30. Un giorno il padre Agatone si recò in città a vendere un po’ di
roba
e trovò sul ciglio della strada un lebbroso.
Il lebbroso gli dice: «Dove vai?».
E il padre Agatone: «In città a vendere merce».
«Fammi la carità – gli dice l’altro – prendimi su e portami là».
Se lo caricò sulle spalle e lo portò in città.
«Dove vendi la roba, lasciami lì», gli disse.
E così fece.
Quando ebbe venduto un canestro, il lebbroso gli chiese:
«A quanto l’hai venduto?».
Glielo disse.
Ed egli: «Comprami una focaccia».
La comprò.
Vendette poi un altro canestro. E gli chiese:
«E questo a quanto?». Gli disse: «A tanto».
Ed egli: «Comprami questa cosa».
Gliela comprò.
Quando ebbe venduto tutto e stava per andarsene,
il lebbroso gli chiese: «Te ne vai?».
«Sì».
«Fammi un’altra carità – gli disse allora –
prendimi su e portami dove mi hai trovato».
Agatone se lo caricò sulle spalle e lo riportò in quel luogo.
Il lebbroso gli disse infine:
«Benedetto sei tu Agatone dal Signore [1]
in cielo e in terra» [2].
Agatone alzò gli occhi e non vide nessuno:
era infatti un angelo del Signore,
venuto per metterlo alla prova (117cd).
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