile per lui. Sia che si trattasse di ripulire una stanza in cui qualche
alcolizzato si era sentito male, o di strofinare i gabinetti insudiciati, Giovanni
faceva quanto gli veniva chiesto col sorriso sulle labbra e con apparente
gratitudine, perché aveva la possibilità di essere d'aiuto. Si poteva contare su di
lui quando c'era da dare da mangiare a uomini sfiniti dalla debolezza, o quando
bisognava spogliare e mettere a letto persone incapaci di farcela da sole. Una
sera, il cappellano del centro parlava alla solita folla seduta in silenzio nella sala e
sottolineava la necessità di chiedere a Dio di cambiare.
Improvvisamente un uomo si alzò, percorse il corridoio fino all'altare, si buttò in
ginocchio e cominciò a gridare: "Oh Dio! Fammi diventare come Giovanni!
Fammi diventare come Giovanni!". Il cappellano si chinò verso di lui e gli disse:
"Figliolo, credo che sarebbe meglio chiedere: Fammi diventare come Gesù!".
L'uomo guardò il cappellano con aria interrogativa e gli chiese: 
"Perché, Gesù è come Giovanni?".


TRATTO DA NOVENA DI NATALE 
8° GIORNO 23 DICEMBRE
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