domenica 12 gennaio 2014

IL DIRITTO ALLA VITA




Secondo un articolo del quotidiano danese
Berlinske, poi, entro il 2030 la sindrome di Down
scomparirà dalla Danimarca grazie alla diagnosi
prenatale .
Un'ottima notizia , un sogno per alcuni.
Peccato che questo sogno si avvererà
previa l'uccisione di tutti i feti affetti da tale patologia.
Bambini, futuri uomini e donne,
per i quali la diagnosi no ha alcun scopo di cura,
come avrebbe voluto Jérome Lejeune, lo scienziato
che la scoprì.
Sembra che oggi si tenda piuttosto ad eliminare
ogni disabilità e anomalia fisica, come quest'ultimo temeva.
Il piano lanciato dal governo Danese nel 2004 e che
prevede l'accesso gratuito ai test prenatali 
per l'individuazione della sindrome allo scopo di rendere
la Danimarca un paese "Doen Free",
presenta dunque una scoperta impostazione eugenetica:
selezionare sistematicamente quali bambini debbano
nascere e quali no.
Parlando della agghiacciante prospettiva di una Danimarca
si può tentare l'affermazione che non ci si trova di fronte
a una coercizione , mentre nella Germania nazista, 
per esempio, era così.
I bambini, poi, in seno alla madre andrebbero considerate
solo persone "potenziali" mentre gli adulti che decidono
della loro vita persone "a tutti gli effetti".
Tuttavia il programma eugenetico nazista ,dall'eliminazione
dei disabili allo sterminio degli ebrei
si è reso possibile grazie al fatto che nella società tedesca
su di esso esisteva un sufficiente consenso.

Dunque il condizionamento culturale degli esecutori
del programma era all'opera: le persone collaboravano 
spontaneamente, proprio come spontanea dovrebbe
essere la scelta delle donne che decidessero di ascoltare
"l'invito" lanciato dal governo danese. ad eliminare
tutti i bambini concepiti affetti dalla sindrome di Down.

John Stuart Mill nel suo saggio "Sulla libertà" spiega
che il condizionamento culturale della maggioranza
può essere tanto oppressivo 
quanto quello di un regime autoritario.

In realtà tutte le volte che viene riproposta questa distinzione
tra eugenetica "coercitiva" (che sarebbe cattiva)
e eugenetica "volontaria" (che sarebbe buona)
bisognerebbe ricordare che in entrambi i casi
la vittima non viene ascoltata: per la persona eliminata
l'eugenetica è sempre "coercitiva".
Ma qui si nega che essa stessa è persona
"a tutti gli effetti".
Quindi non ci sarebbe nessun'altro da ascoltare,
se non chi dovrebbe decidere l'eliminazione del feto.

Si tratta di una affermazione di tipo filosofico,
non di natura scientifica.

Ad ognuno deve essere data pari opportunità
di manifestare in futuro quel che per ora
è solo una possibilità.
Il diritto non si avrebbe se la possibilità non ci fosse.

...fine della citazione

tratto da il carmelo oggi
gennaio 2014
pag 15-16
il diritto alla vita

io ho visto bambini down
e vivono il presente
molto più di me
...sorridono sempre e ti vogliono abbracciare

e penso...ma questi sono piu , di me!!!
...ma anche fossero meno, 
...è vita è voluta da Dio
anche se durasse solo 5 minuti

S. Faustina dice che Gesù
un giorno le disse:
Di alle tue consorelle che si lamentano delle 
ammalate, che è grazie a loro
che io do grandi benedizioni 
sopra questo convento
e su tutte le zone circostanti










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