sabato 7 giugno 2014

Guardarsi dall'indagare curiosamente la vita degli altri


 

Figlio,non essere curioso; non prenderti inutili affanni. Che t'importa di questo e di quello ?. "Tu segui me" (gv 21,22). Che ti importa che quella persona sia di tal fatta, o diversa, o quell'altra agisca e dica così e così? Tu non dovrai rispondere per gli altri; al contrario renderai conto per te stesso. Di che cosa dunque ti vai impicciando?
Ecco, io conosco tutti, vedo tutto ciò che accade sotto il sole e so la condizione di ognuno: che cosa uno pensi, che cosa voglia, a che cosa miri la sua intenzione.
Tutto deve essere, dunque, messo nelle mie mani. E tu mantieniti in pace sicura, lasciando che gli altri si agitino quanto credono, e mettano agitazione attorno a loro: ciò che questi hanno fatto e ciò che hanno detto ricadrà su di loro.
Non devi far conto della vanità di un grande nome, né delle molte amicizie, né del particolare affetto di varie persone : tutte cose che sviano e danno un profondo offuscamento di spirito, invece io sarò lieto di dirti la mia parola e di svelarti il mio segreto, se tu sarai attento ad avvertire la mia venuta, con piena apertura del cuore.
Stai dunque in guardia, veglia in preghiera (1Pt 4,7) e umiliati in ogni cosa (Sir 3,20).
(Tratto da "L'imitazione di Cristo")

Pag 55,56 i nove primi venerdi del mese 

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