lunedì 3 febbraio 2014

FILM MARY'S LAND

in questo film c'e anche Silvia Busi
ho mandato la sua intervista tempo addietro

Dopo “L’ultima cima”, ecco “La terra di Maria”,

 una indagine da 007 sulla inspiegabile felicità dei cristi

Juan Manuel Cotelo, regista e produttore del documentario su don Dominguez, 
il più visto di sempre in Spagna, ha portato nei cinema iberici un nuovo film.
 Un viaggio tra i convertiti attraverso gli occhi di un agente segreto
Gennaio 26, 2014

 Benedetta Frigerio

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Un agente segreto viene incaricato di infiltrarsi fra milioni di persone 
con una missione molto particolare: dovrà scoprire se le stramberie
 in cui tutta quella gente crede sono vere o sono frottole. 
Dicono di vivere seguendo tre “capi”, uno dei quali è una donna.
 Parlano di un padre, di un figlio e di sua madre Maria, una contadina.
 Sono tre, ma sembrano muoversi come fossero uno e i loro discepoli
 sono certi di non essere nati per caso e di poter vivere eternamente.
 Se tutto ciò fosse provato, sarebbe una rivoluzione. Ma è proprio così? 
O quella gente crede nelle favole? Sono queste la domanda 
a cui intende rispondere Mary’s Land (La terra di Maria),
 il nuovo film diretto e prodotto da Juan Manuel Cotelo.
 Dopo l’enorme successo de L’ultima cima,
 il documentario più visto di sempre in Spagna, che nel 2010
 fece parlare di sé surclassando per numero di spettatori perfino 
Sex and the City e Harry Potter,
 Cotelo è tornato nelle sale cinematografiche spagnole
 dal dicembre scorso e sta registrando un nuovo grande successo.
 Inizialmente approdato in undici cinema, La terra di Maria
 in un mese è entrato in cinquanta teatri grazie al passaparola di chi lo ha visto.
UNA CONSOLAZIONE? La pellicola è a metà fra una fiction e un documentario.
 L’attore protagonista che veste i panni dell’agente segreto,
 reclutato fra coloro che pur nati nella tradizione cattolica non
 si sono coinvolti con essa, fa un viaggio nella vita reale di 
alcuni convertiti che hanno deciso di dedicare tutta la vita a Dio.
 Con un metodo di ricerca per niente sentimentale e totalmente empirico,
 il protagonista scava in esistenze cambiate dalla Vergine Maria. 
A guidarlo è una domanda: la felicità ritrovata da quella 
gente disperata è davvero tale o è solo una consolazione della mente?
 Lo 007 comprenderà di non poter conoscere la risposta 
se non provando a vivere come loro.

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PROSTITUTE E VIP. Fra i personaggi reali incontrati dall’agente segreto 
c’è un medico abortista, la cui esistenza è stata stravolta a Guadalupe, 
che alla domanda se Dio perdona anche gli assassini, visibilmente commosso, 
risponde di sì. C’è l’intervista a una modella colombiana che dopo
 tre aborti ha ritrovato la pace in Dio attraverso la Madonna.
Poi la storia di un infermiere messicano di Guadalajara, che dopo
 il lavoro gira per le periferie della città fra prostitute e viados 
ad annunciare il Vangelo di Gesù, conducendone molti dentro 
la Chiesa cattolica. Fra gli altri, il racconto di una ragazza 
che non credeva nei miracoli ma che dopo un’apparizione mariana 
ai veggenti di Medjugorje è guarita immediatamente dalla tetraplegia
 e si è alzata dalla carrozzina. Ci sono anche personaggi famosi,
 come John Rick Miller, imprenditore newyorkese 
ed ex consigliere del governo americano, con alle spalle lunghi anni 
di dura opposizione alla Chiesa cattolica.

LA RICETTA DI DIO. Cotelo ha spiegato di aver girato il film 
per capire attraverso l’indagine del protagonista come certe persone 
possano essere più felici di altre e come siano potute cambiare.
 Così ha deciso di lavorare per andare all’origine delle conversioni, 
girando tutti i continenti.
 Ma la pellicola non arriva a nessuna conclusione e non contiene tracce 
di apologetica, solo una descrizione didascalica e l’offerta di un metodo di indagine.
 Perché è impossibile dire al pubblico se sia tutto vero.
 Per sapere se il cristianesimo è reale si può solo offrire una strada,
 che nel film viene descritta come la “ricetta di Dio”.


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