martedì 17 dicembre 2013

L'UOMO UMILE



L'uomo umile e pacifico

Non fare gran caso se uno è per te o contro di te, 
ma preoccupati piuttosto che Dio sia con te in tutto quel che fai.

Abbi buona coscienza e Dio saprà ben difenderti. 
 Nessuna perversità umana potrà nuocere a colui che Dio vorrà aiutare.

Se tu sai tacere e sopportare, sperimenterai senza dubbio l'aiuto del Signore.
Egli conosce bene il tempo e il modo di liberarti, 
e perciò devi rassegnarti alla sua volontà.
Spetta a Dio aiutare e liberare da ogni situazione difficile.

Spesso giova assai, per meglio conservare l'umiltà, 
che gli altri conoscano i nostri difetti e li riprendano. 
Quando uno si umilia per i suoi difetti, 
placa facilmente gli altri e dà soddisfazione a coloro che gli sono ostili.

Dio protegge e libera l'umile, lo ama e lo consola; 
egli si china verso l'umile, gli elargisce grazia abbondante 
e dopo l'umiliazione lo innalza alla gloria.

Egli rivela all'umile i suoi segreti 
e dolcemente lo attrae e l'invita a sé.
L'umile, quando ha ricevuto un'umiliazione, rimane bene in pace, 
perché sta fisso in Dio e non nel mondo.

Non credere di aver fatto alcun progresso se non ti ritieni inferiore a tutti.
Mantieni anzitutto in pace te stesso
 e così potrai pacificare gli altri.
 L'uomo operatore di pace giova più dell'uomo dotto.

L'uomo passionale trae al male anche il bene e facilmente cede al male.
L'uomo buono e sereno volge tutto a bene.

Chi è veramente in pace non sospetta di nessuno; 
chi invece è malcontento e inquieto è agitato da molti sospetti:
 né lui è in pace, né lascia in pace gli altri.

Spesso dice quel che non dovrebbe 
e omette quel che gli converrebbe fare. 
Egli bada a quel che gli altri devono fare 
e trascura invece quel ch'è suo dovere.

Sii dunque zelante prima con te stesso 
e così potrai essere zelante anche con il tuo prossimo.

Tu sai bene scusare e colorire le tue azioni,
 ma non vuoi accettare le scuse degli altri.
Sarebbe più giusto che tu accusassi te stesso e scusassi il tuo fratello.
Se vuoi essere sopportato, sopporta anche tu gli altri

Imitazione di Cristo»  (Lib. 2, capp. 2-3)

Questo piccolo libro ha costituito per secoli un preciso punti di riferimento per la spiritualità cristiana, tanto che si può considerare "il libro più letto dopo il Vangelo, meditato nei monasteri, letto nella vita religiosa e sacerdotale, tenuto come manuale di formazione cristiana robusta per tante generazioni di laici, di cristiani nel mondo" (Enzo Bianchi, Priore della Comunità di Bose).














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