domenica 4 agosto 2013

2 AGOSTO 2013 MESSAGGIO A MIRJANA

Messaggio a Mirjana 2 agosto 2013

1° decina:
il messaggio Cari figli, se solo sapeste, se solo vorreste, in piena fiducia, aprire i vostri cuori, capireste tutto, capireste con quanto amore vi chiamo, con quanto amore desidero cambiarvi, per rendervi felici, con quanto amore desidero rendervi seguaci di mio Figlio e donarvi la pace nella pienezza di mio Figlio. Capireste l’immensa grandezza del mio amore materno, perciò, figli miei, pregate, perché solo attraverso la preghiera cresce la vostra fede e nasce l’amore, amore con il quale anche la croce non sarà più insopportabile perché non la porterete da soli. In unione con mio Figlio, glorificate il nome del Padre Celeste. Pregate, pregate per il dono dell’amore, perché l’amore è l’unica verità, l’amore perdona tutto, serve tutti e vede tutti come fratelli. Figli miei, apostoli miei, grande è la fiducia che il Padre Celeste, attraverso me, la Sua serva, vi ha dato, per aiutare coloro che non lo conoscono, affinché si riappacifichino con Lui, affinché Lo seguano, perciò vi insegno ad amare, perché solo se avrete amore potrete risponderGli. Nuovamente vi invito: amate i vostri pastori, pregate affinché in questo tempo difficile il nome di mio Figlio si glorifichi attraverso la loro guida. Vi ringrazio.

2° decina: Cari figli, se solo sapeste, se solo vorreste, in piena fiducia, aprire i vostri cuori, capireste tutto, capireste con quanto amore vi chiamo... Capireste l’immensa grandezza del mio amore materno, Questa volta dal carcere, assieme agli assegni di preghiera di maggio e giugno, è arrivata per la Regina della Pace la lettera di un detenuto firmata da tutti gli appartenenti al cenacolo. " Carissima Madre, Regina della Pace, Santissima Gospa, ti ringrazio per il tuo amore che ci dai ogni giorno. A volte non è facile accettare determinate situazioni. Ma con devozione al tuo rosario superiamo alla grande. Abbiamo accolto i tuoi messaggi e faremo tutto il possibile per mettere in atto pur trovando(ci) in questo mondo pieno di contrasti. Spero che tutti i miei fratelli qui presenti... (nei) due cenacoli fondati insieme ai volontari siano un grande aiuto alla nostra umanità. Cara Regina della Pace, l'unica cosa che vi chiedo, con grande amore e stima, è di ricevere la sua benedizione e di accoglierci nel suo cuore. Ti voglio un gran bene. Da tuo figlio H. e tutti i miei fratelli." (seguono altre 5 firme). Ho depositato assegni e lettera alla Croce Blu, quando la Madonna è apparsa, credo che abbia fatto fatica a distogliere lo sguardo da questo pacchettino che le riempiva il cuore di gioia.

3° decina: Pregate, pregate per il dono dell’amore, perché l’amore è l’unica verità, l’amore perdona tutto, serve tutti e vede tutti come fratelli. Penso all'amore di chi ha aperto questi due cenacoli in carcere, davvero questa sorella si è rivolta a chi era in prigione come a fratelli e si è posta al loro servizio. Ha dovuto avere pazienza, superare molte barriere per potere fare una cosa simile. Questa sorella è stata un segno dell'amore di Maria che chiama questi figli per renderli seguaci di Gesù in modo che in Lui abbiano pace in pienezza.
L'amore è contagioso, accende il cuore di chi lo riceve, infatti chi ha scritto la lettera a Maria le ha scritto una lettera piena di amore figliale: "Ti voglio tanto bene" è piena di amore verso gli altri carcerati che chiama fratelli, è piena di amore per l'umanità perché spera con tutti i partecipanti al suo cenacolo di essere un aiuto prezioso per tutta l'umanità. Un cenacolo, pensate un pò, ha dedicato 3136 Ave Maria per chi lavora in carcere. Cominciando a percepire vicino l'amore materno di Maria, anche la croce del carcere diventa più sopportabile, così il nostro amico scrive: "A volte non è facile accettare determinate situazioni. Ma con devozione al tuo rosario superiamo alla grande".

4° decina: figli miei, pregate, perché solo attraverso la preghiera cresce la vostra fede e nasce l’amore, Cambiamo regione e situazione, ma il frutto di questo modo di pregare è sempre la crescita della fede e della carità. Nel novembre 2011 ho fatto una giornata di preghiera a Sassari, era presente una giovane mamma malata terminale di tumore, le persone presenti si sono impegnate a pregare per i malati di tumore di Sassari, in breve tempo hanno offerto per loro 117.000 Ave Maria. Tra le persone più assidue nella preghiera era proprio la mamma malata, ma non pregava per se, "ho già pensato anche troppo a me stessa" diceva a chi voleva pregare per lei, così ha passato gli ultimi giorni della sua vita a pregare esclusivamente per gli altri malati di tumore. La sua fede e la sua pace aumentavano più si avvicinava al momento dell'incontro, la sua dipartita è stata una testimonianza così forte che ha generato negli amici più stretti il desiderio di ricordare il suo esempio e in suo onore hanno creato una associazione di volontariato che opera al reparto di oncologia di Sassari. Le prime due volontarie sono due avvocati e dopo aver costituito, sull'onda dell'entusiasmo l'associazione, si sono chieste e adesso cosa fanno due avvocati nel reparto di oncologia? Il primario, invece, non aspettava altro, e ha chiesto loro di fare informazione legale a questi malati. Quando una malattia così grave coglie qualcuno, sia il malato sia la famiglia pensano esclusivamente a come affrontare quella malattia e nessuno si occupa delle tante conseguenze legali legate al lavoro, ai rimborsi... così ognuno di questi due avvocati, ora dedica una mattina alla settimana ad informare i famigliari di tutti gli aspetti legali legati alla loro vicenda. Son partiti tutti dalla preghiera ma poi quel modo di pregare ha fatto crescere la fede di quella mamma, che finalmente ha trovato pace, e si è concretizzato nella carità di questi due avvocati con il loro servizio agli ammalati.

5° decina: Figli miei, apostoli miei, grande è la fiducia che il Padre Celeste, attraverso me, la sua serva, vi ha dato, per aiutare coloro che non lo conoscono, affinché si riappacifichino con lui, affinché lo seguano, Carissimi Apostoli della Pace, davvero il Padre Celeste si fida molto di noi e attraverso Maria che ci ha insegnato questo modo di pregare, ci ha messo in mano la chiave per aprire i cuori di coloro che non lo conoscono e di conseguenza la chiave per sciogliere tante catene esterne che tengono prigionieri tanti fratelli. La lettera che ho riportato in questo commento, è stata scritta dal carcere il 24 luglio 2013, il 30 luglio, questo detenuto è uscito dal carcere, ottenendo una libertà condizionata completamente inaspettata, e si è ritrovato fuori dal carcere, insieme alla fondatrice del cenacolo, a versare lacrime di gioia: quando si apre il cuore a Maria allora si sciolgono anche le catene esterne che ci imprigionano.

Sempre più consapevole dell'importanza della missione che il Cielo ci affida, anche questa mattina ho pregato tanto per i nostri cenacoli e chiedo al Padre Celeste di benedirvi perché vi moltiplichiate e si moltiplichino i frutti che insieme a Maria state producendo.
fr. Silvano