domenica 3 luglio 2016

don Carlo Pizzocaro

A tu per tu con...don Carlo Pizzocaro
Ha risposto alle nostre domande don Carlo Pizzocaro, classe 1987 di Lanzo Torinese, provincia di Torino, è entrato in seminario il 27 settembre 2006, dopo aver conseguito la maturità scientifica, poi ha svolto servizio pastorale nella parrocchia di S. Ignazio di Loyola in Torino, e nella parrocchia San Cassiano in Grugliasco. Viene ordinato sacerdote nel 2013, giovanissimo, e oggi svolge il suo incarico presso la Diocesi di Torino nella parrocchia di Santa Rita.
Nel suo profilo social non possiamo non notare la sua estrema cura nell’indossare l’abito talare, cosa ormai rara, ma al tempo stesso si distingue per un’espressività coinvolgente soprattutto per i giovani. A Gesù dice #scrivimisulcuore ogni volta commentando quotidianamente il Vangelo e questo basta per far capire la profondità della sua fede e quanto questa sia necessaria per il suo servizio pastorale. 1) Quali sono 3 ingredienti importanti della tua vita cristiana? L'Eucaristia, la Parola di Dio e la mia famiglia (forse perché rispecchiano i "luoghi cardine" di ogni casa: cucina, sala, camera da letto). 2) Come vivi i momenti, più o meno lunghi, di "buio spirituale"? Cerco di imparare che ogni cosa può diventare preghiera, se vissuta davanti a LUI. Così mi ritrovo a guardare con severità il tabernacolo, a piangere ai suoi piedi, a battere i pugni (o la testa) sul pavimento di marmo del presbiterio... qualunque cosa, ma "fisicamente" sotto il SUO sguardo. 3) Se dovessi descrivere la Fede con i 5 sensi...un rumore, un sapore, un odore, un oggetto, un'azione, quali sarebbero? rumore: un brano, "Lux aurumque", del giovane Eric Whitacre, per le sue misteriose e faticose dissonanze che aprono alla pace dell'accordo sapore: il tiramisù di mamma (il più buono del mondo!) odore: il profumo del mio confessore (non ho ancora capito quale utilizzi e lui non svela il segreto) oggetto: la pietra semplice e nobile di Santa Maria del Mar a Barcellona azione: nascondere il volto nell'abbraccio di chi ami davvero 4) Ci consigli una buona lettura e/o un film e/o una canzone e/o un sito, ecc... Un libro: "Silenzio" di Shūsaku Endo (così chi non ha voglia di leggerlo potrà vedere presto il film di Scorsese) 5) Se ti dico "SeminaLà" cosa ti viene in mente? Una gioia disegnata dalla pelle bruciata al sole, dalla faticosa pazienza dei calli nelle mani e dalla profondità dello sguardo che non cede spazio alla notte. Insomma: un contadino.

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