Firma per dire no alle discriminazioni verso gli alunni delle scuole paritarie e le loro famiglie
Ciao STEFANO,
voglio segnalarti la seguente iniziativa lanciata su CitizenGO dalla signora Raffaella Bianchi.
Raffaella è una mamma milanese che, come tutte le famiglie
che hanno
deciso di iscrivere i propri figli alle scuole paritarie della città,
sta
subendo un'odiosa ingiustizia da parte del Comune.
Infatti,
quest'ultimo ha predisposto due differenti criteri di calcolo
per
determinare l'importo della TARES del 2013 che le scuole
sono tenute a
versare nelle casse comunali, con il risultato che
le
scuole paritarie sono tenute a pagare una tassa circa sette volte
superiore
rispetto a
quanto accaduto l'anno scorso.
Questo incredibile aumento si è ovviamente tradotto in un ulteriore macigno
Questo incredibile aumento si è ovviamente tradotto in un ulteriore macigno
per i bilanci
delle scuole non statali, ma soprattutto
si è
ripercosso sulle famiglie degli alunni,
già vessate
dalla difficile situazione economica e dai numerosi aumenti
fiscali.
Occorre ricordare che tutte le scuole paritarie
Occorre ricordare che tutte le scuole paritarie
(siano esse
comunali. di ispirazione cattolica o di altra natura)
sono da
considerarsi pubbliche a tutti gli effetti, in quanto
forniscono
un
servizio pubblico esattamente come gli istituti statali.
Non c'è quindi
ragione per cui alcune di queste scuole debbano pagare
le tasse
secondo criteri più onerosi rispetto alle altre,
se non il
disprezzo ideologico e il disinteresse della
giunta nei confronti degli enti educativi
non statali e
di chi sceglie di usufruirne.
Il pluralismo educativo dovrebbe essere considerato una ricchezza e una risorsa
Il pluralismo educativo dovrebbe essere considerato una ricchezza e una risorsa
per la comunità
cittadina e per tutta la società, e non un capriccio dei genitori da
scoraggiare o
tutt'al più da sopportare. Allo stesso modo,
la
libertà dei genitori di educare i propri figli secondo le proprie convinzioni è
un diritto
umano
riconosciuto a livello costituzionale, e non va calpestata in nome di
un'ottusa ideologia statalista.
STEFANO, ti propongo di sottoscrivere questa iniziativa
STEFANO, ti propongo di sottoscrivere questa iniziativa
anche se vivi
in un altro comune e anche se forse non ti trovi nella stessa situazione della
signora Raffaella,
perché credo
che non si tratti di una semplice questione amministrativa locale,
ma di
una causa che riguarda tutti coloro che hanno a cuore la libertà di
educazione.
Ogni volta che
un cittadino firmerà questa campagna di CitizenGO
il sindaco
Giuliano Pisapia, il presidente del Consiglio Comunale Basilio Rizzo,
l'assessore
Francesco Cappelli
e la presidente
della Commissione scuola Elisabetta Strada
riceveranno
una e-mail che chiede loro di equiparare il trattamento fiscale
di scuole
paritarie e statali e di rimborsare alle prime quanto versato in eccedenza,
rimediando così
a questa situazione palesemente ingiusta e
discriminatoria.
Grazie per il tuo impegno per la difesa della libertà di educazione e per la tua partecipazione alle iniziative di CitizenGO.
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