Commento al messaggio a Marija 25 giugno 2014
1° decina: il messaggio a Marija
"Cari figli! L’Altissimo mi dona la grazia di poter essere ancora con voi e di guidarvi nella preghiera verso la via della pace. Il vostro cuore e la vostra anima hanno sete di pace e d’amore, di Dio e della Sua gioia. Perciò, figlioli, pregate, pregate, pregate e nella preghiera scoprirete la sapienza del vivere. Io vi benedico e intercedo per ciascuno di voi davanti al mio Figlio Gesù. Grazie per aver risposto alla mia chiamata. "
2° decina:
"Cari figli! L’Altissimo mi dona la grazia di poter essere ancora con voi e di guidarvi nella preghiera verso la via della pace."
Il 25 giugno 2014 ricorreva il 33 anniversario delle Apparizioni a Medjugorje; 33 anni di perseveranza della Regina della Pace, e il suo messaggio era particolarmente atteso. Questi 33 anni di presenza quotidiana, questo invito: "pregate, pregate, pregate!" che ci ha rivolto spesso in questi anni, ci aiutano a comprendere la perseveranza di Maria che nella sua vita terrena ha pregato, pregato, pregato, a Medjugorje sono 33 anni che questa Mamma prega per ciascuno di noi, per i pastori della Chiesa, per la pace nel mondo… Sono 33 anni che ci invita a pregare insieme a Lei. La sapienza della vita, la gioia e la pace crescono giorno dopo giorno nel cuore di coloro che perseverano nella preghiera.
3° decina:
"L’Altissimo mi dona la grazia di poter essere ancora con voi "
Questi 33 anni di Medjugorje ci richiamano il mistero di Nazareth dove, per 30 anni, Maria si è occupata, con un amore immenso, di Gesù. Se voi andate a Nazareth trovate ancora i segni di quello che Gesù ha fatto in quei 30 anni. Trovate la casa dove ha vissuto con la sua famiglia, la casa di Giuseppe dove lavorava come artigiano, la sinagoga dove tutti i sabati andava a pregare con la sua famiglia e la sua comunità; trovate ancora la sorgente dell’acqua dove tutti i giorni o Lui o Maria andavano a prendere l’acqua per cucinare. Come viveva Gesù la sua settimana? La vita in famiglia, il lavoro e la preghiera. La settimana dopo? La vita in famiglia, il lavoro e la preghiera. Quattro mesi dopo? La vita in famiglia, il lavoro e la preghiera. Otto anni dopo? La vita in famiglia, il lavoro e la preghiera. Attraverso questo nutrimento quotidiano che Dio provvedeva a quella famiglia, Gesù cresceva in sapienza e grazia, si rafforzava. Ad occhio nudo, noi, non ci accorgiamo di un albero che cresce, se passiamo il giorno dopo, non ci accorgiamo di niente; se passiamo dopo 10 anni diciamo: “però! Com’è cresciuto!” Gli abitanti di Nazareth, di quel giovane che cresceva così bene, non si sono accorti di nulla. Quando a 30 anni Gesù è diventato l’albero più bello che l’umanità abbia conosciuto e comincia a produrre i suoi frutti di pace, di sapienza, di guarigione… allora si son chiesti: “da dove arriva tutta questa grazia?” Chissà quanta preghiera personale e in famiglia ha fatto Gesù in quegli anni, nel silenzio di Nazareth. È nello scorrere del tempo quotidiano che Dio semina le sue grazie nella vita dei suoi figli e realizza con loro il suo progetto di salvezza, per questo occorre perseveranza.
4° decina:
"Cari figli! L’Altissimo mi dona la grazia di poter essere ancora con voi e di guidarvi nella preghiera verso la via della pace... pregate, pregate, pregate"
Come a Nazareth si è presa cura di Gesù, così a Medjugorje, Maria, in questi 33 anni, si sta prendendo cura del percorso di crescita di tutti gli altri suoi figli e ci ha insegnato con i messaggi e con l’esempio, la necessità di pregare sempre senza stancarci. Con le comunità presenti a Medjugorje, che sono un segno della sua sollecitudine per gli orfani, per i tossicodipendenti, per i poveri in genere... ci insegna la necessità di essere attenti ai fratelli nella necessità. Così, infatti, cresce un’autentica vita cristiana, giorno dopo giorno: oggi? Una preghiera e un gesto buono! Domani? Una preghiera e un gesto buono! Tra una settimana? Una preghiera e un gesto buono! Tra quattro mesi? Una preghiera e un gesto buono! Tra otto anni? Una preghiera e un gesto buono! Così, attraverso la nostra perseveranza, i germi di bene che Dio ha messo nel nostro cuore arrivano a portare i loro frutti.
