martedì 1 luglio 2014

la speranza del nostro paese

 
 
La mamma ai funerali di Ciro Esposito
 “Noi abbiamo tanto pregato, abbiamo pregato da prima che sapessimo che Ciro era il ferito grave. Quando l’ho saputo non ho perso la pace che ho trovato con la preghiera. Questo ragazzo aveva mille motivi per bestemmiare e invece ringraziava e onorava il Signore. Ed anche io oggi ringrazio Dio per la forza che ha dato a me e alla mia famiglia. Voglio ringraziare le migliaia di persone che ci sono state vicine lì al Gemelli, dalle più umili alle più importanti. La memoria di Ciro porti gioia, pace ed amore. Grazie a tutti, mantenete alta la bandiera dello Sport e dell’Amore”.
Anche la fidanzata, Simona, ha fatto appello alla tifoseria napoletana – “Sotterrate la violenza!” – perché non ci si abbandoni a una spirale di odio e vendette per la morte di Ciro (e speriamo che queste testimonianze di pace facciano breccia nel cuore di tutti).
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------nella bergamasca – il giorno dell’arresto di Massimo Giuseppe Bossetti,
per l’uccisione di Yara Gambirasio, il papà della ragazzina, Fulvio, ha detto a don Corinno,
il parroco di Brembate Sopra:
“prega per tutti, anche per la famiglia della persona fermata, anche per lui, c’è bisogno di preghiera”.
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Il signor Castagna nel delitto di Erba, aveva perduto la figlia, la moglie e il nipotino.
 disse: “Li perdono e li affido al Signore. Bisogna perdonare in questi momenti. Bisogna finirla con l’odio”.
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Margherita Coletta, vedova del brigadiere dei Carabinieri Giuseppe Coletta, ucciso il 12 novembre 2003 nella strage di Nasiriyah con altri diciotto colleghi: “Se amate quelli che vi amano che merito avete? Amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori”.
indicando il Vangelo aggiunse: “La nostra vita è tutta qua dentro”.
Poco tempo dopo ha spiegato: “E’ Gesù che ha fatto sì che io potessi rispondere con l’amore all’odio. Non mi sono domandata chi avesse ucciso mio marito. Senza perdono non siamo cristiani”.
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Ricordano quelle scritte da uno scultore trecentesco su una piccola pergamena nascosta poi dentro un crocifisso ligneo che egli aveva scolpito: “abbi pietà di tutta l’umana generazione”.
 
...questa ultima è quella che preferisco questo tizio nel 300 stava già pregando anche per me...per noi
 

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