Guarda, per non sbagliare devi fare così:
guardi il tuo prossimo ?
Pensa di guardare me.
Parli al tuo prossimo ?
Pensa di parlare con me.
Fai qualche piacere,
qualche lavoro per il tuo prossimo ?
Pensa che sono io che te l'ho richiesto.
Allora progredirai.
Guai se uno si ferma a riflettere
a chi volge lo sguardo, la parola, l'opera !
Ben poche volte parlerebbe ,
guarderebbe ,
farebbe con quella carità che mi fa accetto il vostro agire .
Maria valtorta pag. 40 i quaderni del 1943
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