5° decina:
"Cari figli! L’Altissimo mi dona la grazia di poter essere ancora con voi e di guidarvi nella preghiera verso la via della pace... pregate, pregate, pregate"
Nei nostri cenacoli di preghiera Maria è presente come maestra e attraverso i suoi messaggi ci insegna come pregare. Il metodo di preghiera che stiamo imparando ha dei punti ormai acquisiti:
1) si prega per l’apertura del cuore di una categoria di persone ai progetti Maria, senza aggiungere altre intenzioni.
2) contare le Ave Maria: questo ci aiuta a prendere consapevolezza del progetto che Dio sta realizzando con noi.
3) il resoconto mensile e annuale: se a scuola non si fanno verifiche lo studente non cresce.
Noi abbiamo bisogno di perseverare nell’applicazione corretta di questo metodo, per veder maturare i frutti di questo percorso. E’ vero siamo già 324 cenacoli, e siamo già in grado di testimoniare tanti germogli di grazia, ma è anche vero che siamo come un bimbo piccolo, abbiamo poco più di due anni e mezzo. Dieci giorni fa, Giuseppe di un cenacolo di Cava dei Tirreni ci ha donato una bellissima corona missionaria, la particolarità sta nel fatto che quel rosario ha mille grani. Cosa ne pensate? Nei prossimi anni potremo diventare mille Cenacoli sparsi in tutto il mondo? Intanto metterò su quella grande corona 324 medaglie della Madonna miracolosa con il nome dei Cenacoli esistenti e ne aggiungerò una ogni volta che nascerà un nuovo Cenacolo. Siamo ancora bimbi piccolissimi, i frutti migliori devono ancora venire. Maria ci segue con un amore immenso, perseveriamo insieme a Lei.
Il Signore continui a benedirvi
fr Silvano
1° decina: il messaggio a Marija
"Cari figli! L’Altissimo mi dona la grazia di poter essere ancora con voi e di guidarvi nella preghiera verso la via della pace. Il vostro cuore e la vostra anima hanno sete di pace e d’amore, di Dio e della Sua gioia. Perciò, figlioli, pregate, pregate, pregate e nella preghiera scoprirete la sapienza del vivere. Io vi benedico e intercedo per ciascuno di voi davanti al mio Figlio Gesù. Grazie per aver risposto alla mia chiamata. "
2° decina:
"Cari figli! L’Altissimo mi dona la grazia di poter essere ancora con voi e di guidarvi nella preghiera verso la via della pace."
Il 25 giugno 2014 ricorreva il 33 anniversario delle Apparizioni a Medjugorje; 33 anni di perseveranza della Regina della Pace, e il suo messaggio era particolarmente atteso. Questi 33 anni di presenza quotidiana, questo invito: "pregate, pregate, pregate!" che ci ha rivolto spesso in questi anni, ci aiutano a comprendere la perseveranza di Maria che nella sua vita terrena ha pregato, pregato, pregato, a Medjugorje sono 33 anni che questa Mamma prega per ciascuno di noi, per i pastori della Chiesa, per la pace nel mondo… Sono 33 anni che ci invita a pregare insieme a Lei. La sapienza della vita, la gioia e la pace crescono giorno dopo giorno nel cuore di coloro che perseverano nella preghiera.
