lunedì 6 gennaio 2014

GABALO



Il piccolo e zoppo Matusalemme ed Eliogabalo (detto Gabalo) erano due ragazzi
poveri della città. Avevano sempre vissuto, dalla nascita, nel collegio dei ragazzi
poveri. "Sai che domani è Natale?" chiese Gabalo, un giorno che tutti e due
stavano spalando la neve dall'ingresso dell'istituto. "Ah, davvero?" rispose
Matusalemme. "Spero proprio che la signora Pynchurn non se ne accorga.
Diventa particolarmente antipatica nei giorni di festa!" L'antipatica signora
Pynchum era la direttrice dell'istituto dei poveri, ed era temuta da tutti.
Matusalemme proseguì: "Gabalo, tu credi che Babbo Natale ci sia davvero?".
"Certo che c'è". "E allora perché non viene mai qui alla casa dei poveri?". "Beh",
rispose Gabalo, "noi stiamo in una strada tutte curve, lo sai no? Forse Babbo
Natale non riesce a trovarla". Gabalo cercava sempre di mostrare a Matusalemme
il lato bello delle cose, anche quando non c'era! Proprio in quel momento
un'automobile investì un povero cane che cadde riverso sulla neve. Gabalo corse
subito in suo aiuto e vide che aveva una zampa rotta. Fece una stecca e fasciò
strettamente la zampa del cane. Gabalo lesse sul collare che il cane apparteneva al
dottor Carruthers, un medico famoso nella città. Lo prese in braccio e si avviò
verso la casa del dottore. Il dottore aveva una gran barba bianca lo accolse con un
sorriso e gli chiese chi aveva immobilizzato e steccato così bene la zampa del
cane.
"Perbacco, io, signore", rispose Gabalo e gli raccontò di tutti gli altri animali
ammalati che aveva guarito. "Sei un ragazzo davvero in gamba!" gli disse alla fine
il dottor Carruthers guardandolo negli occhi. "Ti piacerebbe venire a vivere da me
e studiare per diventare dottore?".
Gabalo rimase senza parole. Andare lontano dalla signora Pynchum e non essere
più uno "della Casa dei Poveri", diventare un dottore! "Oh, oh s-s-sì, signore! Oh
... ". Improvvisamente la gioia svanì dai suoi occhi. Se Gabalo se ne andava, chi si
sarebbe preso cura del piccolo e zoppo Matusalemme?
"lo... io vi ringrazio, signore" disse. "Ma non posso venire, signore! E prima che il
dottore scorgesse le sue lacrime corse fuori dalla casa". Quella sera, il dottor
Carruthers si presentò all'istituto con le braccia cariche di pacchetti.
Quando Matusalemme lo vide cominciò a gridare: "è arrivato Babbo Natale!". Il
dottore scoppiò a ridere e, mentre consegnava al ragazzo un pacchetto dai vivaci
colori, notò che zoppicava e gli fece alcune domande.
Dopo un attimo, il dottor Carruthers disse: "Conosco un ospedale in città dove
potrebbero guarirti. Hai parenti o amici?". "Oh, sì", rispose subito Matusalemme,
"ho Gabalo!". Il dottore lanciò uno sguardo penetrante a Gabalo. "È per lui che
non hai voluto venire a stare da me, figliuolo."
"Beh, io... io sono tutto quello che lui possiede", rispose Gabalo. Il dottore,
profondamente commosso, disse: "E se prendessi anche Matusalemme con noi?".
Questa volta a Gabalo non importò che tutti vedessero le sue lacrime, e
Matusalemme si mise a battere le mani dalla gioia. Naturalmente non sapeva che
sarebbe guarito e che un giorno Gabalo sarebbe diventato un chirurgo famoso.
Tutto quello che sapeva era che Babbo Natale aveva trovato la strada per la casa
dei poveri e che lo portava via con Gabalo.

TRATTO DA NOVENA DI NATALE 
9° GIORNO 24 DICEMBRE
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