- Cosa provi ora? – mi domandò padre Serafino.
- Provo un indicibile benessere – risposi.
- Cosa intendi per benessere? Cosa provi esattamente?
Risposi: – Provo un tale silenzio e una tale pace nel cuore che non so esprimere a parole.
- Amico mio, questa è la pace di cui il Signore parlò ai suoi discepoli: “Vi do la mia pace”. E’ la pace che il mondo non può donare. ‘La pace che oltrepassa ogni comprensione’ [...]. Cos’altro provi?
- Incredibile dolcezza – risposi
Ed egli riprese: – Questa è la dolcezza che è descritta nelle Sacre Scritture. Questa dolcezza colma i nostri cuori e si propaga nelle nostre vene con indicibile beatitudine. Una dolcezza capace di far sciogliere i nostri cuori. Siamo entrambi a provare questa beatitudine ora. Cos’altro provi?
- Indicibile beatitudine nel cuore.
Padre Serafino continuò:
- Quando lo Spirito Santo discende nell’uomo e lo benedice con la sua venuta, ne colma il cuore di indicibile beatitudine, perché lo Spirito Santo colma ogni cosa di beatitudine. Questa è la beatitudine preparata per quelli che Lo amano. E se ora che ne abbiamo solo un assaggio ci dona così tanta dolcezza e gioia, cosa diremo della gioia preparata per noi nei cieli? Amico mio, tu hai pianto tanto sulla terra, e guarda con quale gioia il Signore ti consola. Per ora dobbiamo lavorare e compiere continui sforzi volti a ottenere sempre più forza per raggiungere “la perfetta misura della statura di Cristo”. Poi questa gioia transitoria e parziale che ora proviamo sarà rivelata in tutta la sua pienezza, sommergendo il nostro essere in inesprimibili piaceri che nessuno potrà mai toglierci. Cosa provi ancora, amico mio?
Dissi:
- Indicibile calore.
- Di che calore parli? Siamo in una foresta. E’ pieno inverno, e ovunque tu posi il tuo sguardo c’è neve. La neve fiocca persino sui nostri corpi. Di che calore può trattarsi?
Risposi:
- E’ simile al calore che si può provare alle terme quando si è immersi in un piacevole vapore.
- E l’odore – mi domandò – è lo stesso di quello delle terme?
- Oh no – risposi – non c’è nulla sulla terra simile a quest’odore.
Allora padre Serafino disse con un sorriso:
- Conosco quell’odore, proprio come te. Per questo ti ho chiesto se lo percepivi. E’ veramente una indicibile verità, amico mio. Nessun odore terreno, per quanto piacevole possa essere, può essere paragonato alla fragranza, che ora noi due sentiamo, perché ora siamo circondati dalla fragranza dello Spirito Santo. Cosa c’è di terreno simile ad essa? Tu mi dici che diffonde un calore tutt’intorno simile a quello delle terme, ma guarda: la neve non si scioglie né su di me né su di te. Significa che il calore è dentro di noi e non nell’aria. Questo è il calore per il quale lo Spirito Santo ci fa gridare al Signore: “Riscaldami con l’amore dello Spirito Santo!” [...] Il Regno di Dio è dentro di te ora, e la Grazia dello Spirito Santo illumina e riscalda dal di dentro e colma l’aria d’intorno con varie fragranze, delizia i nostri sensi spirituali con la beatitudine divina e colma i nostri cuori di un’ineffabile gioia.
dialogo tra San Serafino e un suo
discepolo Nikolai Aleksandrovich Motovilov
(1809-1879)
discepolo Nikolai Aleksandrovich Motovilov
(1809-1879)
http://www.natidallospirito.com/2010/07/25/dialogosullospiritosantoserafinodisarov/
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