3° decina:
"L’Altissimo mi dona la grazia di poter essere ancora con voi "
Questi 33 anni di Medjugorje ci richiamano il mistero di Nazareth dove, per 30 anni, Maria si è occupata, con un amore immenso, di Gesù. Se voi andate a Nazareth trovate ancora i segni di quello che Gesù ha fatto in quei 30 anni. Trovate la casa dove ha vissuto con la sua famiglia, la casa di Giuseppe dove lavorava come artigiano, la sinagoga dove tutti i sabati andava a pregare con la sua famiglia e la sua comunità; trovate ancora la sorgente dell’acqua dove tutti i giorni o Lui o Maria andavano a prendere l’acqua per cucinare. Come viveva Gesù la sua settimana? La vita in famiglia, il lavoro e la preghiera. La settimana dopo? La vita in famiglia, il lavoro e la preghiera. Quattro mesi dopo? La vita in famiglia, il lavoro e la preghiera. Otto anni dopo? La vita in famiglia, il lavoro e la preghiera. Attraverso questo nutrimento quotidiano che Dio provvedeva a quella famiglia, Gesù cresceva in sapienza e grazia, si rafforzava. Ad occhio nudo, noi, non ci accorgiamo di un albero che cresce, se passiamo il giorno dopo, non ci accorgiamo di niente; se passiamo dopo 10 anni diciamo: “però! Com’è cresciuto!” Gli abitanti di Nazareth, di quel giovane che cresceva così bene, non si sono accorti di nulla. Quando a 30 anni Gesù è diventato l’albero più bello che l’umanità abbia conosciuto e comincia a produrre i suoi frutti di pace, di sapienza, di guarigione… allora si son chiesti: “da dove arriva tutta questa grazia?” Chissà quanta preghiera personale e in famiglia ha fatto Gesù in quegli anni, nel silenzio di Nazareth. È nello scorrere del tempo quotidiano che Dio semina le sue grazie nella vita dei suoi figli e realizza con loro il suo progetto di salvezza, per questo occorre perseveranza.
4° decina:
"Cari figli! L’Altissimo mi dona la grazia di poter essere ancora con voi e di guidarvi nella preghiera verso la via della pace... pregate, pregate, pregate"
Come a Nazareth si è presa cura di Gesù, così a Medjugorje, Maria, in questi 33 anni, si sta prendendo cura del percorso di crescita di tutti gli altri suoi figli e ci ha insegnato con i messaggi e con l’esempio, la necessità di pregare sempre senza stancarci. Con le comunità presenti a Medjugorje, che sono un segno della sua sollecitudine per gli orfani, per i tossicodipendenti, per i poveri in genere... ci insegna la necessità di essere attenti ai fratelli nella necessità. Così, infatti, cresce un’autentica vita cristiana, giorno dopo giorno: oggi? Una preghiera e un gesto buono! Domani? Una preghiera e un gesto buono! Tra una settimana? Una preghiera e un gesto buono! Tra quattro mesi? Una preghiera e un gesto buono! Tra otto anni? Una preghiera e un gesto buono! Così, attraverso la nostra perseveranza, i germi di bene che Dio ha messo nel nostro cuore arrivano a portare i loro frutti.
5° decina:
"Cari figli! L’Altissimo mi dona la grazia di poter essere ancora con voi e di guidarvi nella preghiera verso la via della pace... pregate, pregate, pregate"
Nei nostri cenacoli di preghiera Maria è presente come maestra e attraverso i suoi messaggi ci insegna come pregare. Il metodo di preghiera che stiamo imparando ha dei punti ormai acquisiti:
1) si prega per l’apertura del cuore di una categoria di persone ai progetti Maria, senza aggiungere altre intenzioni.
2) contare le Ave Maria: questo ci aiuta a prendere consapevolezza del progetto che Dio sta realizzando con noi.
3) il resoconto mensile e annuale: se a scuola non si fanno verifiche lo studente non cresce.
Noi abbiamo bisogno di perseverare nell’applicazione corretta di questo metodo, per veder maturare i frutti di questo percorso. E’ vero siamo già 324 cenacoli, e siamo già in grado di testimoniare tanti germogli di grazia, ma è anche vero che siamo come un bimbo piccolo, abbiamo poco più di due anni e mezzo. Dieci giorni fa, Giuseppe di un cenacolo di Cava dei Tirreni ci ha donato una bellissima corona missionaria, la particolarità sta nel fatto che quel rosario ha mille grani. Cosa ne pensate? Nei prossimi anni potremo diventare mille Cenacoli sparsi in tutto il mondo? Intanto metterò su quella grande corona 324 medaglie della Madonna miracolosa con il nome dei Cenacoli esistenti e ne aggiungerò una ogni volta che nascerà un nuovo Cenacolo. Siamo ancora bimbi piccolissimi, i frutti migliori devono ancora venire. Maria ci segue con un amore immenso, perseveriamo insieme a Lei.
Il Signore continui a benedirvi
fr Silvano
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