martedì 29 luglio 2014

PROSTITUZIONE - APG23 IL MODELLO NORDICO

SEGUICI SU       
IoCon APG23 Luglio
PROSTITUZIONE: ECCO COS'E' IL MODELLO NORDICOIntervista a Max Waltman, ricercatore presso l'università di Stoccolma sui temi della tratta
L'argomento prostituzione è sempre più acceso. Da una parte chi vorrebbe abolire la Legge Merlin preoccupato solo di rendere più decorose le strade, ma che non si preoccupa delle vittime. Dall'altra la Comunità Papa Giovanni XXIII, che mira all'eliminazione della prostituzione fermando i clienti. A livello internazionale si parla del modello nordico-svedese: fu la Svezia, infatti, il primo Stato al mondo che vietò la prostituzione punendo il cliente. Chi meglio della Svezia può allora spiegarci questa esperienza. Vi proponiamo la prima parte dell'intervista a Max Waltman, ricercatore presso l'università di Stoccolma, in Svezia, specializzato sulle tematiche della tratta, prostituzione, pornografia e violenza di genere.
Sig. Waltman, ci può spiegare in cosa consiste il modello svedese?«È molto semplice. Nel gennaio 1999 è entrata in vigore la legge che proibisce l'acquisto di atti sessuali e decriminalizza coloro che sono comprati. Prevede una multa o fino ad un anno di carcere per chi acquista servizi sessuali, cioè i clienti delle prostitute. In questo modo si interviene direttamente su ciò che viene definita la domanda: i clienti. Allo stesso tempo, le persone che si prostituiscono sono de-criminalizzate, non sono punibili, perché esse sono riconosciute come delle vittime e ad esse viene fornito un supporto per uscire dalla prostituzione».
Come si è arrivati a questa legge?«Sin dagli anni '80 c'erano stati diversi tentativi di introdurre una legislazione simile a quella attuale. Tutti furono senza successo. Tra l'altro, erano note le frequentazioni con prostitute da parte di alcuni politici svedesi, anche famosi. Al riguardo in Svezia è stato girato anche un film. Nel 1990 la svolta. Durante un convegno di una rete di femministe svedesi (ROKS), ci fu l'intervento di un avvocato americano, Catharine MacKinnon, la quale sostanzialmente disse: “La disparità di genere tra uomo e donna e la subordinazione sessuale delle donne non possono essere combattute, assumendo che vi sia una parità tra i sessi. Empiricamente questa parità, oggi, non esiste. Pertanto, in un mondo in cui non c'è questa parità, è necessaria una legge contro gli uomini che comprano le donne”».     

Intervista tratta da Sempre, mensile di APG23
Scarica l'articolo completo
News da Un Pasto al Giorno
Emergenza profughi:
APG23 risponde prontamente
Proseguono gli sbarchi di profughi sulle coste italiane. Giovanissimi fuggono da guerre, povertà e non hanno più nulla da perdere. 80 di loro sono stati accolti nelle realta di APG23. [scopri dove]
News dalle Case Famiglia APG23
Dalla Toscana ad Atene per essere
famiglia con chi non ce l'ha
Fabiola e Filippo e i loro quattro figli, due naturali e due accolti, lasciano la loro terra per aprire una Casa Famiglia APG23 nella capitale greca dove accoglieranno i profughi che fuggono dall'Afghanistan, dal Sudan, dal Kurdistan, dall'Eritrea. [leggi di più]
Aggiungi un Pasto a Tavola 2014
Logo APG23
UFFICIO COMUNICAZIONE E FUNDRAISING Via Punta di Ferro, 2D - 47121 - Forlì (FC)
Tel. +39 0543 404693 - Fax +39 0543 415911
e-mail: infoapg23@apg23.org
Informativa art. 13, d. lgs 196/2003I tuoi dati personali sono trattati da Comunità Papa Giovanni XXIII – titolare del trattamento – per l’invio della newsletter cui ti sei iscritto e che informa su progetti, iniziative e servizi della nostra organizzazione e del Consorzio da noi promosso e a noi collegato. Ai sensi dell’art. 7, d. lgs 196/2003 puoi esercitare i relativi diritti, fra cui consultare, modificare, cancellare i dati o opporsi all’ulteriore invio della newsletter scrivendo a Comunità Papa Giovanni XXIII – Via Punta di Ferro 2D, 47200 Forlì (FC) o inviando un’e-mail a privacy@apg23.org.
Cancellazione alla newsletter
Condividi:

Nessun commento:

Posta un commento