domenica 4 agosto 2013

SAN GIOVANNI DELLA CROCE



13. Dio preferisce in te il più piccolo grado di obbedienza e di sottomissione piuttosto che tutti quei servizi che credi di rendergli

14. Dio stima in te più l’inclinazione all’aridità e alla sofferenza per amor suo che tutte le consolazioni, le visioni e tutte le meditazioni che tu possa fare

41. Ricordati che il fiore più delicato appassisce e perde il suo profumo molto presto;
non volere, quindi, camminare per la via delle consolazioni spirituali, perché non sarai costante.
Scegliti piuttosto uno spirito robusto, distaccato da tutto, e troverai dolcezza e pace in abbondanza:
la frutta saporita e duratura si coglie in terra fredda e asciutta

42. Bada che la tua carne è debole e nessuna cosa al mondo può dare forza e consolazione al tuo spirito,
perché ciò che viene dal mondo è mondo e ciò che nasce dalla carne è carne.
Lo spirito buono nasce solo dallo spirito di Dio, che non si comunica né per mezzo del mondo né per mezzo della carne (cfr. Gv 3,6).

56. Dio non vuole che l’anima si turbi minimamente e soffra tormenti;
se essa soffre nei casi avversi del mondo, ciò è dovuto alla debolezza della sua virtù,
perché l’anima del perfetto si rallegra di ciò per cui soffre quella dell’imperfetto

57. Il cammino della vita non è fatto di frastuono e di agitazione;
esige più mortificazione della volontà che molta scienza.
Lo percorrerà più velocemente chi attinge meno dalle cose e dai gusti

59. Alla fine sarai esaminato sull’amore.
Impara ad amare come Dio vuole essere amato e distaccati da te stesso

60. Bada di non immischiarti nelle cose altrui e non pensarci nemmeno,
perché forse non potresti assolvere il tuo compito