LA MOLTIPLICAZIONE DEL GASOLIO
Negli anni ottanta, in macchina con Fabio Nadalini, diretti non so dove, ma per un appuntamento che doveva essere urgente ed importante a giudicare da come sono andate le cose.
Fabio, che stava guidando, ad un certo punto riavvisa Don Oreste che il gasolio stava finendo, ma il nostro, forse per il suo cronico ritardo, gli risponde: «Vai, vai». Perplesso, ma obbediente, Fabio va, però, dopo non molto, la macchina si ferma. Era rimasta a secco.
«E adesso?». Gli fa Fabio. Silenzio. Imbarazzo.
Poi don Oreste: «Fai provare a me».
Si mette al volante, chiude gli occhi, piegando la testa sul petto, come chi sta pregando intensamente; sta un po' così, poi gira la chiave e la macchina riparte; e arrivano fino al distributore successivo per fare rifornimento.
Quale commento?
Niente di strano che don Oreste, per come l'ho coosciuto io, abbia dialogato col Padreterno, con la confidenza di chi "fa dell'unione con Dio un modo di essere" (dalla "regola" della Comunità Papa Giovanni XXIII) probabilmente così: «Signore, se pensi che nell'economia del Regno sia bene che ci facciamo una camminata a piedi alla ricerca del carburante, magari
per punire la mia presunzione, volentieri dirò: "È tutta Grazia". Ma se pensi che sia importante che si arrivi in tempo per annunciare la meraviglia delle tue opere ai tuoi figli che aspettano, allora non sarà problema per il Creatore di questo meraviglioso universo operare la moltiplicazione di qualche litro di gasolio, come già fatto per i pani e i pesci".
Verosimile? Come si spiega altrimenti quello sfrontato quanto assurdo:"Fai provare a me"??
tratto da "Un matto, un bambino, un profeta, un mistico... Un santo?" di Pino Pasolini
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