29. ...Quando fu vicino alla morte, rimase tre giorni con gli occhi
aperti, immobili.
I fratelli lo scossero dicendogli: «Padre Agatone, dove sei?».
Dice loro: «Sono dinanzi al giudizio di Dio».
Ed essi: «Anche tu hai timore, padre?».
Dice loro: «Ho cercato finora con tutte le mie forze di osservare i
comandamenti di Dio;
ma sono un uomo.
Come posso sapere se la mia opera è stata gradita a Dio?».
«Non hai fiducia nelle tue opere – dicono i fratelli – che esse
siano secondo Dio?».
Dice loro l’anziano: «Non mi sento sicuro di nulla fino a che non
avrò incontrato Dio;
una cosa infatti è il giudizio di Dio e un’altra quello degli
uomini».
Poiché volevano interrogarlo ancora, disse loro:
«Fatemi la carità di non parlarmi più, perché sono occupato».
E morì nella gioia.
Lo videro salire al cielo nell’atteggiamento di chi saluta i propri
amici e parenti.
Aveva avuto grande vigilanza in ogni cosa, e soleva dire:
«Senza una grande vigilanza, l’uomo non progredisce nemmeno in una
virtù»
(117bc; PJ XI, 2b).
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