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La mamma ai funerali di Ciro
Esposito
“Noi
abbiamo tanto pregato, abbiamo pregato da prima che sapessimo che Ciro era il
ferito grave. Quando l’ho saputo non ho perso la pace che ho trovato con la
preghiera. Questo ragazzo aveva mille motivi per bestemmiare e invece
ringraziava e onorava il Signore. Ed anche io oggi ringrazio Dio per la forza
che ha dato a me e alla mia famiglia. Voglio ringraziare le migliaia di persone
che ci sono state vicine lì al Gemelli, dalle più umili alle più importanti. La
memoria di Ciro porti gioia, pace ed amore. Grazie a tutti, mantenete alta la
bandiera dello Sport e dell’Amore”.
Anche la fidanzata, Simona, ha fatto appello alla
tifoseria napoletana – “Sotterrate la violenza!” – perché non ci si abbandoni a
una spirale di odio e vendette per la morte di Ciro (e speriamo che queste
testimonianze di pace facciano breccia nel cuore di tutti).
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------nella bergamasca – il giorno dell’arresto di Massimo Giuseppe
Bossetti,
per l’uccisione di Yara Gambirasio, il papà della
ragazzina, Fulvio, ha detto a don Corinno,
il parroco di Brembate Sopra:
“prega per tutti, anche per la famiglia
della persona fermata, anche per lui, c’è bisogno di preghiera”.
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Il signor Castagna nel delitto di Erba, aveva
perduto la figlia, la moglie e il nipotino.
disse: “Li perdono e li affido al Signore.
Bisogna perdonare in questi momenti. Bisogna finirla con
l’odio”.
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Margherita Coletta, vedova del brigadiere dei
Carabinieri Giuseppe Coletta, ucciso il 12 novembre 2003 nella strage di
Nasiriyah con altri diciotto colleghi: “Se amate quelli che vi amano che
merito avete? Amate i vostri nemici e pregate per i vostri
persecutori”.
indicando il Vangelo aggiunse: “La nostra
vita è tutta qua dentro”.
Poco tempo dopo ha spiegato: “E’ Gesù che
ha fatto sì che io potessi rispondere con l’amore all’odio. Non mi sono
domandata chi avesse ucciso mio marito. Senza perdono non siamo
cristiani”.
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Ricordano quelle scritte da uno scultore
trecentesco su una piccola pergamena nascosta poi dentro un crocifisso ligneo
che egli aveva scolpito: “abbi pietà di tutta l’umana
generazione”.
...questa ultima è quella che preferisco questo
tizio nel 300 stava già pregando anche per me...per noi
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